Rifiuti: dubbi e silenzi

Scriviamo questa nota sull’argomento relativo alla gestione dei rifiuti a Senigallia (e nell’ambito del CIR33) dopo le due precedenti, da poco pubblicate, e prima di altri interventi sempre in materia.

La scriviamo per ammettere subito di coltivare diversi dubbi, non avendo un quadro organico e complessivo dell’intero complicato scenario dei rifiuti. Abbiamo però la consapevolezza che per successiva approssimazioni, e soprattutto con il contributo dei nostri appassionati lettori/commentatori (perché no, speriamo, anche con qualcuno degli addetti al settore!) arriveremo ad un quadro complessivo, ragionato e convincente. Leggi tutto “Rifiuti: dubbi e silenzi”

Rifiuti, ricliclati ma non troppo

Per capire cosa avviene subito dopo la “separazione in casa”, gesto quotidiano a cui siamo tutti abituati, abbiamo visitato lo stabilimento della ditta Cavallari. Siamo stati alla ZIPA di Casine d’Ostra (AN), dove su una superficie di 27.000 metri quadrati, di cui 8.000 coperti, la ditta selezione e tratta quattro frazioni dei nostri rifiuti: le plastiche, la carta, il vetro ed i metalli.
Sul posto vi lavorano 54 persone complessivamente, ma la maggior parte dell’attività, il 60%, è assorbita dai rifiuti industriali che sono anche stati l’origine dell’impianto.

Nello sguardo complessivo va data un’occhiata anche ad un settore di nicchia, comunque interessante, quello relativo alla raccolta ed all’inoltro presso le specifiche piattaforme di trattamento dei frigoriferi. Questi finiscono nell’area di Milano, mentre per i sempre più numerosi rifiuti elettronici (televisori, computer, radio, etc) la destinazione è per uno stabilimento localizzato nell’hinterland di Venezia. Leggi tutto “Rifiuti, ricliclati ma non troppo”

In viaggio tra i nostri rifiuti: il compost

Abbiamo visitato l’impianto di compostaggio di San Vincenzo di Corinaldo (CIR33).

La visita fa parte del nostro tour per toccare con mano le vie che seguono i rifiuti che produciamo, dopo che sono usciti di casa.

Trituratori all'ingresso della linea del compostaggio

E’ un caldo pomeriggio estivo quando arriviamo a S. Vincenzo, nella campagna di Corinaldo. L’appuntamento datoci dalla direzione del CIR 33 è slittato al pomeriggio e quindi non vedremo i mezzi che conferiscono l’organico, in quanto questi giungono soltanto il mattino.
Ci troviamo di fianco all’omonima discarica, tutt’ora in piena attività, e qui si trova l’impianto, costruito da qualche anno, attualmente in funzione a pieno regime, avendo anche terminato le fasi di rodaggio e di collaudo. Infatti la struttura di S. Vincenzo è giunta alla certificazione finale del prodotto; questo atto è necessario, indispensabile per collocare il compost presso gli utilizzatori finali. Leggi tutto “In viaggio tra i nostri rifiuti: il compost”

Marcello Veneziani, la destra invisibile

Marcello Veneziani è stato a Senigallia, l’11 giugno scorso, ad un incontro organizzato dall’Associazione Culturale Logos. Sono andato ad ascoltarlo ed ho davvero gustato le parole, i ragionamenti, la piacevole, intensa ed argomentata esposizione del filosofo. Si, filosofo in quanto non posso certo dire che sia un giornalista puro, o anche uno scrittore (pur con tante opere al suo attivo), ma nemmeno un intellettuale o un politico di destra. Meglio forse un “pensatore ambulante”! Leggi tutto “Marcello Veneziani, la destra invisibile”

La fede nel diritto

Percorsi di Guerra: il pomeriggio del 10 giugno a Jesi

Il tavolo dei relatoriEntrando nei restaurati locali della Fondazione Colocci, il pomeriggio del 10 giugno incontriamo facce nuove, diversi studenti delle scuole superiori e non solo quelli che il mattino, hanno presenziato alla consegna del Premio Calamandrei 20010 a Franzo Grande Stevens ed a Giorgio Ruffolo.

Qui abbiamo anche l’occasione per visionare la piccola, ma interessante mostra “Esilio e tragedia nella little Italy di Londra – da Mazzini al sarto in fondo al mare “, curata da Sergio Cerioni.

Le oltre 50 immagini della mostra sono stati selezionate da Alfio Bernabei e provengono dall’archivio di ricerca utilizzato dall’autore per il suo documentario Dangerous Characters per Channel 14 (proiettabile all’interno della mostra) e per il libro ” Esuli ed Emigrati italiani nel Regno Unito 1920 – 1940 “, Mursia Editore.

Poco dopo possiamo prendere posto nell’ampia e confortevole sala: l’aula magna della Facoltà di Giurisprudenza (Università degli Studi di Macerata) che ospita a Jesi le lauree triennali in Scienze dei Servizi Giuridici. Leggi tutto “La fede nel diritto”

Percorsi di Guerra al Centro Calamandrei

OnafifettiFui coinvolto anch’io più di vent’anni fa, sempre dagli stessi carissimi amici, in una delle prime iniziative del Centro Studi Piero Calamandrei a Jesi.

Questo vivace sodalizio, di poche persone, ma di moltissime idee, allora era appena nato. Oggi sono fiorite, e sono tante davvero nel tempo, una serie di iniziative di ampio orizzonte culturale. Questi “jesini” sono riusciti a coinvolgere personaggi di grande livello della cultura, dell’economia, della politica come certo non è facile per una piccola realtà marchigiana. Notevoli soprattutto risultano le pubblicazioni, diverse decine, alle quali si sono aggiunte anche iniziative teatrali fino all’allestimento di opere inedite, di notevole qualità tanto da meritare riscontri e recensioni di tutto rispetto.

