E’ la partitocrazia, baby!

L’altra sera, guardando L’Infedele, ho finalmente realizzato quello che già molti, probabilmente, considerano ovvio e accertato da tempo: il Parlamento è già stato eletto… pardon, nominato!

Già, perché il 9 e 10 aprile avremo il diritto/dovere di apporre sulla scheda giusto una croce, e nulla più. Non è concessa alcuna preferenza ai candidati (ma le idee non camminavano sulle gambe delle persone? forse non oggi).

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Lo distruggeremo in dieci anni?

Distruggeremo in dieci anni ciò che è stato costruito in dieci secoli?

A proposito di suoli e di paesaggio agrario

Processo avanzato di degradazione del suolo agrario nella collina marchigiana (Proposte e Ricerche, 1978) Demolizione di una «folignata», forma caratteristica e antica della viticultura nell’Umbria e nelle Marche (Proposte e Ricerche, 1978) Estesi vigneti industriali, di recente impianto, accanto ad un oliveto tradizionale (a sinistra) ed a seminativi nudi (a destra) (Proposte e Ricerche, 1978) Inizio di smottamenti su una collina argillosa completamente disalberata (Proposte e Ricerche, 1978)

La trama sottile e geometricamente ordinata dei filari di viti, la distribuzione solo apparentemente casuale delle grandi querce isolate, o allineate lungo i sen­tieri, o disposte a piccoli gruppi, l’equilibrata disseminazione delle case coloniche conseguente all’appoderamento frazionato quanto intenso, e la marginalità delle aree a bosco ed a prato rispetto alla dilagante presenza dei coltivi sono state fino a ieri, nell’agricoltura marchigiana — per usare l’espressione di un agronomo mace­ratese di età napoleonica — il frutto di « un sistema che riuniva l’utilità all’avve­nenza », maturato in dieci secoli di sapiente lavoro contadino e di concordi sforzi collettivi, per riappropriarsi di un territorio inselvatichito e degradato dal crollo della compagine demografica e politica dell’Impero romano.

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Suoli agrari e case coloniche

Processo avanzato di degradazione del suolo agrario nella collina marchigiana (Proposte e Ricerche, 1978) Demolizione di una «folignata», forma caratteristica e antica della viticultura nell’Umbria e nelle Marche (Proposte e Ricerche, 1978) Estesi vigneti industriali, di recente impianto, accanto ad un oliveto tradizionale (a sinistra) ed a seminativi nudi (a destra) (Proposte e Ricerche, 1978) Inizio di smottamenti su una collina argillosa completamente disalberata (Proposte e Ricerche, 1978)

Ho recuperato alla versione elettronica questo vecchio articolo che mi onoro di aver firmato, con tre insigni accademici, oramai tanti anni fa.
Oggi lo ripropongo all’attenzione di chi ha interesse per questi argomenti, in quanto e’ apparso da qualche giorno un comunicato che preannuncia una severa vigilanza in materia di tutela dei suoli agrari.

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La ragionevolezza del Ministro

Di come un ubriaco, a stento barcollante sulle proprie gambe, abbia commesso offesa a Pubblico Ufficiale. E di come lui sia stato neutralizzato e l’offesa vendicata. Video-vedilo.

Di come il caso sia già chiuso, e di come si stiano raccogliendo firme ad ulteriore difesa di quei Pubblici Ufficiali. Leggilo.

Se, come il Ministro, pensate che tutto ciò sia ragionevole, fermatevi. Altrimenti leggete qui.

La legalità ferita

M’è tornato tra le mani il testo di un intervento del professore e giurista Michele Ainis all’indomani dei referendum sulla fecondazione assistita, nel giugno scorso. È un’analisi “a caldo”, ma di grande lucidità.
Non fatevi spaventare dalla lunghezza del testo: buona lettura.

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Gli impegni degli Stati per l’ordine internazionale

Circolo di Studi Diplomatici (logo)

Abbiamo chiesto all’Ambasciatore Luigi Vittorio Ferraris, che ci onora della Sua amicizia, di poter ospitare questo scritto, pubblicato un mese fa sulla “Lettera Diplomatica”, quindicinale del Circolo di Studi Diplomatici. L’associazione, che ha sede in Roma in via degli Astalli 3/A, è stata fondata nel 1968. Si propone di svolgere “un’attività di studio e di approfondimento dei vari problemi internazionali contemporanei e dei loro riflessi sulla politica estera italiana”.

Questo Circolo è costituito da un ristretto gruppo di diplomatici a riposo che vuol mettere a disposizione di tutti le proprie qualificate conoscenze ed esperienze, cercando di “seguire la mutevole realtà della politica estera”.
Ogni tre mesi vengono dati alle stampe anche i “Dialoghi Diplomatici” che sono il frutto di approfonditi dibattiti, con l’intervento di tutti i soci e molto spesso anche con la partecipazione di qualificate personalità italiane e straniere.

A presiedere Il Circolo è appunto l’Ambasciatore Luigi Vittorio Ferraris, marchigiano di origine (è nato a Roma, ma ha vissuto la sua giovinezza al Vaccarile di Ostra) e cittadino d’adozione della nostra Senigallia.
A lui un grazie particolare per averci offerto, con il consenso a questa pubblicazione, una bella occasione di conoscenza e di riflessione sugli «GLI IMPEGNI DEGLI STATI PER L’ORDINE INTERNAZIONALE». Argomento questo, trattato dalla lettera n. 940 del 28 dicembre 2005.

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Tremonti No-Global!

Ieri sera ad “Otto e Mezzo“, la trasmissione di Giuliano Ferrara ed Ritanna Armeni su La7, si è avuta l’ennesima mutazione politica del piccoletto con gli occhiali che risponde al nome di Giulio Tremonti.
Tutti credevamo che fosse un liberista filo tatcheriano, invece abbiamo scoperto con somma sorpresa che il nostro ministro dell’economia è un convinto No-Global. Leggi tutto “Tremonti No-Global!”

L’informatica nella giungla

Antonio Tombolini ha richiamato alla mente un mio tarlo: la complessità delle leggi italiane. Grazie anche a Domenico Murrone, Antonio denuncia gli 827 (ottocentoventisette) rimandi di legge contenuti nell’ultima legge finanziaria.

Sapete cosa sono i rimandi di legge? Sono quelle norme in cui invece di dire “Si fa così e cosà” si dice “Con riferimento a quanto previsto all’art. X della legge Y del 1942, ma con l’eccezione delle fattispecie previste dall’art. Z, comma 2, quinquies della legge N del 1974, si dispone che l’art. ecc. ecc.”. Bene, Mimmo, che lavora all’ADUC, si è messo lì con la santa pazienza, e ha contato uno per uno tutti i rimandi contenuti nella legge finanziaria. 827. Ottocentoventisette. E osiamo ancora definirci stato di diritto

I rimandi di legge sono difficili da seguire per una persona, ma potrebbe farlo con faciltà qualsiasi computer, se tali rimandi fossero adeguatamente strutturati e formalizzati.

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