La malattia dell’islàm

Abdelwahab Meddeb - La malattia dell'IslamIl libretto di Abdelwahab Meddeb, scritto nel 2002 a seguito dello shock mondiale provocato dagli attentati dell’11 Settembre 2001, è costituito da 33 agili capitoletti di 3-4 pagine ciascuno, suddivisi in quattro sezioni:
1 Lo sconforto dell’islàm
2 Genealogia dell’integralismo
3 l’integralismo contro l’Occidente
4 L’occidente esclude l’islàm
Il volume si conclude con un’appendice dal sottotitolo: Che cosa ci si può attendere da una guerra? che presenta le considerazioni dell’autore a proposito della seconda guerra del Golfo.

Abdelwahab Meddeb è di origine tunisina, ma si è formato in Francia, dove ha studiato e dove risiede. E’ Professore di Letteratura Comparata all’Università di Parigi X, dirige la rivista “Dédale”, è poeta e romanziere, oltre ad occuparsi di trasmissioni televisive e radiofoniche sulla cultura islamica. La sua conoscenza dell’Arabo gli consente una padronanza dei classici islamici che manca alla maggior parte degli studiosi occidentali che devono limitarsi alle poche traduzioni disponibili o ai commenti di chi li ha potuti leggere in originale. Da ogni pagina del libro traspare il genuino raccapriccio per le efferate violenze compiute dai fondamentalisti e il disperato tentativo di trovare una soluzione per interrompere questo fiume di sangue che non riconosce come appartenente all’islàm, o almeno al suo islàm, a quello che ha respirato fin da bambino nella sua società natale. Leggi tutto “La malattia dell’islàm”

Sul dialogo inter-religioso con i musulmani

Benedetto XVI visita la Moschea Blu

A me è sempre sembrato una fesseria inutile, confortato in questo da una opinione analoga (anche se molto più sfumata) attribuita nientepopo di meno che a Benedetto XVI! La fede, a mio avviso, è l’incrollabile fiducia in qualcosa di indimostrabile, talmente incrollabile da indurre in qualche caso a subire il martirio pur di non abiurare. La fede è vera perché rivelata dalla divinità. Il problema nasce quando le rivelazioni sono diverse, o quando si dubita sull’esistenza della divinità. Si può discutere per l’eternità, ma se non si rinuncia al proprio “credo” ognuno rimane della sua idea.

Ma allora, a cosa serve il “Dialogo”? Forse per fedi nate dalla stessa radice (Cristianesimo Cattolico, Ortodosso e Protestante) si possono superare le antiche divisioni e trovare un compromesso o un accordo, ma quando le religioni sono diverse, mi pare che non ci sia molto spazio per il dialogo. Leggi tutto “Sul dialogo inter-religioso con i musulmani”

Se una mosca ti cade nel bicchiere…

… inzuppala nella tua bevanda!

Lo scienziato (?) Ahmad Al Muzain ha dichiarato alla TV di Hamas, Al Aqsa, il 19 Settembre scorso, che l’azienda farmaceutica tedesca Bayer ha prodotto il suo farmaco anti AIDS in base a un detto di Maometto, riguardante le ali delle mosche.

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Una Moschea di Gesù: in nome della tolleranza?

Sembra che questa sia l’unica moschea intitolata a Gesù Cristo. Entusiasti i leader musulmani come anche i rappresentanti della comunità cristiana. Tutto ciò si verifica a Madaba, una città a 30 chilometri a sud di Amman, la capitale della Giordania che per questo motivo sembra divenuta un simbolo molto importante. La moschea di Gesù Cristo, come ha spiegato in dichiarazioni all’agenzia Efe l’iman Belal Hanini, è ”un omaggio alla tolleranza”.

Credo che questa sia una mossa propagandistica verso gli occidentali per sostenere e continuare la penetrazione maomettana in occidente, e ti dico perché. Leggi tutto “Una Moschea di Gesù: in nome della tolleranza?”