Il mio intervento al recente convegno “La Politica della Trasparenza e dei Dati Aperti” (ripreso integralmente da RadioRadicale). Visto che nel filmato non si vedono, più sotto (o anche a questo indirizzo) trovate le slide.
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Investiamo in democrazia
Io lo faccio a partire dalla democrazia elettronica. Io voglio unire la trasparenza alla partecipazione. Io credo al motto “conoscere per deliberare”. Per questo aderisco all’Associazione OpenPolis, fucina di tre ottime esperienze: OpenPolis.it, OpenParlamento e VoiSieteQui.
L’associazione OpenPolis cerca sostegni, perché il progetto vada avanti. Per esempio espandendosi all’estero, o magari (e questo ci interessa in particolare) guardando alle realtà locali, dove, come a Senigallia, si sta parlando concretamente di Anagrafe Pubblica degli Eletti e Nominati e di Bilancio Partecipato. Leggi tutto “Investiamo in democrazia”
Formati e standard aperti
Nell’ambito informatico, un formato documentale è un insieme di specifiche che definiscono il modo in cui le informazioni contenute in un documento digitale (file) vengono immagazzinate su un supporto di memorizzazione (ad es. un hard disk, o una chiavetta USB).
Esempi di formati documentali includono il formato PDF, il formato HTML (usato per le pagine web), il formato MP3 (usato per i file audio), e così via.
Perché è importante la scelta di un formato documentale piuttosto che di un altro ? Perché chi riceve un file in un dato formato necessita di disporre di un software in grado di leggerlo correttamente, e non tutti i software sono in grado di decifrare tutti i formati; questo perché alcuni formati sono chiusi (o proprietari), ovvero le specifiche non sono pubblicamente disponibili. Leggi tutto “Formati e standard aperti”
Esperienze di migrazione al software libero
Nel mondo, compresa l’Italia, sono già numerose (e lo saranno sempre di più) le esperienze di passaggio da tecnologie software chiuse a software libero; le realtà che hanno intrapreso la migrazione (cioè il passaggio tecnologico) comprendono sia pubbliche amministrazioni (governi nazionali, enti locali, agenzie governative, scuole, strutture sanitarie,…), sia aziende (sia PMI che grandi realtà), sia privati; di seguito, alcuni link ad articoli sul tema. Leggi tutto “Esperienze di migrazione al software libero”
Perché il software libero è importante in Italia
Almeno per quattro buoni motivi. Eccoli. Leggi tutto “Perché il software libero è importante in Italia”
Cos’é il software libero
Dal punto di vista strettamente tecnico, la locuzione “software libero” (detto anche Open Source, o FLOSS), indica una categoria di applicativi informatici (software) che vengono rilasciati con una licenza d’uso (ovvero i termini e le condizioni sotto le quali l’utente è autorizzato ad utilizzare il software) che garantisca all’utente le cosiddette “quattro libertà fondamentali”:
1. Libertà di eseguire il programma, per qualsiasi scopo;
2. Libertà di studiare come funziona il programma e adattarlo alle proprie necessità;
3. Libertà di ridistribuire copie del software;
4. Libertà di migliorare il programma e distribuirne pubblicamente i miglioramenti (e le versioni modificate in genere), in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio.
Un programma è software libero se l’utente gode di tutte queste libertà; l’accesso al codice sorgente del software (ovvero le istruzioni espresse in un linguaggio di programmazione che ne definiscono la funzionalità) ne è un prerequisito; per questo si parla spesso di software libero come “open source” (o “codice a sorgente aperto” in italiano). Leggi tutto “Cos’é il software libero”
Il software
Le applicazioni o programmi sono un insieme di istruzioni dirette al computer perchè esegua degli “eventi” (quali l’apertura di una finestra, la digitazione di un carattere di testo, ecc.). Le istruzioni vengono eseguite a seguito di un comando inviato dall’utente al programma tramite una apparecchiatura esterna – tipicamente, tastiera e mouse – e riscontrato sull’interfaccia del programma visibile sul monitor.
Leggi tutto “Il software”