Almeno il Fascismo una sua “nobiltà” ideale ce l’aveva. Le folle oceaniche in Piazza Venezia erano parte di un grande ed entusiasmante “disegno” collettivo: trasformare l’Italia da marginale paese agricolo in potenza industriale, combattere la perfida Albione, spezzare le reni alla Grecia, esportare il made in Italy in Abissinia.

Ma siccome le tragedie nella storia si ripetono in forma di farsa, ai nostri tempi i “nobili” principi sono diffondere Amore e combattere Odio & Invidia. Oggi il programma politico verte sui sentimenti, domani magari entreranno in lista le virtù teologali e i sette peccati capitali. Come, del resto, da anni chiede Santa Romana Chiesa.

Li capisco.
Non possono dire di aver convocato 1 milione di persone in piazza per difendere i cazzi propri del Capo.
Non possono spiegare che quando parlano di attacco dei giudici alla politica, in realtà si riferiscono all’incompatibilità tra il codice penale e i reati del solito gruppo d’impuniti.
Non possono ammettere che le intercettazioni non sono un attentato alla privacy di tutti, ma solo un pericolo naturale per i crimini di pochi. Continua a leggere…