La mia prima intervista: che emozione!

Ieri ho rilasciato la mia prima intervista. Mi ha contattato la Piaga di Velluto, in qualità di esperto pseudo-demo-pluto-multi-mediale.
Adesso so cosa si prova ad essere considerati esperti, tirarsela un po’ e guardare in faccia l’interlocutore che aspetta la tua dichiarazione.
Insomma, oggi mi sento importante. Un po’ come Paolo Bonaiuti al TG1 della sera.

Chiedo la tessera di Forza Italia

Cari amici di Forza Italia,
sono un senigalliese appartenente a certa sinistra giustizialista, un radical-chic, laicista, amico dei terroristi, fan di certa magistratura, intollerante, relativista, servo del regime comunista e a libro paga della Zarina.
Potrei dirvi anche il contrario, tanto a voi poco importa, vero?

Vorrei rivolgermi a Voi. Sì, a Voi, che per sfuggire a quest’accolita di malversatori nella nostra Giunta, avete pensato bene di entrare in quell’oasi di legalità, in quell’associazione di galantuomini chiamata Forza Italia.
Ieri leggendo la stampa locale mi son imbattutto in un bell’articolo, scritto magistralmente e in ottimo italiano da un giovane talentuoso, di grande lucidità e spiccate doti intellettuali, tale Maurizio Perini. Il ragazzo – converrete con me – ha stoffa: nel giro di qualche mese potrebbe diventare il Sandro Bondi de noantri.
Pur nella sua brevità, l’articolo di Perini è chiaro ed esaustivo. In pochi ed incisivi tratti, l’autore delinea la personalità di colui che sarà chiamato a guidare la nostra cittadina, una volta caduto il regime stalinista che da troppo tempo la opprime.

Cari amici italoforzuti, mi rivolgo a voi quali dirigenti locali del partito, e vi chiedo:

  1. Se il vostro partito sta pensando di candidare Barack Obama per il Popolo della Libertà alle prossime elezioni amministrative a Senigallia, vista la venerazione che nutrite per il neo presidente americano.
  2. Come si concilia questa venerazione con le pacche sulle spalle che, fino ad un mese fa, il nostro presidente del consiglio elargiva a George W. Bush, un “grande presidente che passerà alla storia”.
  3. Affidando i comunicati a Maurizio Perini, non avete paura che il livello dell’analisi politica sia troppo elevato per la maggioranza degli elettori senigalliesi? A livello locale non sarebbe meglio volare più basso, e destinare il talento di Perini ad un pubblico più raffinato, magari in terza pagina su un quotidiano nazionale?
  4. Voglio abbandonare la cattiva strada e per riscattarmi chiedo la tessera di Forza Italia. Mi accettate? Pensate che posso farcela, come ce l’ha fatta Perini, oppure gli standard di selezione nel partito sono fuori della mia portata?

Non si dimentichi la P38, presidente!

Vignetta di Giorgio Forattini sugli avvenimenti del 12 maggio 1977

«Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interno. Gli universitari? Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Le forze dell’ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale».
(Francesco Cossiga sulle proteste nella scuola contro il decreto Gelmini, 23/10/2008)

Leggi tutto “Non si dimentichi la P38, presidente!”

La legge è uguale per tutti

A questo schifo immondo,
a questi delinquenti in doppiopetto che pretendono impunità per sé e tolleranza zero per tutti gli altri,
a un potere letteralmente fuori-legge,
ad un Parlamento ridotto a ristorante del presidente del consiglio,
a quelli che usano la Costituzione al posto della carta igienica,
ai capaci di tutto della maggioranza e ai buoni a nulla dell’opposizione,
a una cricca di complici e ad un popolo di rassegnati (o viceversa),

l’unica risposta è non restare indifferenti.

IO FIRMO

Senigallia, Corso 2 Giugno
Sabato 11 ottobre 2008, dalle 10:00 alle 20:00

Il traliccio di devastante potenza

Stavolta ho sbagliato. Chiedo scusa a Roberto Paradisi e Fabrizio Marcantoni.
Sul traliccio delle Saline avevo provato a stemperare gli allarmismi. Avevo creduto, ingenuo, di poter mettere in discussione i preconcetti sull’inquinamento elettromagnetico.
Mi devo arrendere e vi confesso che adesso ho paura anch’io. Sì, paura, perché contro un pericolo simile possiamo far poco. Non è in gioco solo la nostra salute, ma la stessa sopravvivenza.
Abitassi alle Saline, venderei subito casa.
Noi della redazione di Popinga abbiamo scovato il progetto del nuovo traliccio alle Saline. Ve lo mostriamo in anteprima.

Il diritto di critica e altre scemenze

Ho sempre detestato l’autoreferenzialità in generale, e in particolare sui blog.
Ciò che molti scambiano per autorevolezza è solo un paravento che nasconde l’incapacità di aprirsi agli altri e alle loro ragioni. Rimaniamo in orbita attorno a noi stessi, in questo mondo virtuale che ci siamo costruiti facendo finta di essere altri da quelli che siamo. Nella foga autocelebrativa manco ci accorgiamo di scivolare nel ridicolo.
C’è ad esempio chi si preoccupa di far sapere a tutti, con tanto di foto, quanto ha mangiato bene nel tal ristorante sul lungomare, quanto è bravo nella tal cosa, oppure quante volte al giorno va in bagno e di che colore la fa.
Non so voi, ma io non sento il bisogno di essere multimediale anche sulla tazza del cesso. E qualche volta, anziché denudarci su pubblica piazza, dovremmo riscoprire il valore del silenzio e del privato. Altrimenti spiegatemi la differenza tra un blog e una trasmissione di Maria De Filippi. Leggi tutto “Il diritto di critica e altre scemenze”

La conferenza stampa alla rovescia

La rissa in Consiglio Comunale sul piano Cervellati ha segnato una pietra miliare nel giornalismo d’inchiesta. Una nuova frontiera ci si è aperta davanti, il sogno di ogni cronista d’assalto: la conferenza stampa alla rovescia.
L’antefatto è noto a tutti. Durante la seduta del 26 agosto, in Consiglio volano i piatti. Volpini scalcia, Mancini parla al megafono, Silvano Paradisi dorme.
Tra le urla e gli schizzi di sangue, qualcuno sente il Sindaco invitare la giornalista del Corriere Adriatico, che in quel momento sta intervistando l’opposizione, ad uscire dall’aula.

Leggi tutto “La conferenza stampa alla rovescia”

Vogliono salvare l’Italia. È una minaccia?

Stavolta mi metto nei panni di un elettore del Partito Democratico, magari uno di quei tremila e passa senigalliesi che lo scorso ottobre votarono alle primarie sperando in una ventata d’aria nuova.
In costume e asciugamano, passo davanti alla Rotonda venerdì 8 agosto e vedo il pullman “Salva l’Italia” del PD. Ci sarà un’altra campagna elettorale, penso, o una gita organizzata, oppure un rinfresco offerto da Cedroni & Uliassi. Leggi tutto “Vogliono salvare l’Italia. È una minaccia?”

Il gioco non vale la candela. O forse sì.

«Siate voi il cambiamento che volete vedere nel mondo»
M. Gandhi

Giovedì scorso, alla “Candle for Tibet”:
  Non c’erano nastri da tagliare e cravatte fosforescenti in bella mostra.
  Non c’era nessuno della cosiddetta “politica ufficiale”. Tutti, da destra a sinistra passando per il centro: non pervenuti.
  Non c’erano i centri sociali, ubbidienti o disubbidienti, con o senza bombolette spray. Leggi tutto “Il gioco non vale la candela. O forse sì.”