Mezza Canaja: impunità in cambio di silenzio

Sabato leggendo il Messaggero, cronaca di Senigallia, mi salta agli occhi questo titolo:

Niente penale in cambio del silenzio

In breve, il pezzo di Giulia Mancinelli può riassumersi in un Bignami sul come non si deve far politica. Oppure, altrettanto brevemente, possiamo dire che per una volta il Mezza Canaja paga per i propri errori, e lo fa nel modo più triste: il proprio silenzio.

I ragazzi del Centro Sociale di Senigallia, gente sveglia che fortunatamente non usa spegnersi il cervello davanti al Grande Fratello, portano avanti le loro iniziative con uno “stile” che li tiene saldamente lontani anche da chi li approva nel merito (a proposito: ci sarà un candidato sindaco che, tra un anno, ne avrà l’appoggio?). Nel loro repertorio, ricco di violazioni di legge e pratiche violente, brilla l’occupazione abusiva delle ex Colonie Enel, a Senigallia. Occupazione che, apprendiamo ora, viene ufficialmente tollerata dalla nuova proprietà dell’area, ma al prezzo del loro silenzio.

Non ci siamo espressi sulla questione (la lottizzazione delle ex colonie Enel, ndr) per non prestare il fianco ad eventuali ripercussioni sulla penale. (Nicola Mancini, portavoce del Mezza Canaja, sul Messaggero del 31 luglio 2009)

Dunque, per loro stessa ammissione, il Mezza Canaja è oggettivamente ricattabile.
La “penale” di cui si parla è quella che il centro sociale ha accumulato nei confronti della proprietà delle ex Colonie Enel, costruttori di filantropia, visto che chiudono gli occhi di fronte a 200mila euro. A tanto ammonterebbe, infatti, la penale che, secondo il collettivo, il Comune rischierebbe ancora di pagare al loro posto:

Questa cifra non ce l’abbiamo, ma non vogliamo che sia il Comune – e quindi la collettività – a pagare. (Nicola Mancini, portavoce del Mezza Canaja, sul Messaggero del 31 luglio 2009)

Dunque, nel momento in cui la principale battaglia politica del Mezza Canaja è incardinata contro l’edilizia speculativa e a favore di quella popolare, nei fatti il Centro Sociale ha causato un handicap per il Comune (teoricamente portatore dell’interesse pubblico), penalizzandolo in partenza nel gioco degli interessi attorno ad una tra le più discusse varianti al Piano Regolatore.

Chiudiamo con le good news: in questa vicenda i ragazzi dimostrano senso di responsabilità. No, non è più come ai tempi della querela di Forza Nuova a Vivere Senigallia per un loro articolo, quando a vedersela con gli avvocati fu Michele Pinto. Allora, delle nostre piccole grandi canaje, non si vide nemmeno l’ombra.

19 pensieri riguardo “Mezza Canaja: impunità in cambio di silenzio”

  1. Quelli del mezza canaja sono solo degli opportunisti, che pensano solo al loro tornaconto personale.
    Di tutta questa storia la responsabilità primaria è dell’amministrazione che per troppo tempo ha tollerato questo fenomeno, dovendo invece provvedere immediatamente a liberare già la struttura dell’ex sep ed impedire l’occupazione delle colonie enel; invece il nostro sindaco ha addirittura, dopo un simile gesto, autorizzato quell’occupazione.
    Adesso che la speculazione edilizia spinge per farsi (ancora una volta a Senigallia) strada ci si dimentica di penali, legalità, coerenza.
    Da quelli del mezza canaja non mi aspetto un granchè, specie in termini di rispetto della legalità, da un’amministrazione comunale invece me lo aspetterei.
    Possibile che nessuno abbia mai avuto nulla da ridire sui tanti reati commessi?
    Cosa cavolo abbiamo a fare un sindaco e relativa amministrazione?

  2. Invece a me colpisce il fatto, e non è la prima volta!, che per questo soggetto e su questi argomenti si verifichi un quasi totale disinteresse. Almeno a giudicare dal parametro “commenti“, visto che per altri argomenti, anche minori, spesso s’accende la bagarre. Rinvio di qualche tempo la mia opinione, solo per veder confermata o smentita questa tesi che, per il momento, a poche ore dall’uscita del post, sarebbe forse soltanto una supposizione affrettata.

