Visto che il mio compagno di merende ha vuotato il sacco, dico anch’io due parole sulla polemica Quilly-Scaloni. Perché abbiamo montato ‘sta buffonata?
Innanzitutto perché non abbiamo niente di meglio da fare. Quilly si ricorda a malapena di svegliarsi la mattina, io non mi accorgo nemmeno se dormo o sono sveglio.
Poi perché non ci piace prenderci sul serio.
E infine perché volevamo saggiare le reazioni della gente di fronte a comportamenti apparentemente incoerenti.
Detto questo, ho poche altre osservazioni.
La prima a Maddeché, che mi chiede il significato della parola ipocrisia. Su Logos non ho scritto nulla che già non avessi espresso su Popinga e in tante altre occasioni. Ci ho scritto perché credo si possa essere d’accordo su alcune cose e fortemente in disaccordo su altre. Come tutti, anche Paradisi e Benarrivo non si possono comprare o rifiutare in blocco.
Le affermazioni di Paradisi sui blogger erano e restano, per me, “schizzi di letame”. Ma questo giudizio non mi deve impedire di dargli ragione quando credo ce l’abbia.
Maddeché, quella che tu chiami coerenza a me sembra più integralismo ideologico.
La seconda a Leo Barucca, che dubita che io possa scrivere su Logos quello che mi pare.
Leo, probabilmente hai ragione, nel senso che certe opinioni sull’aborto, il fine-vita, le droghe, la sicurezza e il governo non troverebbero ospitalità su Logos.
Ma questo non mi scandalizzerebbe. Semmai dimostrerebbe che Logos fa delle scelte basate su una linea editoriale. Non è obbligatorio che un giornale pubblichi tutte le opinioni, basta che sia onesto con i lettori.
Cercheremo altrove le opinioni che ci interessano.
La terza a Paradisi e Benarrivo, che da tutta questa storia – forse non solo per merito loro – escono meglio di tutti.
Continuo a ritenerti incoerente, sulla base di quello che hai scritto un mese fa. Puoi scrivere dove vuoi, ci mancherebbe altro, ma almeno abbi la dignità di chiedere conto di quanto hai esposto, degli “schizzi di letame”, altrimenti la vittoria va tutta da una parte, non certo la tua. Pensare che dopo averti (averci) insultato sono stati premiati con un tuo inedito sul Mezza Canaja (!) è una cosa che trovo avvilente.
Forse l’offerta di Benarrivo ti ha lusingato al punto da dimenticare tutto quello che hai scritto, in fondo lui è un giornalista “vero”, mica un quaquaraquà come questi bloggers. E quando ti ricapita l’occasione?
Fai come credi, per quanto mi riguarda hai perso un sacco di punti, l’integralismo ideologico in questa storia ce l’ha ficcato Quilly, non ne troverai traccia fra ciò che io ho scritto io, ho parlato solo di coerenza fra ciò che scrivi e ciò che fai.
Per finire: non penso che tu e Quilly avevate concordato tutto. Avete semplicemente fatto la pace in maniera furba.
Giuro sul mio uccello che avevamo concordato tutto…….
Maddeché, a me non interessa vincere o perdere, anche perché non c’è nessuna guerra.
M’interessa solo dire quel che penso. Tutto si può dire di me, tranne che sono bravo ad arrampicarmi sugli specchi.
Sono stato l’unico ad aver detto a Paradisi, senza mezzi termini, quel che pensavo sul suo attacco ai bloggers, ma non ho problemi a dargli ragione quando penso ce l’abbia.
Secondo te cos’avrei dovuto fare? Non accettare di scrivere su Logos perché non avevano risposto alla mia lettera? Se non rispondono sono fatti loro, io quel che avevo da dire l’ho detto.
La dignità e la coerenza sono tutte qui, mi pare.
Non potendo l’ispettore Scaloni occuparsi del caso Scaloni-Quilly per manifesto conflitto d’interessi mi sono permesso di assumerlo io.
Sono felice di comunicare di averlo risolto lì per lì.
La prova inconfutabilmente a discarico è la mail spedita da Scaloni a Claudio Cavallari e da quest’ultimo prontamente pubblicata:
http://www.senigallia-italy.it/news/senigallia-/2443-il-salto-della-quaglia.html
Questo scagiona i 2 imputati dall’accusa di doppio (triplo?) giochismo.
Restano invece in piedi, sui 2 loschi figuri, tutti i sospetti di scemenza galoppante. A questo proposito però le indagini si prevedono ancora lunghe e complesse.
Andrea, hai scritto quello che avrei voluto scrivere io. Ma non ne ho avuto voglia (o forse non ne sarei stata capace con altrettanta chiarezza).
mariangela