Come allestimmo la mostra

Ai tempi Senigallia non offriva molte soluzioni logistiche. Di fatto l’unica possibile, comunque di grande pregio, era la sede del Palazzetto Comunale Baviera.
Sempre “ai tempi”, le iniziative non erano poi moltissime e fu facile avere la disponibilità delle sale, e dei relativi pannelli, per esporre le immagini dal 6 al 20 giugno 1971.
Allora non c’erano nemmeno quei piccoli ma utilissimi sussidi tecnologici odierni; per ottenere delle didascalie che fossero facilmente leggibili da parte dei visitatori avevamo approfittato di una macchina molto particolare, in uso presso l’Azienda Autonoma di Soggiorno. Questa disponeva di grossi caratteri, con dimensioni doppie o forse triple rispetto a quelle di una normale macchina da scrivere. Quindi, così facendo, avevamo evitato alla neonata associazione oneri aggiuntivi per la tipografia; qui ci rivolgemmo soltanto per la stampa degli inviti e dei manifesti.

Le didascalie, scritte e corrette più volte, erano frutto della penna quanto mai incisiva di Renzo Paci. Furono corrette più volte – dicevo – in quanto, se avessimo mantenuto la prima stesura, in diversi casi avremmo rischiato davvero qualche querela. Malgrado l’attenta opera di revisione, però, diversi concittadini, quelli direttamente interessati ai soggetti fotografati, quando visitarono la mostra, non trattennero la loro insoddisfazione. Dei diversi ricordi ne ripesco due, quelli attinenti appunto le immagini che ora pubblichiamo. Leggi tutto “Come allestimmo la mostra”

Le foto della mostra

Renzo Paci ben sapeva che a casa Mazzufferi si fotografava dall’inizio del secolo; mio nonno Luigi all’inizio del ‘900, e poi mio padre Mario. Anch’io, fin da ragazzo, avevo questa passione. M’ero attrezzato con una camera oscura un po’ rudimentale e, per quanto procedessi da autodidatta, oramai da tempo me la cavavo in diverse situazioni, sia con la ripresa, che per lo sviluppo e per la stampa.
Per le ricerche di Renzo, professore universitario, avevo già da tempo provveduto a diverse esigenze fotografiche: dalla riproduzione dei materiali d’archivio alla documentazione di altri soggetti, sempre legati ai suoi studi storici.

Per la mostra “Senigallia NO!” passammo subito alla parte più prosaica dell’operazione. Cioè cominciammo a fare quattro conti per verificare se le spese sarebbero rientrate nelle possibilità delle limitatissime finanze della neonata associazione ambientalista. Allora per noi non c’erano sponsor e, tanto meno, dovendo per forza di cose criticare le pubbliche amministrazioni, la pur vaga possibilità di ricevere qualche aiuto finanziario dagli enti pubblici. D’altronde non lo avremmo di certo chiesto per tutelare la nostra più assoluta libertà di giudizio.
Fu stimato l’onere per acquistare una decina di buste di carta fotografica Tensi, per una “pizza” di pellicola 35mm, per i bagni di sviluppo e di fissaggio necessari. Ottenemmo prezzi scontati, dall’indimenticabile ditta Tarini, grossista del settore. Partimmo così all’arrembaggio. Leggi tutto “Le foto della mostra”

“Senigallia No!”: quarant’anni dopo


Poche parole per inquadrare questa serie di articoli che usciranno con il taglio della rievocazione della mostra fotografica “Senigallia No!”. Una “rievocazione” che non vorrebbe soltanto essere una rituale celebrazione, bensì uno stimolo per rileggere oggi, con gli occhi di altre generazioni, culture, esperienze quell’assetto urbanistico ed ambientale che è sempre stato il problema della città e che fu così intensamente affrontato all’inizio degli anni ’70.

“Senigallia No!” è stata una mostra di fotografie di una certa valenza, soprattutto per gli spunti in materia ambientale. Spunti, idee, iniziative concretizzatisi poi, nei quindici anni successivi, con la vita di una associazione e nelle iniziative più disparate intraprese in questa nostra città e nella regione.

Sono trascorsi quarant’anni da quella primavera del 1971, e se volessi anticipare le conclusioni dal mio punto di vista potrei dire, con un po’ di tristezza, che il cambio di rotta in materia urbanistica, se c’è stato, non ha lasciato sul territorio frutti abbastanza evidenti. Leggi tutto ““Senigallia No!”: quarant’anni dopo”

Ricordando Renzo

Nel contesto della rassegna “Uomini e paesaggi”, al museo di Storia della Mezzadria “Sergio Anselmi” si aprirà domani 17 agosto, alle ore 18.30, la mostra sulle “Case coloniche marchigiane“, con fotografie da me riprese e testi di Renzo Paci, donate al Museo nel 1994.

La serata si aprirà con la conversazione di Augusta Palombarini dal titolo “La casa colonica marchigiana“.

Mostra fotografica in ricordo di Renzo Paci - locandina

Frequentavo ancora la scuola media ed ero allievo di sua moglie quando conobbi Renzo. Sorridente, attento, ironico e curioso, leggeva seduto in poltrona, nel giardino della sua villetta. Il “professore” m’interrogò subito sulla “lasca”, un piccolo pesce d’acqua dolce, molto frequente nel fiume Misa, dove ai tempi davo sfogo alla mia passione per la pesca. A lui questo nome evocava un letterato del Cinquecento che non avevo mai sentito nominare. Collegare questo nome all’oggetto della mia passione fu un modo per renderlo indelebile così come questo primo colloquio. Leggi tutto “Ricordando Renzo”

Conversazioni al Museo Anselmi: la serata del 25 agosto


Ampelio Bucci

Anche l’appuntamento del 25 agosto è stata una serata d’eccellenza per il Museo di Storia della Mezzadria a Senigallia. Leggi tutto “Conversazioni al Museo Anselmi: la serata del 25 agosto”