Qui vogliamo riferire su un’intera giornata densa d’incontri, con presenze eccellenti, durante la quale sono stati presentati anche due libri e con la conclusione finale di un concerto per pianoforte del Maestro Igor Roma.

Il 10 giugno 2010 ricorreva un triste anniversario: 70 anni della dichiarazione di guerra a Francia ed Inghilterra. Nella suggestiva Sala Maggiore del Palazzo della Signoria sono state dapprima proiettate le immagini del famoso discorso di Benito Mussolini da Palazzo Venezia. Immagini che assieme a quelle parole ed all’urlo della folla fanno sempre scorrere un brivido addosso. Abbiamo poi ascoltato alcuni dei famosi messaggi di Radio Londra, mentre sullo schermo veniva proiettata la figura del famoso speaker, il colonnello Stevens. Non so se noto ai più: questi era lo zio dell’avvocato Franzo Grande Stevens, uno dei premiati del giorno, forse più noto per essere stato “l’avvocato dell’avvocato”, cioè il legale di Gianni Agnelli. Purtroppo assente dall’incontro, per motivi di salute, ha inviato una lunga lettera, con ricordi di pregio, lettera che è stata letta da Giovanna Galante Garrone. Leggi tutto “Percorsi di Guerra al Centro Calamandrei”

Chiedi alla ASUR? Passa dal Senato

Stavolta sembra che risponderà: magari non a tutte le questioni, ma risponderà.

Come preannunciato, in conclusione del precedente post, ho chiesto l’intervento della senatrice Silvana Amati, nostra concittadina nonché personaggio molto ben introdotto nelle questioni sanitarie.

Quindi i due big si debbono essere sentiti se dalla risposta della senatrice, questa si subito pervenuta, ho appreso che le domande, giudicate, “assai diverse per complessità e competenze”, non resteranno inevase. Non credevo davvero che affrontando argomenti di cui si parla tutti i giorni potessero emergere elementi di “complessità “, così come indicato. Però non immagino nemmeno che per un “manager” questo sia un ostacolo insuperabile. Leggi tutto “Chiedi alla ASUR? Passa dal Senato”

L’intervista che (ancora) non c’è

(Articolo apparso sull’ultimo numero di Logos)

Era autunno quando giravano le famose “dieci domande” al premier. Preannunciai a Maurizio Bevilacqua che gli avrei sottoposto alcune questioni relative a quella parte di sanità che gli è affidata. Domande sull’ospedale di Senigallia, su problemi generali. Dodici brevi riflessioni, alcune di poco conto, come appunto quella su cui avrò modo di ritornare. Pensavo di offrire una sintesi delle risposte sulle pagine del sito web Popinga (www.scaloni.it/popinga) Poi, dopo un paio di mail con Maurizio (lo conosco da anni, era mio giovane collega all’INRCA), accettai di sottoporgli le domande per iscritto. Dopo averle inoltrate in attesa delle risposte ebbi la sorpresa di un paio di “rinvii tecnici”, l’ultimo dovuto al fatto che in quei giorni era impegnato con l’inaugurazione del monoblocco. Fino a quando, il 22 febbraio, da me nuovamente sollecitato, Bevilacqua scrisse:

(…) ti ho già detto sono bellissime ma hanno bisogno di una riflessione serena e credo che in prossimità delle consultazioni regionali potrebbero essere strumentalizzate e nuocere al nostro ospedale.

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Una vita da sarto

Una vita da sarto”, cosi le prime parole del nostro post di tre anni fa.

Giovanni Canzano lo abbiamo salutato poco fa alla Chiesa della Pace in Senigallia. Ci ha lasciato all’età di 87 anni dopo che la malattia lo aveva aggredito pochi mesi fa. Lui, entusiasta ed ottimista come sempre, si era dato da fare per organizzare la sua degenza ed il successivo soggiorno presso l’Opera Pia Mastai. Aveva subito acquistato un computer portatile in quanto non avrebbe potuto farne a meno. Purtroppo stavolta, però, non è riuscito ad utilizzarlo.

Noi tutti lo ricordiamo con la discrezione che lo ha sempre contraddistinto. Con ammirazione ricordiamo la sua intelligenza e la profonda educazione di uomo modesto e buono.
Lo ricordiamo con il filmato con il quale ci illustrava il suo computer ed il suo modo di apprendere e sviluppare l’informatica. Un esempio nella sua vita davvero significativo ed utile da osservare. Grazie Giovanni.

Per una teologia della giustizia

E’ stato un incontro molto importante, sentito e partecipato, quello del 22 aprile scorso a Senigallia con il teologo Vito Mancuso.
Organizzato dalla “Scuola di Pace” per il ciclo d’incontri “Germogli di Pace. Sogni e pratiche di comunità“, si è tenuto a Senigallia sul tema “Per una teologia della giustizia”.

Una relazione di grande interesse, introdotta dal professor Vittorio Mencucci, un prete di notevole preparazione, conosciuto ed apprezzato non solo nella Diocesi di Senigallia, e già presente su Popinga con propri scritti.

Quanto al professor Mancuso, che tutti sanno essere docente di Teologia moderna e contemporanea all’Università San Raffaele di Milano, editorialista di Repubblica, firma di prestigio anche per altri giornali, non è possibile sunteggiarne gli aspetti più significativi qui, in queste poche righe. Lo vediamo molto spesso in importanti trasmissioni televisive, e confessiamo di non essere capaci di descrivere la forte personalità di teologo che ha avuto anche diversi conflitti con colleghi conservatori.

Buon ascolto, giudicherete voi.