Ntәl mumènth dәl bisógnә

Mә scusaré si avé magnàtә da pòghә,
nun è argumènt da cunvәrsazióŋ.
Ènnә ròbbә chә sә fannә e nun sә dičәnә,
ma io v’ho pròpi da fà na cunfәsióŋ.

In pòghә paròlә la storia è questa:
ma me l gabinétth mә piačә na mucchia.
La sera, la matìna e a tutth l’órә
pәr me a stà sul water è na pacchia.

Adessa nun è ch’io vòj fà l sapùtә,
ma è n po’ cómә quant sә fà l’amórә:
c’è quel chә n j sà milànd da fә
e quel chә sә badurla tre quattr’órә.

Io nt stә ròbbә nun c’ho na gran fuga,
ma l’altr giórn m’ha présә l’agitazióŋ:
la sdulurata m’è nuta a l’ stadio
mèntrә giugava la naziunal dәl palóŋ.

E pròpi ntl mumènth chә mә pareva
da èssәmә libәràtә da n gran fardèll,
daggh óltra la maŋ da la partә dәl murә
e guasi mә s’acapóna la pèll.

Dәla carta igiennica manch l’ombra,
(… sì, l so chә vujaltri dagià ridé…)
ma machì puliss duventa n problema
pәrché s’ènnә anca scurdati dәl bidè.

Tra na madonna e n’antra m’arcòrdә
chә nun ho cumpràtә manch l giurnàlә.
N artìculә dә Sallusti o dә Belpietro
pәr dass n’arpulita nun era malә.

Quant l’arbitrә fischia l sәcóndә tèmp
ecca chә mә viéŋ in mèntә la suluzióŋ:
c’avrìa d’avé la bandiera triculórә
ntla sacòccia dә diétra di calzóŋ.

Mә sa fatìga, vә l pòss’ asigurà,
ma è sól’ pәr lәvammә da st’afànnә.
Nun era acusì chә mә crәdéva
da fәstәgià i centencinquantànnә.

Sì, nun sarò statә n gran patriota
ma quant čә vòl čә vòl’, vivadio!
E pò, si la dòpra l mәnistrә Bossi
chi è chә dičә chә n la poss duprà io?

Prove tecniche di imbarazzo

L’altro giorno, all’assemblea PD di Torino, Valter Veltroni ha superato l’amnesia degli ultimi anni e ha finalmente fatto il nome del “principale esponente dello schieramento a noi avverso”.
Per un istante, un brivido è calato lungo le schiene dei presenti, temendo si riferisse a quello coi baffi in prima fila. Invece no, il suono del nome ha fugato ogni dubbio: il principale esponente dello schieramento avverso è proprio Silvio Berlusconi, di cui per giunta Valter, in preda ai fumi del giustizialismo, è arrivato a chiedere le dimissioni. Leggi tutto “Prove tecniche di imbarazzo”

Qualche domanda a “Futuro & Libertà”

Confesso di non aver ancora capito le ragioni dello “strappo” di Fini. O meglio, la coerenza tra le dichiarazioni d’intenti e i successivi comportamenti.
Nemmeno mi sono chiare, quindi, le ragioni di “Generazione Italia”, che a Senigallia ha scelto di stare con “Futuro & Libertà”.
Dopo averne letto il manifesto, queste sono le domande che vorrei rivolgere ai fondatori per capirci qualcosa in più: Leggi tutto “Qualche domanda a “Futuro & Libertà””

Incrocio del Ciarnin: qualcosa s’è mosso

La nostra denuncia sulla pericolosità dell’incrocio-sottospassaggio del Ciarnin ha sortito qualche effetto.
Nei giorni dopo Ferragosto l’ANAS, su sollecito del Comune, ha installato dei paletti di plastica muniti di catarifrangente, che impediscono il parcheggio lungo la Statale e migliorano sensibilmente la visuale.

Un intervento tempestivo e tutto sommato efficace: complimenti.

PdL: anche a Senigallia volano gli stracci

Sicché, anche a da noi qualcuno s’è accorto che nel PdL esiste un minuscolo, lievissimo, impercettibile problema di legalità.
In realtà, accorgersi non è il termine più appropriato. Nessuno aveva notato niente, finché da Roma non è arrivato il dispaccio con la defenestrazione di Fini. Lo stesso Fini ha avvertito i seguaci che la rottura era avvenuta sui temi della legalità, della giustizia, dell’etica e di svariati altri punti chiave dell’azione di governo.
Tutti temi – è bene ricordarlo – su cui fino all’altro ieri nessuno dei finiani aveva eccepito alcunché: le 39 leggi vergogna in quindici anni anni sono state votate senza fiatare, la legge elettorale pure, gli inquisiti in Parlamento andavano bene, sulle autorizzazioni all’arresto si votava seguendo gli ordini di scuderia, allineati e coperti pure sul conflitto d’interessi. Leggi tutto “PdL: anche a Senigallia volano gli stracci”

Ciarnin: quando il prossimo incidente mortale?

