Per non dimenticare!
Si, per non tralasciare uno degli argomenti di cui ci siamo occupati su queste pagine occorre scrivere ancora. Almeno per aggiornare qualcuno tra i nostri lettori che si fosse appassionato al tema. Siamo di fronte ad una palese, grave e perdurante omissione, anzi violazione di legge, laddove la Regione Marche ed i suoi amministratori, degli ultimi dieci anni, hanno davvero perso la faccia.
Forse qualcuno ricorderà che senza mai aver avuto, a tutt’oggi, una risposta dal Presidente del Consiglio Regionale, Raffaele Bucciarelli, sottoposi la questione della pubblicità delle dichiarazioni patrimoniali al Difensore Civico Regionale, avv. Samuele Animali.
Dopo aver sollecitato, in data 23 giugno, il Difensore Civico, ho insistito il 12 luglio. Per certo si sa che il 27 del mese precedente l’Ufficio aveva “chiesto al Signor Presidente del Consiglio regionale di conoscere se e come nel corso degli anni sono stati attuati gli adempimenti previsti dalla L.R. 4/1984”.
Quanto avvenuto in aula, in particolare nella seduta del 3 luglio 2007 e poi in quella del giorno 10 è cosa nota. Il can-can sulla stampa s’è consumato, come sempre avviene, in un paio di giorni. Di fatto si è limitato ai diretti interessati, i consiglieri in carica, mentre per quelli delle due legislature precedenti, tantissimi dei quali inadempienti, non possiamo che annotare un silenzio di tomba.
Un particolare molto strano, a mio avviso, è che l’inadempienza denunciata risulta anche a carico dei cosiddetti “manager” in quanto la legge prevede che la situazione patrimoniale, di cui va data pubblicità con la pubblicazione, sia anche quella relativa ai presidenti, ai direttori generali ed agli amministratori di istituti, enti pubblici ed altre società in cui concorra, “in qualsiasi forma”, la Regione Marche. Quanto prescritto dalla legge è stato palesemente dimenticato, tanto che mi sono preso la briga di una ulteriore esplicita segnalazione, al solito Ufficio de Difensore Civico Regionale.
L’8 agosto mi perveniva una comunicazione ufficiale dell’Avvocato Animali che mi inoltrava la copia della risposta ricevuta dal Presidente del Consiglio Regionale.
Per meglio comprendere questo testo ho dovuto poi recuperare la missiva con la quale il Difensore Civico chiedeva lumi sulla scandalosa vicenda. Richiesta essenziale ed ineccepibile che avrebbe meritato qualche sollecitudine in più se è vero, come tutto fa credere, che in oltre dieci anni e con almeno tre differenti politici alla Presidenza nessuno si era accorto di quanto avveniva.
Quanto scrive il Presidente sembrerebbe essere palesemente falso in quanto alcuni soggetti avevano comunque provveduto, negli anni passati, al regolare deposito delle loro dichiarazioni patrimoniali. Mi domando quindi come sia possibile che almeno l’ufficio, il funzionario, l’impiegato – che avevano materialmente ricevuto la documentazione – non avessero avuto modo di chiedersi quale destinazione fosse il caso di dare a questi incartamenti. Ovviamente la risposta poteva e doveva essere una sola: il Bollettino Ufficiale per la pubblicazione!
La medesima comunicazione contiene poi una affermazione che sembrerebbe del tutto gratuita e di una gravità senza precedenti. Se avessi la conferma dovrei scrivere che la stessa è addirittura mendace.
Infatti il Presidente Bucciarelli scrive che “la pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi e delle situazioni patrimoniali dei Consiglieri è avvenuta in maniera frammentaria e discontinua, a causa di carenze organizzative interne alla struttura”. Se davvero questa pubblicazione delle dichiarazioni ci fosse stata sarebbe facile fornire la prova. Basterebbe indicare anno, mese, giorno, numero del Bollettino e relative pagine cui fare riferimento. Invece, per ora, niente!
Infine resta in “alto mare” la parte di questa vicenda relativa alla VI^ legislatura (1995 – 1999), in quanto, sempre in questa lettera, viene testualmente dichiarato che “si sta valutando l’opportunità di procedere alla comunicazione in aula ed alla successiva pubblicazione …”. Stante l’omissione da attribuire ad altra persona (l’allora Presidente Silvana Amati, ora senatrice dei DS), non è data alcuna discrezionalità all’attuale presidenza che avrebbe dovuto disporre, con immediatezza e tempestività, la pubblicazione del materiale esistente.
Tutto ciò avviene in una stagione, in giorni in cui si straparla di trasparenza, di antipolitica, di disaffezione dei cittadini nonché di arroganza della “casta”.
Troppo facile indossare le penne del pavone, come fa il Presidente Gianmario Spacca di cui leggiamo, sul bollettino Marche News roboanti dichiarazioni di quanto sia “virtuosa” la Regione.
Oppure, come ha fatto e poi dimenticato nel giro di qualche giorno, il Ministro per l’Attuazione del Programma Giulio Santagata. Non lo ricordate più? I primi di luglio parlava di un taglio di 500 milioni sui “costi della politica” con una legge considerata “fondamentale” in quanto il “governo punta sulla trasparenza e sull’etica”. Hanno avuto il coraggio di farci credere, per lo spazio d’una conferenza stampa, che “d’ora in poi ogni centesimo speso da un ente locale dovrà finire su Internet, diventare pubblico. Come i conti di Buckingham Palace”.
D’ora in poi…