  3. Come sempre Lorenzo Man espone idee chiare e mostra un buon fiuto: potrebbe aver ragione alla grande. La mia teoria però, sempre in attesa d’essere contestata e smentita, è che anche questa gente, parlo dei Mezza Canaja  tanto per essere chiari, abbia mutuato dal clero la stessa identica tecnica impiegata e collaudata  per lunghi secoli. Cioè non rispondere, evitare di confrontarsi, lasciar perdere, fare orecchie da mercante. Un modo perfetto per continuare a fare quel che per loro è più comodo , senza mai accettare il confronto. Senza nemmeno prendere in considerazione l’ipotesi sconvolgente che discutendo si possa magari anche modificare le opinioni, quindi alla fine cambiar idea. Per questo mi chiedo se mai faremo mai un passo avanti?

  4. La mia opinione sul MC è sempre stata chiara: fintanto che si prestava ad essere un gruppo portatore e comunicatore di esperienze e novità mi stava bene, anzi benissimo (anche se di estrazione di estrema sinistra).
    Ma nello stesso momento in cui hanno cominciato a fare una sorta di “politica attiva”, con metodi spesso inconsulti e assalti gratuiti il mio interesse per loro e la loro causa è vieppiù scemato nella più totale indifferenza: questo non mi impedisce di difenderli da attacchi puerili come hanno spesso ricevuto, di essere tutti dei “figli di papà”, accusa tra l’altro infondata.
    Al di là di questo ora spero davvero che l’esperienza si concluda per non proseguire mai più, se non all’interno delle sedi partitiche: non possono più dire che la politica non interessa loro e quindi non si iscrivono a nessun partito, ormai questa è una farsa.
    Quindi, iscrivendosi ai partiti, potrebbero dare forza alle loro idee, incanalarle verso qualcosa di produttivo.
    Al momento però vedo come il Comune, di fatto, volente (penso) o nolente (non credo) si trova a subire un ricatto a causa della presenza del MC nell’ex Enel, e di fatto questo ricatto si ripercuote in maniera indiretta su tutti i cittadini: intendiamoci, non credo che in ogni caso in Comune vedano male il progetto di Morpurgo e soci, se davvero sono loro e loro soltanto dientro la cordata di costruttori, ma certo l’aver accettato gratis il MC in quel posto, senza chiedere risarcimenti o denaro, mette il Comune in una oggettiva situazione di subalternità ai costruttori.
    Quindi, in questo modo, i ragazzi del MC hanno di fatto reso l’ultimo pessimo “favore” alla collettività, che tanto vorrebbero difendere e difendono.

  5. Con il Mezza Canaja ho un ottimo rapporto e li ho affiancati in numerose, anzi numerosissime iniziative.
    Sono un gruppo antagonista, ma sono in primis, ragazzi intelligenti e con grande passione politica.
    Detto questo la legalità sta bene dappertutto e la legalità va mantenuta a tutela del vivere civile, ed è per questo che anche e soprattutto il Mezza Canaja deve rispettare le regole, e se non lo ha fatto fin d’ora dovrebbe farlo d’ora in poi per acquisire una sempre maggiore credibilità.
    Auspico comunque che a commento di questo post intervengano anche Nicola Mancini o altri militanti del Mezza per spiegare eventualmente le loro ragioni.
    Questa è la democrazia della Rete….

  6. Daniele (commento #6), penso che fare “politica attiva”, anche al di fuori dei partiti (di questi partiti), sia tutt’altro che da condannare, anzi meritevole di elogio.
    Ciò che da questo sito abbiamo sempre contestato al Mezza Canaja è la violazione della legge con la pretesa dell’impunità.
    Quanto al ricatto, non credo che qualcuno sia sotto ricatto di qualcun altro: al MC è stato garantito un trattamento di favore e tutti sapevano fin dall’inizio come sarebbe andata a finire.
    Sull’impermeabilità dei rappresentanti del MC, che su questa storia hanno sempre preferito tacere o non rispondere, concordo con Lorenzo e Gianluigi.

  7. Diventa paradossale pensare che il mezza canaja, che a parole si è sempre battuto contro la speculazione edilizia a Senigallia (che anche io condanno) dia poi, in qualche maniera, sostegno alla stessa, solo perchè c’è un interesse personale da difendere.
    In questa storia c’è un brutto intreccio tra amministrazione, costruttori e mc, che tacciono perchè fa loro comodo; capisco gli interessi dei costruttori, posso capire quelli dell’amministrazione che tace per cercare di nascondere l’errore primo di non essere intervenuta subito in questa storia, ma come si spiega l’atteggiamento dei tanti ragazzi così pieni di ideali, dalle mille battaglie sempre pronte, i quali appena la questione non riguarda qualcun altro ma loro stessi, se ne stanno in silenzio per covare i loro personalissimi interessi?
    Questa è solo una grandissima ipocrisia; non ho mai approvato i mezzi scelti e dopo questo comincio a dubitare anche della bontà dei loro ideali.

