Terra d’Israele

Panorama da Masada

Domenica, giorno di festa, si è tutti in casa e così passiamo dal lavoro d’ufficio a quello domestico.

C’è chi passa l’aspirapolvere, chi mette a lucido il bagno e chi riporta in ordine il terrazzino.
Due scatoloni con le bottiglie di vetro e di plastica aspettano qualcuno vicino alla porta per essere portate giù nei bidoni. Mi tocca!

“Già che ci sei porta la valigia in cantina! – mi grida dalla camera la moglie.

Giusto, la valigia.

E’ da giorni che se ne sta vuota là in un angolo con la lunga striscia di carta che penzola dalla maniglia. Ostenta quel MXP e il codice a barre che ci riportano al viaggio di rientro da Tel Aviv. Leggi tutto “Terra d’Israele”

Gente armata

Intervista ad un addetto alla sicurezza (Gerusalemme)
Durante l’intervista

Anche al turista più distratto cade l’occhio su questa gente armata, sulla loro “artiglieria”. Ragazzi e ragazze di poco più di vent’anni, vestiti come i loro coetanei e come noi, senza nemmeno un distintivo, una “stella da sceriffo”, ma con un vecchio fucile a tracolla ed un paio di caricatori legati alla bella e meglio sul calcio. Vediamo talvolta anche armi più moderne, però sempre armi lunghe, obsolete armi da guerra, e magari, a completare l’attrezzatura, una radio o un telefono accanto. Leggi tutto “Gente armata”

Di vedetta sul fronte del Golan

Fortificazione sulle alture del Golan
Fortificazione israeliana sulle alture del Golan

Le vecchie fortezze sulle alture del Golan della guerra dello Yom Kippur sono vuote e ospitano decine di curiosi. Dalle feritoie che permettono una vista eccezionale su tutta la zona di confine tra Israele e Siria ora non spuntano le canne di mitragliatrici, ma fotocamere e videocamere digitali dei turisti, soprattutto israeliani. Da quei magnifici punti di osservazione circondati da mura e trincee di cemento si può vedere sino a Quneitra, nelle giornate particolarmente limpide anche fino a Damasco. Non stiamo parlando di storia antica, non delle vestigia di un conflitto dell’epoca dei romani o dei crociati. Ma delle tracce di una guerra conclusa militarmente solo 35 anni fa, ripresa nel 1982 e pronta a riaccendersi in ogni momento. Con la Siria non si è mai concluso un trattato di pace. Tra Israele e il suo vicino arabo militarmente più forte permane uno stato di guerra fredda permanente, intervallata da episodi di guerra calda. Leggi tutto “Di vedetta sul fronte del Golan”

La pace armata di Gerusalemme

Soldati dell'IDF
Soldati dell’IDF (Israel Defence Force)

Le scolaresche sono appena uscite dalle classi e affollano i locali nelle piazze, dove possono mangiare pizza, falafel e shawarma. I turisti passano loro accanto, affollando gli spazi angusti delle vie della città vecchia e fotografano tutto quello che possono.
Sono scene di vita normale. Ma non stiamo parlando di una città “normale”: questa è Gerusalemme. E la pace che si può vedere per le strade, la serenità nei volti della gente, è un qualcosa di straordinario. “Siamo molto diversi da come ci descrivono i media in Europaci conferma Giordana Roseman, un’ebrea romana che lavora nell’ufficio europeo del ministero del Turismo. “Il turismo negli ultimi mesi ha avuto un incremento del 71%. La gente è naturalmente attratta da questo Paese: offre tutto in così poco spazio. E adesso che sanno che viviamo una vita normale, che non siamo un Paese in guerra, vengono in massa”. Leggi tutto “La pace armata di Gerusalemme”

Il Mar Morto ed Ein Gedi

Riserva naturale di Ein Gedi e, sullo sfondo, il Mar Morto
Riserva naturale di Ein Gedi e, sullo sfondo, il Mar Morto

