1978, semplicemente “De Gregori”

(segue…) Dopo i primi, grandi successi e dopo il dramma sfiorato al Palalido, nel 1976, De Gregori torna, sul finire degli anni 80, con due album: “De Gregori”, del 1978, e “Viva l’Italia”, dell’anno successivo.
Soprattutto il primo è un album di grande importanza, nella produzione artistica del cantautore: si tratta di un disco che, pur rimescolando ancora una volta le carte fino a qui raccolte, continua ad attraversare i nodi chiave del modo di scrivere le canzoni che abbiamo sin qui rintracciato: “la storia”, in “Generale” ed in “Il ‘56”, “le storie” in “L’impiccato”, il mondo dell’infanzia in “Babbo in prigione”, i ritratti femminili in “Natale”, la forma racconto in “Renoir”; De Gregori inserisce nell’album del 1978 anche una canzone molto individuale e privata, “Raggio di sole”, legata all’imminente paternità (nasceranno Federico e Marco, gemelli). Leggi tutto “1978, semplicemente “De Gregori””

La XXIX Olimpiade Moderna di Lhasa… o di Pechino?

Moderna? Se questa è la modernità, allora sarebbe bene trovare una “soluzione salvafaccia” che sotterri questa Ascia di Pace, che i nostri antenati avevano trovato, almeno quale periodo d’interruzione, durante la disputa dei giochi, quale antidoto temporaneo nei conflitti militari.
Noi, invece, in occasione dei Giochi, i conflitti in corso li allarghiamo. Leggi tutto “La XXIX Olimpiade Moderna di Lhasa… o di Pechino?”

Costretto a non votare

Con la minaccia di una sanzione amministrativa da 103 a 1030 Euro sono uscito dal seggio n° 15 dove, di buon’ora, m’ero recato per adempiere al mio dovere d’elettore.

Preso atto di com’è conciata la nostra situazione politica, sempre convintissimo della bontà ed unicità del metodo democratico e quindi delle elezioni, m’ero presentato al seggio (come già anticipato ad alcuni amici) con l’intenzione di non ritirare le schede. Avrei chiesto al Presidente ed al Segretario di mettere a verbale questa succinta motivazione: Rifiuto la scheda per protesta.

Consegnata la mia carta d’identità prima di prendere in mano le schede, ho subito avvertito che non intendevo votare. Avrei voluto che fosse inserita a verbale una mia dichiarazione. Stop. Immediata ammonizione del Presidente: se avessi insistito per farlo sarei stato registrato e sarebbero scattate sanzioni a mio carico. Da 103 a 1030 Euro, caspita! Leggi tutto “Costretto a non votare”

Il rientro in Italia

Il logo de “Gli Adriatici”(segue…) Benzina, tasse, etc… tutto procede a rilento; non si può andare al terminal a piedi, la polizia in auto passa al parcheggio ben tre volte. A loro diciamo che, provenendo dall’estero, crediamo di dover fare dogana: cadono dalle nuvole, ci scrutano, ci chiedono chi siamo, chiamano per radio la centrale e promettono di ritornare al più presto.
La quarta volta minacciamo di decollare senza aver fatto dogana, con gran scandalo della poliziotta a bordo dell’auto.
Si è fatto troppo tardi, siamo costretti a fermarci per la notte. Catania è una bella città, ma ci rattrista il fatto che le lungaggini burocratiche non siano finite in Nord-Africa. Leggi tutto “Il rientro in Italia”

Consiglio Comunale sul Web: le prime risposte

Riprendiamo quanto già anticipato circa la nostra proposta “Consiglio Comunale su Internet” che, lo ricordiamo, si compone di tre parti:

  1. pubblicazione dei documenti nella disponibilità dei Consiglieri prima e durante il dibattito;
  2. trasmissione in diretta audio-video (streaming) delle sedute del Consiglio;
  3. pubblicazione dei podcast delle registrazioni delle sedute del Consiglio, sia in audio che in audio-video.

In merito a ciascuna di esse, ecco brevemente quanto è emerso durante l’incontro di lunedì scorso. Leggi tutto “Consiglio Comunale sul Web: le prime risposte”

E tu da che parte stai?

(segue…) Dopo aver raccontato la drammatica vicenda del concerto del PalaLido, vorrei interrompere per un attimo la cronistoria degli aneddoti, delle curiosità e dei riferimenti legati agli album di De Gregori e dedicare un intervento ai temi ricorrenti nelle canzoni del “Principe”.

Ascoltando le canzoni di De Gregori non ci si può non meravigliare, infatti, della frequenza con cui compaiono parole come “stazione” e “treno” (un po’ meno frequenti “binari”, “ferrovia” e “vagone”): il tema del viaggio, reale o immaginario che sia, è sicuramente “il” tema ricorrente nelle canzoni del cantautore romano.

Altro tema fondamentale e ricorrente nelle canzoni di De Gregori è la “storia”, ma di questo ho già accennato in un precedente intervento (a chi volesse approfondire questo specifico tema ricorrente della “storia” nelle canzoni di De Gregori, consiglio il libro: “Francesco De Gregori – La Storia siamo noi” di Antonio Piccolo).