  8. Attento Gabriel: mi stai pericolosamente passando da un estremo all’altro.
    Come si fa per questo a “…dubitare anche della bontà dei loro ideali…”?
    Non si sa di preciso come stanno le cose, ma nel momento in cui gli è stata offerta una nuova sede all’ex Enel, perchè avrebbero dovuto rifiutare?
    Piuttosto dopo, scaduto l’accordo, dovevano immaginare che se ci fosse potuto essere un prolungamento dell’accordo,  sicuramente non sarebbe stato “gratis”: lì dovevano casomai prendere la decisione di cercare altrove, e non l’hanno fatto o non l’hanno potuto fare.
    Se è vero che non si muovono perchè “minacciati” da presunte ritorsioni, allora vuol dire che sono stati non solo poco lungimiranti, ma pure ingenui a non tirarsi fuori prima, e forse i “cocci” di tutto il discorso si trasformeranno in nuovi (e inutilissimi) appartamenti vista mare.
    Ripeto, magari sarebbe successo ugualmente (chi lo può sapere), ma sta di fatto che al momento è facile sia così: probabilmente si sarebbe fatto comunque, ma  adesso se pure qualcuno avesse cambiato idea e dicesse di no si troverebbe con molta probabilità sul groppone i famosi 200.000€…. ma ripeto anche che nessuno sa di preciso i termini di non si sa quali accordi, di sicuro non io.
    Ma da qui a parlare di ipocrisia dei ragazzi del MC ce ne corre…
    Ma sul discorso della legalità son daccordo con Andrea: da alcuni anni s’è formata una sorta di “bolla” di illegalità tollerata, che alla lunga porta/ha portato a effetti “indesiderati”, non ultimo ilmostrar la testa da parte di 4 deficenti dalla parte opposta.

  9. Quello che sembra abbastanza chiaro anche dalle dichiarazioni degli stessi ragazzi è che sono scesi a patti con l’amministrazione e i costruttori; hanno paura che venga loro chiesta la penale quindi fanno buon viso a cattivo gioco.
    Sinceramente un comportamento così opportunistico da dei ragazzi idealisti come loro non me lo sarei mai aspettato!
    Ma come, credono fermamente che sia stato giusto occupare abusivamente un edificio fuori uso (forse perchè nessuno è intervenuto al tempo debito) ed ora pensano sia giusto non esprimersi perchè c’è di mezzo una penale?
    Che cosa pensano quei ragazzi dei futuri (e più che inutili) mini appartamenti che faranno nel loro caro spazio? Come mai non protestano? Perchè forse se stanno in silenzio la nostra amministrazione cederà ancora una volta e garantirà loro un’altra sede?
    In tutta questa storia è mancato un controllo sulle tante illegalità commesse; se chi di dovere fosse intervenuto al momento giusto ora non ci sarebbero tutti questi problemi.
    Forse io sarò troppo intransigente, non so, ma ho ben chiaro in mente cosa avrebbe dovuto fare l’amministrazione: fu occupato l’ex sep? Nel momento in cui si era venuti a conoscenza di ciò si intimava nei modi consueti di liberare quell’edificio e se non eseguivano quell’ordine lo si liberava punto e basta; questo andava fatto, altro che cedere ai ricatti e legittimare ex post con una concessione un precedente atto illegale!

  10. Credo sia giusto anche ricordare che la cosidetta occupazione (chiavi in mano) dell’ex-Sep fù accettata dall’allora proprietario Ministero delle Infrastrutture (Tremonti) e dai carabinieri (che tenevano a Senigallia la loro festa annuale).
    Il silenzio ha riguardato allora sia il M.C. che il centrodestra al governo.
    Bucaniere

  11. Tremonti non è mai stato Ministro delle Infrastrutture (e Trasporti). All’epoca credo fosse Lunardi che comunque non so che ruolo abbia nella vicenda.
    Perchè il SEP (correggetemi se sbaglio) era una struttura dell’ex Ministero Lavori Pubblici che sorgeva su un’area privata (alla fine saranno stati un’ottantina di eredi a quanto risultava dagli atti catastali).
    L’intero “pacchetto” venne donato dal Ministero, o venduto per una cifra simbolica di mille lire, al Comune (tra l’altro ben sapendo che avrebbe trovato non pochi problemi ad espropriarlo proprio a causa dell’elevato numero di eredi).
    Dopo questa vendita venne occupato.
    Non sai quanto mi dispiace non poter dare la colpa a Tremonti, che mi sta simpatico come un attacco di diarrea in seggiovia, ma credo non c’entri molto in questa storia.

