Chiariamolo subito: non conosco Smile, non so cosa faccia nella vita, né m’interessa saperlo. So solo che qualcuno con questo pseudonimo scrive sul quotidiano on-line Vivere Senigallia.
Anzi, lasciamo perdere Smile e parliamo di una generica Paperina. Lasciamo stare anche Vivere Senigallia, sennò Michele Pinto dice che ce l’ho con lui, e prendiamo un giornale di fantasia: Paperopoli Web. Così va meglio?
Categoria: Senigallia
Cronache e storie da Senigallia
L’opinionista
Oh, meno male… su Vivere Senigallia è tornato Melgaco: ne sentivo la mancanza. Era morto, ma siccome nell’aldilà già non ne potevano più, ce l’hanno rimandato indietro.
Come fai a non innamorarti di lui? Non delude mai: quando ti aspetti che dica una cazzata, puntualmente la dice.
Parafrasando Luttazzi, quando Melgaco apre bocca mi viene da chiedergli: “scusa, è una tua opinione o hai scoreggiato?”
Intervista ad Enzo Pettinelli
Enzo Pettinelli è onnipresente al Centro Olimpico di Tennistavolo di via Molinello, a Senigallia. Del resto è stato soprattutto lui a volerlo, progettarlo, gestirlo da oltre venti anni.
Già tecnico della Nazionale italiana di ping-pong, allenatore di generazioni di pongisti, tra cui i vincitori di 41 titoli tricolori e campioni del calibro di Massimo Costantini, Enzo Pettinelli ha donato a Senigallia un libro, “La città del Ping-pong”, che è la storia della sua avventura sportiva e di vita, un atto d’amore per il tennistavolo senigalliese e per la sua città.
Lo abbiamo intervistato alla vigilia di Scripta Volant, la rassegna di “incontri con l’autore” organizzata dal Centro Sociale Saline e da Popinga, che vede Pettinelli protagonista il prossimo venerdì 24 marzo.
Niente miracoli a San Silvestro
Era da poco passato Natale, e a San Silvestro (ultima frazione da considerare in un anno) girava la voce di un sicuro miracolo. Tutti vedevano aumentare le antenne sulla torre di Montesolazzi, ma le rilevazioni della centralina fissa indicavano chiaramente un ribasso se non addirittura l’assenza di campo elettromagnetico. Al grido di« Ceresoni, Santo subito!» il comitato “Per San Silvestro” faceva intervenire prontamente i tecnici dell’Università di Urbino, prima di scomodare la Santa Sede. Leggi tutto “Niente miracoli a San Silvestro”
Quando il giornalismo va a farsi benedire /3
Chissà a cosa si riferiva don Gesualdo Purziani quando, in occasione dell’incontro del Vescovo coi giornalisti per il loro patrono San Francesco di Sales, ha parlato di «impegno etico». Non è neppure chiaro cosa intendesse per «valori di riferimento» de La Voce Misena, settimanale di cui è direttore editoriale.
Spero che l’etica giornalistica e i valori di riferimento non siano quelli che il sottoscritto ha intravisto qualche mese fa: La Voce Misena ha pubblicato un corsivo, ha censurato la replica di un lettore (io) a quel corsivo e infine ha pubblicato la contro-replica del corsivista.
Per questo genere di “impegno etico”, in qualunque giornale, il giornalista e il direttore si vergognerebbero e chiederebbero scusa. Nei Paesi a cultura anglosassone, poi, questo “impegno etico” verrebbe premiato con una bella cacciata a pedate dalla redazione.
Dalle parti di Via Cavallotti, invece, fanno pure gli offesi…
Una politica senza utopie?
