Rifiuti, ricliclati ma non troppo

Per capire cosa avviene subito dopo la “separazione in casa”, gesto quotidiano a cui siamo tutti abituati, abbiamo visitato lo stabilimento della ditta Cavallari. Siamo stati alla ZIPA di Casine d’Ostra (AN), dove su una superficie di 27.000 metri quadrati, di cui 8.000 coperti, la ditta selezione e tratta quattro frazioni dei nostri rifiuti: le plastiche, la carta, il vetro ed i metalli.
Sul posto vi lavorano 54 persone complessivamente, ma la maggior parte dell’attività, il 60%, è assorbita dai rifiuti industriali che sono anche stati l’origine dell’impianto.

Nello sguardo complessivo va data un’occhiata anche ad un settore di nicchia, comunque interessante, quello relativo alla raccolta ed all’inoltro presso le specifiche piattaforme di trattamento dei frigoriferi. Questi finiscono nell’area di Milano, mentre per i sempre più numerosi rifiuti elettronici (televisori, computer, radio, etc) la destinazione è per uno stabilimento localizzato nell’hinterland di Venezia. Leggi tutto “Rifiuti, ricliclati ma non troppo”

(Termo)valorizzare la raccolta differenziata si può, si deve

Ci sono alcuni Comuni italiani (…leggasi Italia, Europa, pianeta Terra, Sistema solare… non stiamo parlando di “mondi paralleli” o di universi sconosciuti), che hanno superato, già nel 2004, l’80% di raccolta differenziata. Significa che per 100 kg di rifiuti pro-capite prodotti, più di 80 kg sono recuperati e riciclati.

Scusatemi la banalità della domanda, ma secondo voi questi comuni hanno bisogno di termovalorizzatori, inceneritori & co.? Chi ha risposto di si, può fare a meno di leggere queste poche righe.

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