Di seguito il testo della lettera aperta spedita all’Assessore alla Mobilità, all’Assessore ai Lavori Pubblici e per conoscenza al Comandante dei Vigili Urbani, sulle condizioni dell’incrocio del Ciarnin. Leggi tutto “Ciarnin: quando il prossimo incidente mortale?”

Abusivismo in spiaggia: solo d’estate?

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Sono ormai a cadenza settimanale, con grande eco sulla stampa locale, i blitz della Guardia Costiera, della Polizia Municipale e dei tecnici del Comune contro l’abusivismo sulla spiaggia libera.
Centinaia gli ombrelloni sequestrati, una montagna di attrezzature lasciate illegalmente sull’arenile da privati cittadini. In molti casi si tratta di manufatti fatiscenti e addirittura pericolosi.

Le Autorità fanno sapere che le operazioni di repressione proseguiranno anche nei prossimi giorni.
È troppo pretendere che la repressione (col dovuto risalto sulla stampa) prosegua anche nei prossimi mesi, a stagione finita, contro altri e ben noti abusivi in spiaggia?

Intervista a Bucaniere

Spesso, nei blog e nei quotidiani online, più che gli articoli val la pena leggere i commenti. Lì si annidano le opinioni interessanti, le voci fuori dal coro, i punti di vista meno banali.
Per questo abbiamo intervistato Bucaniere, lettore di Popinga e assiduo frequentatore del web cittadino; un osservatore distaccato ma lucido, uno spirito critico intelligente e non allineato.

* * *

Domanda: Bucaniere, partiamo dalla stretta attualità cittadina. Mangialardi ha stravinto le elezioni al primo turno, grazie anche alla lista civica (civetta?) “Vivi Senigallia”. Cosa leggi nel voto? La riconferma di una fiducia, la prova che la gente ha ciò che si merita, una rassegnazione al meno peggio? O c’è dell’altro?
Risposta: Come sempre, le motivazioni alla base del risultato elettorale sono molteplici, soprattutto se interessano un Comune. Di certo la volontà dei più è stata a favore di Mangialardi, che incarna la continuità, l’esperienza, la relativa giovane età, ma anche una volontà programmatica leggibile, una squadra allargata ed una sintonia con posizioni politico-ideologiche storiche. Con l’aggiunta di rapporti umani, amicali, generazionali, ecc. che hanno un’importanza da non sottovalutare per elezioni comunali. Leggi tutto “Intervista a Bucaniere”

La Diamantina

Acqua scura cómә l piómbә
sә prәpàra malasù da lóngh,
quànd’ancó machì a marina
la caldàccia tàja lә gàmbә
e l garbìŋ fiàra.

Ma la bùga prèst càrga
e prèst lìbbәra,
e dagià n tramóntә róšcә
ariscàlda st’aréna pәsànta
dòpә l tәmpuràlә.

Da chәla finèstra apèrta
tra l Fusàččә e Scapәzàŋ
véggh i culóri dәl tèmp.
Nun vòj capì pәrché:
mә cuntènth dә struligà.

Gente di merda

Almeno il Fascismo una sua “nobiltà” ideale ce l’aveva. Le folle oceaniche in Piazza Venezia erano parte di un grande ed entusiasmante “disegno” collettivo: trasformare l’Italia da marginale paese agricolo in potenza industriale, combattere la perfida Albione, spezzare le reni alla Grecia, esportare il made in Italy in Abissinia.

Ma siccome le tragedie nella storia si ripetono in forma di farsa, ai nostri tempi i “nobili” principi sono diffondere Amore e combattere Odio & Invidia. Oggi il programma politico verte sui sentimenti, domani magari entreranno in lista le virtù teologali e i sette peccati capitali. Come, del resto, da anni chiede Santa Romana Chiesa.

Li capisco.
Non possono dire di aver convocato 1 milione di persone in piazza per difendere i cazzi propri del Capo.
Non possono spiegare che quando parlano di attacco dei giudici alla politica, in realtà si riferiscono all’incompatibilità tra il codice penale e i reati del solito gruppo d’impuniti.
Non possono ammettere che le intercettazioni non sono un attentato alla privacy di tutti, ma solo un pericolo naturale per i crimini di pochi. Leggi tutto “Gente di merda”