  12. Io la vedo così: la proprietà delle ex-colonie ha acconsentito a cedere in uso il locale ai ragazzi del Mezza per aiutare l’Amministrazione amica (cioè la Sindaca) a risolvere quella che poteva essere una grana elettorale: il Mezza fuori dal Sep. Il Mezza ha sostenuto RC, cioè l’Ulivo, cioè la Sindaca. Ovviamente, la proprietà non ha “dormito da piedi” e si è tutelata con la penale. Altrettanto ovviamente, la sindaca ha dovuto rispettare i patti e varare l’edificabilità delle ex-Colonie. Come buon peso, c’ha messo pure la privatizzazione del lungomare. Tutto ciò per evitare grane e le interrogazioni di Paradisi (avvocato) circa la penale da pagare se i ragazzi fossero risultati nullatenenti. I ragazzi hanno rispettato i patti, anche perché 200mila euro non sono noccioline e i loro genitori difendono la rivoluzione fino alle 21-21,30 di sera. Poi, vogliono andare a dormire. Ora del Mezza Canaja alla sindaca non frega più niente perché RC ha osato andare all’opposizione.
    Magari un nuovo locale glielo trova Marcantoni…

  13. P.S. Anch’io stimo i ragazzi del Mezza Canaja – salvo quando s’inventano pericoli nazisti per due sfigati di teste rasate che bevono al bar, e se la prendono coi gestori del locale, lavoratori “proletari” come e più di loro –  ma resto dell’idea che “serie A” e “serie B” non siano categorie di esclusiva competenza del campionato di calcio.

  14. Andrea condivido l’impianto: adesso se ne stanno in silenzio, per chiari motivi; ma continuano a peccare… Sull’organizzazione del Plage Sauvage, hanno iniziato a fare i bravi, oppure no?

  15. C’è rimasto ben poco da stimare dopo questo comportamento… resto dell’idea che le battaglie vadano portate avanti in modo legale.
    A voler tirare le somme di tutta la vicenda possiamo dire che: per diversi anni ci siamo tenuti quella schifezza di edificio (con teschi e robaccia varia dipinta sopra) in un punto non proprio secondario del nostro caro lungomare; ora ci toccherà assistere all’ennesima speculazione che interromperà il sempre nostro caro lungomare per tirarci fuori i soliti mini appartamenti che servono solo agli speculatori, certamente non alla città.
    Questa sarebbe la gestione del turismo che ha in mente la signora Angeloni?
    E per i ragazzi del mezza canaja: uscite dal vostro vergognoso silenzio e alzate la voce come avete sempre fatto quando in mezzo c’erano gli interessi di altri.

  16. @13 LorenzoMan : mi scuso per l’errore,naturalmente volevo scrivere Ministero dell’Economia.
    Il quale aveva allora (2004) la competenza sulla proprietà con l’Agenzia del Demanio e l’aveva messa in “cartolarizzazione” cioè in vendita.
    Il Comune e la Regione (alla quale nel 2002 era stato consegnato provvisoriamente) si opposero (con apposito ricorso) ed ottennero il bene solo nel 2008, cioè 4 anni dopo.
    Nell’aprile del 2004 vi fù una finta occupazione, perchè i Mezza Canaja entrarono aprendo il cancello con le chiavi.
    Era alle viste a Senigallia il XV Raduno nazionale dei Carabinieri (15-18 aprile) e MC minacciava contestazioni varie.
    Fù trovato un accordo, anche allora, tra la proprietà (Stato), i consegnatari (Regione) e MC.
    Nessuno denunciò, nè allora nè poi, e Senigallia potè festeggiare i carabinieri alla presenza del Ministro della Difesa Martino, del Ministro Giovanardi, del Comandante Generale dell’Arma, dei rappresentanti della Regione, del Comune, della Prefettura, della Questura, ecc.
    Forse qualcuno avrà sostenuto che il “fine giustifica i mezzi”, anche se questi sono patrimonio pubblico, di tutti, quindi (sic) di nessuno…
    Bucaniere

  17. Ora che leggo il post di Bucaniere ricordo l’episodio dell’occupazione in concomitanza con il raduno dei Carabinieri.
    Le cose sono andate così, ma ritengo più colpevole la nostra Amministrazione di quanto non lo sia stato il Governo di allora.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.