Dopo i primi giorni interamente dedicati alla storia ed all’arte, sabato ci siamo spostati verso il Mar Morto. Dai circa 800 metri di quota delle colline di Gerusalemme siamo discesi rapidamente quasi 400 metri sotto il livello del mare ed abbiamo visitato la Riserva Naturale di Ein Gedi, area inclusa e gestita nella rete dei parchi e delle riserve della apposita “authority” che gestisce oggi 64 zone di valore ambientale. Maggiori informazioni si trovano al sito www.parks.org.il Leggi tutto “Il Mar Morto ed Ein Gedi”

Ed ora i ricordi

Siamo tornati a casa dopo un viaggio di 8 giorni in Israele. Ci attendono momenti di riposo, e tanti ricordi da raccogliere in nuovi post, che stiamo scrivendo o che scriveremo. Metteremo mano ai brevi filmati ed alle video-interviste che i nostri compagni di viaggio ci hanno gentilmente concesso, così come alle centinaia di foto che dobbiamo adesso organizzare, catalogare, condividere.

Intanto facciamo nostri i ringraziamenti che Gaspa ha riservato a tutto il gruppo di partecipanti, ed in particolare a Vittorio Di Cesare, la nostra guida, e ad Eyal Mizrahi, capogruppo e principale organizzatore del viaggio. A voi i nostri complimenti!

I kibbutz: ideologia e pragmatismo

Kibbuts Lavi: ingresso dell'hotel
Kibbuts Lavi: ingresso dell’hotel

Abbiamo alloggiato al kibbutz Lavi, in bassa Galilea, per due giorni, sufficienti per gustarne le comodità e la bellezza. Davvero un posto consigliabile.
Unico italiano a Lavi, Guido Sasson è responsabile commerciale dell’annesso hotel; proprio lui ci guida alla scoperta del kibbutz e ci spiega la storia della comunità in cui vive da 30 anni. Storia che nasce nel 1949, 40 anni dopo la creazione del primo kibbutz in Israele, sempre nei pressi del Lago di Tiberiade. Oggi Lavi ha 250 membri, e fonda la sua economia sull’hotel e su una fabbrica di mobili per sinagoghe.

Cos’è un kibbutz? Quali sono le regole principali che lo amministrano? Come si entra e si esce da un kibbutz? Leggi tutto “I kibbutz: ideologia e pragmatismo”

Lungo la valle del Giordano

Salendo a nord, da Gerusalemme verso la Galilea, abbiamo attraversato la valle del fiume Giordano, ed in particolare i cosiddetti “territori occupati” (per alcuni più semplicemente “amministrati”) da Israele. La maggior parte di quest’area, chiamata anche “west bank”, non è stata mai annessa allo Stato ebraico ma viene da esso controllata, a partire dalla sua conquista durante la “guerra dei 6 giorni” (1967). Leggi tutto “Lungo la valle del Giordano”

Mea She’Arim

All'ingresso di Mea She'Arim

Giovedì siamo andati dagli ebrei ortodossi, anzi ultra-ortodossi. Una piccola modifica del programma, appena terminata la visita ai luoghi santi (la Via Dolorosa e la Basilica del Santo Sepolcro) ci porta al quartiere limitrofo dove, da tanti elementi, ci si accorge subito d’essere in un altro mondo. Leggi tutto “Mea She’Arim”

Santo Sepolcro: la gabbia del cristianesimo

Ho scelto volutamente un titolo abbastanza provocatorio per descrivere le mie sensazioni derivanti dalla visita ad uno dei luoghi più “santi” e venerati del cristianesimo.
Il Santo Sepolcro mi è sembrato infatti una vera e propria gabbia in cui il cristianesimo è rinchiuso in cattività sia in maniera fisica, sia a livello metafisico. Leggi tutto “Santo Sepolcro: la gabbia del cristianesimo”