Brividi ad Asturias

Il logo de “Gli Adriatici”(segue…) Tra noi e l’atlantico svettano i “Picos De Europa”.
Sulla carta dovremmo avere circa 45 minuti di volo, ma la benzina scarseggia e non è possibile rifornire a Leon!
Verifichiamo attentamente che autonomia residua dovremmo avere con la benzina rimasta nei serbatoi, 1 ora e 30 minuti stimati…
Ciò significa che una volta raggiunta Asturias non abbiamo altra scelta che atterrare; tornare indietro fino a Leon potrebbe voler dire: finire il carburante in finale; e comunque gli altri possibili alternati sono tutti più lontani. Leggi tutto “Brividi ad Asturias”

Ci attende l’Atlantico

Il logo de “Gli Adriatici”(segue…) In mezz’ora di volo siamo a San Sebastian. L’aeroporto è così vicino al confine francese che per fare il circuito sinistro bisogna contattare l’ATC francese, mentre a destra basta la torre di San Sebastian.I pompieri spengono le fiamme dei cassonetti bruciati
Una volta a terra assicuriamo il SD ai ganci al suolo e lasciamo l’aeroporto con l’autobus verso il centro.
Troviamo sistemazione per la notte poco fuori, ma poi visitiamo la città.

Sapevo che esistesse l’ETA in queste regioni, ma che tutt’oggi, in Europa, i separatisti baschi cerchino l’indipendenza dalla Spagna mi sembra comunque un po’ strano.
Osserviamo le foto dei “martiri” (i separatisti imprigionati) in moltissimi bar e locali pubblici; per tanti questo sentimento di appartenenza è tutt’altra cosa dall’identità spagnola! Leggi tutto “Ci attende l’Atlantico”

La Paletta Littoria

Il logo de “Gli Adriatici”(segue…) Decolliamo da Huesca per Saragozza in quanto dobbiamo rifornire.
Sorvoliamo il centro storico dell’antica città e atterriamo nell’aeroporto internazionale. Nell’area militare osserviamo decine di F-18 ed alcuni C-130. Davvero un bello spettacolo, ma ironicamente anche un onore per il SD ed il suo equipaggio: dall’alto ristabiliamo la “supremazia” su tanta forza aerea!

La posta:F18 a Saragozza

Domata l’ostile popolazione pirenaica dopo un giorno di logoranti combattimenti alcolici sulle strade di Huesca le valorose ali littorie con fulgido slancio e con audace colpo di mano hanno sorpreso le imponenti difese aeree di F 18 e C130 a presidio di Zaragozza che, attonita si e’ piegata al romano valore, mentre si levava orgoglioso il tricolore dalla torre che fu spagnola.
Rotte le linee di collegamento terrestri nella pirenaica Jaca offriamo la vittoria al nostro duce e ai padri fondatori in vigile attesa sulla frontiera orientale.
Gli adriatici

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Montflorite, Huesca

Il logo de “Gli Adriatici”(segue…) Siamo di nuovo in volo puntando verso le pendici dei Pirenei, dove Montflorite ci attende.
L’aeroporto è su un altopiano, a pochi chilometri dalla città. Qui è previsto il ricongiungimento delle “truppe di terra” con gli arditi avionauti.

Dopo alcune ore le “truppe di terra” oltrepassano trionfalmente i cancelli dell’aeroporto.
L’aerodromo è semideserto; ma le poche persone presenti ci fanno tutte la medesima domanda: “Siete qui per la festa?“. Impieghiamo un po’ per capire che non si trattava di una festa privata, ma bensì della festa di San Lorenzo, il patrono, che – credeteci o no – è tenuto in gran considerazione da tutti i veri spagnoli.

Huesca, sotto gli irrigatori ad acqua e vino

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Sui cieli di Francia

Il logo de “Gli Adriatici”(segue…) Avremmo voluto effettuare un solo volo, fino a Montpellier, ma causa vento e probabili dirottamenti da parte dell’ATC decidiamo per La Mole, che di fatto è l’aeroporto di Saint Tropez. Sono solo 42 minuti, ma è tutto mare e non ci dispiace indossare i salvagenti.

Qui non atterrano proprio i poveracci come noi, i clienti fissi hanno un conto aperto per pagare tasse e rifornimenti dei loro jet. Tutto ciò mentre se ne vanno, con autista, a bordo di BMW o Lexus mentre c’è chi si cura del resto. Facciamo rifornimento, e poi prendiamo anche qualcosa da bere.
Dal conto del bar ci viene il dubbio che la benzina e le tasse non siano da meno! Raggiunto l’FBO. Carlo cerca di usare tutto il suo fascino e Guido lo aiuta sfoggiando un galante francese, quasi madrelingua, per cercare di avere uno sconto dalla giovane impiegata. Nel frattempo uno dei tanti VIP passa per firmare i suoi conti; sfila una carta di credito superluccicante, e ci sembra che non abbia neanche dato un’occhiata all’ammontare del conto.

