Sono passati otto mesi da quando abbiamo scritto a proposito dello scandalo dell’impianto di fertirrigazione a Senigallia. Un osservatore distratto potrebbe anche credere che nulla è successo, che il nostro intervento è stata una “bufala”, che i documenti che abbiamo prodotto erano solo carta straccia. Qualcuno più smaliziato, chi magari ha raccolto frammenti d’informazione, potrebbe anche ricordare che sullo stesso argomento s’è discusso a margine di una seduta del Consiglio Comunale. Però anche qui con risultati davvero insignificanti. Infine altri, i più, hanno alzato bandiera bianca. Normale sfiducia, un po’ come accade per molte altre vicende di costante malcostume amministrativo.
Oggi, alla vigilia della risposta che dovrebbe essere fornita in sede di Consiglio Regionale delle Marche all’interrogazione n. 715 del consigliere Luigi Viventi ci sembra il caso di spendere due parole. Prima di tutto sottolineare che c’è una certa attesa: sentiremo cosa ci raccontano in proposito gli organi regionali, considerato che i 9 miliardi ed 800 milioni di vecchie lire venivano dalla Regione, attraverso i famosi “fondi FIO”.
Nel corso della seduta convocata per martedì 15 Gennaio 2008, dovremmo ascoltare una articolata risposta ai quesiti posti, soprattutto per quanto attiene la “verifica e controllo sull’effettivo utilizzo della struttura” ed infine se la Regione voglia intraprendere delle azioni “affinché l’investimento pubblico non vada completamente perso“. La prima e più banale osservazione da fare, meramente formale se ancora la forma ha un qualche valore, potrebbe essere che anche il dettato del Regolamento dell’assemblea regionale è stato palesemente violato. L’iscrizione all’ordine del giorno di questa interrogazione, e quindi l’attesa risposta, giunge dopo molti mesi, ben oltre i tempi prescritti.
Qualcos’altro s’è mosso nel frattempo, s’è mosso dopo una lunga e paziente attesa, ma forse solo perché ci siamo decisi di inviare una lettera alla Corte dei Conti. Abbiamo chiesto di prendere in esame quanto da noi segnalato. Per avere un quadro delle vicende in fondo basta dare un’occhiata a molteplici link che compaiono sul sito Popinga; quindi, grazie all’ausilio degli ipertesti, si ha subito tutto sott’occhio. E’ di un mese fa la notizia della lettera del Presidente della Corte dei Conti: da questa si evidenzia che la nostra segnalazione è approdata alla Procura Regionale.
Aggiungiamo ancora che questa vicenda è da tempo nei cassetti della Procura della Repubblica di Ancona. Ciò per iniziativa di persone e ditte che hanno subito danni dall’esecuzione delle opere che non sono mai state risarciti. A proposito del fascicolo relativo all’impianto di fertirrigazione si raccontano eventi perlomeno strani: il più bizzarra è che sia stata smarrito! Si un fascicolo perso, introvabile. Tanto che lo studio legale che cura gli interessi di un denunciante sembra che lo abbia riprodotto di fatto, in gergo “ricostituito“. Si racconta anche che il PM che lo aveva in carico non si sia preoccupato più di tanto. Pare che al momento di dare la notizia abbia cercato di minimizzarla, rassicurando che in fondo lo smarrimento non era un evento molto grave, in quanto i tempi erano oramai molto prossimi alla prescrizione del procedimento stesso!
Così, con questa terza notizia, abbiamo chiuso al trilogia di una vicenda, la fertirrigazione a Senigallia, nata malissimo quasi vent’anni fa ed in procinto di chiudersi con l’aggiunta della beffa al danno patito!
…in fondo lo smarrimento non era un evento molto grave, in quanto i tempi erano oramai molto prossimi alla prescrizione del procedimento stesso!
Che vergogna….!
E la chiamano giustizia….
In un Consiglio Comunale di qualche mese fa, ci fu una relazione sullo stato dei servizi nel nostro Comune (metano ,acquedotto, depurazione)dai responsabili dei gestori di questi (Prometeo, Multiservizi e GorgoVivo).
Il responsabile di Multiservizi, gestore del servizio idrico integrato, fra le altre cose parlò anche dell’impianto di fertirrigazione dichiarando più o meno queste cose: Quando abbiamo preso in consegna dal Comune l’impianto di depurazione, insieme a questo anche la fertirrigazione, tale impianto mai entrato in funzione, abbiamo incaricato i nostri tecnici di verificare lo stato di questo impianto, dopo molteplici sondaggi nelle tubazioni, un vero colabrodo, il risultato è stato che l’impianto non è riparabile, ma per poterlo far funzionare e da rifare tutto nuovo. Visto l’enorme costo da affrontare per rifare l’opera e dato che non esiste nessuna richiesta da parte degli agricoltori della zona per l’utilizzo di questa acqua, perché per le sue caratteristiche può essere usata solo per alcune culture e vietata per altre, per il momento Multiservizi questo progetto l’ha accantonato.
Quindi, caro Gianluigi, questa opera sarà una fra le tante costruite inutilmente nel nostro paese.
Di sicuro si sapeva già quando venivano istallate che queste tubazione non sarebbero state idonee, tubi in vetroresina acquistati molto tempo prima della messa in opera, lasciati accatastati per mesi, se non anni, alle intemperie, ma l’importante era fare il lavoro e prendere i finanziamenti pubblici.
P.S
Dice un detto popolare ” dove c’è smercio c’è guadagno”
Quindi anche con quel progetto qualcuno ha mangiato, forse più di uno.