(segue…) E’ il simbolo del nostro viaggio!
La conchiglia a ventaglio dei pellegrini ed un’elica con un volante al posto dell’ogiva, sono i simboli del nostro viaggio. Con questo logo abbiamo preparato magliette ed adesivi.
A Santiago i pellegrini arrivano a piedi, in bicicletta, pure a cavallo, noi con il Cessa 172 e l’auto d’appoggio. Dai Pirenei a Santiago abbiamo sempre costeggiato, spesso attraversato, il cammino dei pellegrini.
Grazie ai buoni contatti con il Vaticano ed una mega raccomandazione di Paloma (la mamma di Carlo) possiamo entrare in auto nella zona pedonale. Raggiunto il seminario che si trova di fianco alla cattedrale di Santiago, pronunciamo la fatidica parola d’ordine “Siamo figli di Paloma”. Si s palancano gli austeri cancelli: avremo vitto, alloggio e parcheggio assicurati per due giorni!!
Anche noi attraversiamo la Porta Santa (non si sa mai…) e visitiamo il colonnato della cattedrale di Santiago, ricoperto di incisioni con una ricchissima simbologia.
Assistiamo alla messa: qui l’incenso viene acceso in un contenitore metallico grande come un anfora. Una decina di preti armeggiano con delle lunghe cime che sostengono l’incensiere e lo sollevano, poi spinto a gran velocità oscilla da un estremità all’altra della navata principale. Certamente avrebbero potuto usare un metodo più semplice e sicuro, ma questa parte della liturgia è davvero spettacolare e di grande fascino.
Riattraversiamo la zona pedonale in macchina (di fronte la cattedrale), andiamo in aeroporto dove il SD ci aspetta. Decolliamo e lasciando Santiago alle spalle ci dirigiamo a Vigo.
Un altra meta di notevole importanza simbolica per questo viaggio è Capo Finisterre, lo raggiungiamo in volo e siamo così all’estremo più ad ovest di tutta Europa, oltre questo punto c’è solo il grande Oceano Atlantico.
Decidiamo per il sorvolo di un tratto del Portogallo. Autorizzati dal piano di volo entriamo in questo paese, e scendiamo lungo costa fino a Porto. Sorvolata la capitale risaliamo il fiume Duero fino a rientrare in Spagna e atterriamo quindi a Salamanca.
Salamanca ha un bell’aeroporto, con zona militare e civile. Ci affidiamo ai meccanici della scuola di volo locale per effettuare il cambio olio (avendo appena completato il “rodaggio” dei nuovi cilindri) e per alcuni aggiustamenti al “potente mezzo”!
(continua…)
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