Difficile scegliere, e ancor più difficile capirci qualcosa, quando in un dibattito sulle utopie della politica le esperienze presentate come “alternative” sono quelle di:
– un professore della Pontificia Università Gregoriana, figlio della buona borghesia cattolica veneta, già comunista, maoista, poi folgorato sulla via di Damasco, anzi nel letto di un reparto di neurologia dove si stava disintossicando dal maoismo e dall’esaurimento nervoso, alla vista d’un crocifisso;
– un giovanotto del centro sociale “Mezza Canaja”, no-global, movimentista, autonomista, bravo con la bomboletta spray, fan di Che Guevara e del subcomandante Marcos, folgorato non sulla via di Damasco ma sul lungomare Da Vinci, dagli strali di tutta l’intellighenzia cittadina, per qualche manifestino con la foto del Papa con un preservativo;
– a margine, un professore senigalliese di religione, «cristiano convinto fin dalla nascita» (già in sala parto, scommetto), ex sessantottino, ex lettore del Manifesto, ex fautore del Regno dell’Utopia escatologica, anche lui poi folgorato sulla via di Damasco una mattina, leggendo una frase del Vangelo sul giornale, ed oggi divenuto – non è dato sapere se per premio o per nemesi – responsabile del coordinamento comunale di Forza Italia.
Se parcheggi… ti taglio tre gomme!
Molte grida, un capannello di gente agitata, stamattina nei pressi di Ponte Garibaldi. Sembrava un banale litigio tra automobilisti e da qui l’intervento dei vigili urbani.
Invece il fatto, a cui si riferisce l’immagine, è una delle tante situazioni di confusione che si manifestano nella nostra città di Senigallia. Qui più che altrove – a mio avviso – per una persistente latitanza dell’amministrazione comunale. Se volete degli esempi mi sarà facile farli: purtroppo ne vedo a bizzeffe. Da tempo sto osservando – come accade a tutti – cosa accade con la circolazione delle auto, delle biciclette, dei pedoni ed ogni giorno ecco la sorpresa. Sorprese oltre la già tradizionale fantasia degli automobilisti quando le solite “turbate” non sono più sufficienti a sbrogliare il caos del traffico. Leggi tutto “Se parcheggi… ti taglio tre gomme!”
Il Papa e le Canaglie
Non s’era mai sentita una parola, dal Sindaco in giù, quando quelli del “Mezza Canaja”
– occupavano illegalmente il cantiere di via Dogana Vecchia (è un reato),
– attaccavano manifesti senza autorizzazione (è un reato),
– imbrattavano i muri (è un reato),
– paragonavano i carabinieri alle SS (è un reato),
– proiettavano film violando la legge sui diritti d’autore (è un reato),
– vendevano alcolici senza licenza (è un reato),
– pretendevano l’impunità per girare con un po’ di marijuana (è un reato).
È bastato attaccare qualche manifestino con la foto del Papa con un preservativo, perché si scatenasse il putiferio. E insieme al putiferio, la sagra dell’ipocrisia: giù tutti a stracciarsi le vesti per l’inaudito accostamento, e dalli ai giovinastri imbrattatori che non hanno rispetto per nessuno. Leggi tutto “Il Papa e le Canaglie”
Dieci anni persi
E’ davvero incredibile, una vergogna per la città: uno scandalo lungo dieci anni! Quella landa desolata del gran parcheggio a ridosso della città è sotto gli occhi di tutti. Si tratta di una struttura che appare strategica per molteplici attività commerciali, ricreative e ricettive, ma che di fatto risulta davvero ignorata. Un’area di cui si sono fatti belli gli amministratori comunali quando l’hanno promossa al grado di “parcheggio scambiatore” a seguito della recente “rivoluzione del traffico”; un’area che appare purtroppo con un aspetto lunare.
La causa dello scandalo, di questa vergogna è molto semplice da indicare. E’ appunto trascorsa la bellezza di dieci anni, dieci lunghi anni, da quando è stato inaugurato il “Centro commerciale Molino”, dieci anni perduti per sempre, sprecati senza alcun costrutto. Infatti non c’è un filo di verde. Meglio dire che gli alberelli, allora posti a dimora sono restati come allora; anzi buona parte giace li stecchita e la maggioranza appare oggi gravemente e forse irrimediabilmente compromessa.
Chi ha rubato Dio ai giovani?
Ieri sera, al teatro del Portone di Senigallia, si è tenuta una bella conferenza sul tema “Chi ha rubato Dio ai giovani”. Sul manifesto che pubblicizzava l’evento, i tre maggiori indiziati di questo “furto” erano tre grandi filosofi ateisti come Marx, Freud e Nietzsche.
Il primo a prendere la parola è stato il professor Mancini, docente dell’università di Macerata, che ha elencato le tre principali forme di negazione di Dio. Leggi tutto “Chi ha rubato Dio ai giovani?”