Allevamenti di gamberi alla foce del fiume Rodano

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Gli Adriatici alla conquista della Spagna

Il logo de “Gli Adriatici”(Pubblichiamo, a puntate e in versione integrale, il racconto apparso sul numero 103 – ottobre 2007 – di Aviazione Sportiva, Editoriale Olimpia)

Il nome “Gli Adriatici” prende immodestamente spunto dalle crociere “atlantiche” di Italo Balbo con i suoi S-55 X che ebbero enorme successo e grandi risultati.

Con il piccolo C172 I-FFSD non si può pensare all’Atlantico, ma una traversata dell’Adriatico, si!
Così è nato il nome, la trasvolata da Ancona a Losinj è stata “necessaria” per battezzare il SD e il suo equipaggio: “Gli Adriatici”.
Da qui in poi il piccolo C-172 è stato protagonista di molte avventure e “conquiste”, la prima, e forse la più ardita è descritta qui di seguito.

Aeroporto dell’Urbe (Roma): la partenza

Alla conquista della Spagna

Il piano è semplice, colpiremo le popolazioni pirenaiche di sorpresa, con attacco su due fronti.
Le “truppe di terra” sbarcheranno a Barcellona con veicolo Renault Espace, di colore rosso, a 7 posti, mentre gli intrepidi aeronauti raggiungeranno l’obbiettivo in volo con il SD. Leggi tutto “Gli Adriatici alla conquista della Spagna”

Il mio Perù

Il viaggio non finiva mai.
Avevo lasciato Torino all’alba, a metà mattina l’Airbus 340 della Lufthansa era decollato da Francoforte e, dopo quasi nove ore di volo, stava ancora sull’Atlantico.
Cominciavo ad essere stanco. Stanco di non fare niente, le gambe intorpidite per l’immobilità, la testa pesante per il soffio dei motori. M’era passata la fame e anche le bevande che le hostess continuavano a portarci servivano solo a guastarci la bocca. Leggi tutto “Il mio Perù”

Appuntamento a Gerusalemme /3

Abbiamo letto da poco la notizia che il nono Presidente di Israele sarà Shimon Peres, Nobel per la Pace, eletto al secondo scrutinio. L’anziano statista assumerà le funzioni dal prossimo mese di luglio.

Shimon Peres ha compiuto 83 anni ed ha trascorso gran parte della sua lunga carriera politica nel partito laburista; lo ha lasciato 2005 per aderire a Kadima, partito fondato da Ariel Sharon, poco prima della gravissima ed improvvisa malattia che lo ha tolto per sempre dallo scenario politico. Peres, entrato nella Knesset nel lontano 1959, ha avuto un ruolo importantissimo nel trattato di pace di Oslo del 1993 vedendosi cosi assegnare il Premio Nobel.

Shimon Peres e Elazar CohenShimon Peres

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Appuntamento a Gerusalemme /2

Al confine del Libano si rischia ancora una guerra

sagome metalliche sula sommità delle difese di Misgav Am, tra Libano e Siria
Sagome metalliche sula sommità delle difese di Misgav Am, tra Libano e Siria

Abbiamo lasciato Haifa: una bellissima città ai piedi del Monte Carmelo, sulla baia omonima, piena di attività e molto accogliente. Tra i suoi cittadini troviamo anche una discreta presenza di arabi cristiani e mussulmani, nonché drusi, tutti cittadini israeliani, da tempo perfettamente integrati. Prima di giungere in questa città, che è il porto di maggior importanza del paese, ritenevo, a ragione delle raffinerie e delle altre industrie petrolchimiche che si concentrano su questo territorio, che fosse una grande “Falconara” (ripensando alle mie Marche)! Niente di tutto questo, per fortuna: le industrie ci sono, ma ben integrate da comparire solo se si scruta con molta attenzione il territorio. Tra l’altro Haifa, anche a ragione della sua qualificata università, è di fatto divenuta una specie di polo dell’Hi-Tech, come ci viene ricordato anche per un recente posizionamento in città di una sede di Google. Leggi tutto “Appuntamento a Gerusalemme /2”

Volare in Tanzania: “Delta Flight”

Il fiume Ruaha attraversa l’omonima riserva naturale, luogo bellissimo con un clima decisamente piu vivibile

Il mio primo aereo africano? Un ULM!

Lo scorso anno ho lasciato la mia attivita di istruttore, iniziata nel 2001 a Houston nel Texas; non potevo assolutamente rinunciare a un’offerta di lavoro quale bush pilot in Africa. E’ sempre stato un sogno per me volare sui parchi africani: avvistare elefanti, giraffe, bufali ed ippopotami dall’alto, fare il pelo alla pista per liberarla da facoceri, impala e gnu prima dell’atterraggio. L’ho sognato per tanti anni ed ora è finalmente realtà. Leggi tutto “Volare in Tanzania: “Delta Flight””