La legge (zitti e) “mosca”

Se vi è cara la libertà di stampa, il Resto del Carlino di giovedì 28 ottobre non ve lo potete perdere. A caratteri cubitali sullo strillone:

In questo caso il Resto del Carlino rischia poco se si offende la mosca: non è questo già un buon modello del giornalismo come sarà dopo il disegno di legge sulla diffamazione (DDL 3491)?

Da tutti i siti potranno essere cancellati, a semplice richiesta del presunto diffamato, senza cioè sentenza, articoli e dati personali.
Non ditemi che esagero: è come Fahrenheit. Anziché bruciare i libri cancellano le parole, è una forma sofisticata di rogo di scrittura, e anche di memoria, di storia, sono buchi negli archivi.
Immaginate che anziché in un archivio di Internet entrassero in un’emeroteca per bruciare i microfilm.

(Francesco Merlo. Fermiamo la legge bavaglio. La Repubblica, 24 ottobre 2012)

Le terre furon liberate per sempre

C’è una lapide in alto a destra sotto il portico del comune. E’ del 1939. Credo che sia una delle cose più comiche che possano offrire i muri di questa città. Riproduco qui sotto le parole:

A MEMORIA IMPERITURA
DI MEDERICO PERILLI
PROGETTISTA GENIALE
E DIRETTORE DEI LAVORI
ONDE IMBRIGLIATO
IL CORSO DEL FIUME
DA NUOVE ALLUVIONI
LE TERRE INTORNO
FURON LIBERATE PER SEMPRE
IL CONSORZIO DEL MISA
PLAUDENTE IL COMUNE
POSE

1939 – XVIII

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I Beccasoldi

Te la do io la spending review

Tutto si fa per farci spendere di più. Il caso della cremazione: una bara di legno pregiato viene usata solo per il trasporto e poi bruciata col morto. Inquinamento e spesa vanno di pari passo. Un appello ai titolari di imprese funebri e ai responsabili delle amministrazioni civiche e sanitarie: anche in un funerale è possibile spendere meno inquinando meno. Leggi tutto “I Beccasoldi”

Una moratoria per Ferrara e Bagnasco

Giuliano Ferrara Angelo Bagnasco

Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e il giornalista neosanfedista Giuliano Ferrara ritengono doveroso e coerente associare la richiesta di moratoria sull’aborto a quella felicemente posta dal Governo italiano alle Nazioni Unite sulla pena di morte. Leggi tutto “Una moratoria per Ferrara e Bagnasco”

L’imbroglio ecologico

Dario Paccino, “L’imbroglio ecologico” (copertina)Dario Paccino

La prima volta che sentii parlare sistematicamente di ecologia nel suo rapporto con la politica fu leggendo il libro di Dario PaccinoL’imbroglio ecologico”, nel 1972. Non è raro che un giovane venga per la prima volta a contatto con un’idea o un sistema di conoscenze attraverso la loro confutazione. Leggi tutto “L’imbroglio ecologico”

Sull’anarchia e la tolleranza

Cercherò in primo luogo di chiarire a me stesso perché una domanda come quella di Popinga sui manifesti di Mezzacanaja mi sia parsa istintivamente antipatica. Il motivo potrebbe essere questo: è una domanda chiusa. Ammette due sole risposte: o esecrare l’illegalità dei manifesti (e ne consegue il necessario accodamento a una campagna che è già in corso); o difendere / giustificare / tollerare l’illegalità (il che associerebbe chi risponde a una categoria che mette sulla stessa graticola i grandi evasori e chi, appunto sfugge alle norme dell’affissione pubblica). Tertium non datur. Leggi tutto “Sull’anarchia e la tolleranza”

La parabola delle cicale

Cari fedeli,

nel sermone di quest’oggi, domenica in cui celebriamo la GIORNATA DELLA TERRA, vorrei richiamare la vostra attenzione su un passo degli Atti dell’Apostolo Rubbia, là dove, nel Discorso all’Areòpago dei Verdi, si serve della parabola delle cicale per annunciare la fine dei giorni. Dice l’Apostolo:

Per non fare la fine delle cicale occorre investire da subito in ricerca e sviluppo, creando metodi innovativi per cambiare il sistema energetico. In Gran Bretagna si pensa a societa’ senza petrolio: anche noi dobbiamo pensarci, perche’ gia’ tra 15 anni sara’ troppo tardi. E’ necessario produrre energia a basso costo, immediatamente disponibile e compatibile con l’ambiente, perche’ bisogna affrontare subito la questione di “quando il petrolio non ci sara’ piu’”. Una societa’ che non sara’ in grado di procurarsi energia e’ destinata alla fine. Occorre puntare sul sole, largamente sufficiente per fare qualsiasi cosa. Fonti come eolico e fotovoltaico, hanno il difetto di non dare energia in modo costante. Il fotovoltaico funziona per 1/3 del tempo, mentre l’eolico per il 20%.

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Di cosa parliamo quando parliamo di PACS?

Cari popinghi, rispondo al vostro appello al dibattito con una cautela pregiudiziale: il dibattito spesso è rumore. Chi parla sembra solo preoccupato di farsi sentire. In questi casi (ossia in quasi tutti i casi) la cosa migliore che mi riesce di fare è chiedere: di cosa stiamo parlando?

Ve ne offro un esempio. Sui giornali e alla televisione sento che tutti urlano di PACS.
Ho incontrato giorni fa davanti al bar, seduta, una ragazza che di solito saluto.
La saluto, le offro un caffè e le chiedo come va. Leggi tutto “Di cosa parliamo quando parliamo di PACS?”