Il tema ricorrente nei testi delle canzoni di De Gregori che personalmente mi attira di più è però senz’altro quello della coerenza, lo “scegliere da che parte stare”, il sapersi schierare ed avere il coraggio di farlo, portando avanti le proprie idee.
Di questo vorrei provare a parlare in questo intervento. Leggi tutto “E tu da che parte stai?”

Faccia a faccia sull’aborto: il podcast

Legge 194/78: i relatori al dibattito

Come promesso eravamo presenti al dibattito “Legge 194, norma di civiltà o diritti negati?“, tenutosi lo scorso 5 aprile a Senigallia.

All’incontro partecipavano, in qualità di relatori, l’Avv. Roberto Paradisi, Assistente di Filosofia del Diritto, l’Avv. Ennio Mencarelli, insieme a Paradisi aderente al Comitato liberale per la moratoria sull’aborto, il Prof. Avv. Gerardo Villanacci, Ordinario di Diritto Privato, e la Dott.ssa Tiziana Antonucci, Responsabile dell’Associazione Italiana per l’Educazione Demografica.

Numerosi gli interventi dal pubblico, moderati da Maria Teresa Bianciardi, giornalista caporedattrice del Corriere Adriatico.

Qui riproponiamo la registrazione audio di gran parte dell’incontro, scaricabile al seguente indirizzo.
Ringraziamo gli organizzatori e l’Ufficio Cultura del Comune di Senigallia per la collaborazione.

Il Consiglio Comunale su Internet, perché no?

L’idea circolava da tempo sul web, in città e soprattutto nella mia testa.

Il Sindaco Luana Angeloni, da me interrogata, l’aveva valutata “una bella idea“, ma indicava che qualsiasi decisione al riguardo compete unicamente al Consiglio comunale stesso“. La stessa sostanziale risposta l’aveva data anche a Luca Conti, in una formale interpellanza in Consiglio Comunale.

Pochi giorni fa chiedevo a Silvano Paradisi, Presidente del consiglio Comunale di Senigallia, un incontro per poter formulare ufficialmente una proposta. La proposta è che il Consiglio Comunale della Città di Senigallia si apra alla Rete, e cioè:

  1. predisponga la pubblicazione, sul sito web comunale, dei documenti in discussione all’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale, nel medesimo istante in cui tali documenti sono nella disponibilità dei Consiglieri;
  2. trasmetta in diretta audio-video su Internet (streaming) tutte le sedute del Consiglio Comunale;
  3. renda disponibili su Internet le registrazioni (podcast) delle sedute, in formato audio ed audio-video; tali registrazioni siano liberamente scaricabili per un tempo indefinito.

L’incontro si è tenuto oggi; ecco come è andata. Leggi tutto “Il Consiglio Comunale su Internet, perché no?”

Silvana Amati, sempre attenta ai costi

In vista delle elezioni, abbiamo chiesto alla senatrice Silvana Amati un’opinione sulle liste bloccate e sui candidati “paracadutati”. Per inciso, la Amati è già matematicamente rieletta, chiunque vinca il 13 aprile.
Ecco un passaggio del suo intervento, reggetevi forte.

«A quelli che, sventolando un po’ di antipolitica, vedono solo il male nelle liste bloccate, io farei un’altra domanda:
se i costi delle campagne elettorali con le preferenze sono da considerarsi eticamente buoni;
se una campagna elettorale che preveda la preferenza unica potrà garantire a tutti, anche a chi non ha redditi, di poter partecipare;
e come quest’altro punto del problema si dovrà risolvere: ci saranno le donne? Ci saranno le categorie meno forti? […]
Le liste bloccate sono un problema, ma non sono la panacea neanche le ricerche della preferenza unica»

Leggi tutto “Silvana Amati, sempre attenta ai costi”

Da Annaba a Tunisi

Il logo de “Gli Adriatici”(segue…) Arrivati ad Annaba abbiamo gli stessi identici problemi con le tasse ed i burocrati, ma il guaio più grosso è che si rifiutano di venderci la benzina.
Dopo quasi un paio d’ore di discussioni e contrattazioni da Algeri arriva un ordine inaspettato: “Dategli la benzina necessaria, i tre italiani sono in transito e devono lasciare il paese.Le ultime siapggie a est di Annaba

La benzina avio diventa quindi immediatamente disponibile.
L’aereo viene rifornito a secchi, letteralmente, fino a che non raggiungiamo la quantità necessaria.
Lasciamo Annaba e gli AN-2 che operano sul posto, ed a bassissima quota ammiriamo le dune sulla spiaggia deserta che si avvicina al confine tunisino.

Saliamo di quota per contattare “Tunis approach” prima dei confini FIR e non resistiamo alla tentazione di “bombardare” l’ostile paese a colpi di banane gettate dal finestrino, da 5000 piedi di quota! Leggi tutto “Da Annaba a Tunisi”