“Senigallia NO!”: ecco chi ci aiutò

Pubblicare oggi, ad oltre quarant’anni da quel giugno 1971, alcune delle immagini della mostra “Senigallia No!” è uno spunto per tornare a riflettere su medesimi temi ed argomenti che allora avevano appassionato, ed anche contrapposto, tanti cittadini senigalliesi.

Come segno di gratitudine nei confronti di quanti allora ci diedero fiducia, ci spronarono ad agire, verso quanti furono con noi nei primi passi dell’associazione, pubblichiamo di seguito, come se fosse una “tabula gratulatoria”, i loro nomi.
Si tratta di concittadini che non sono più tra noi. I loro nomi li abbiamo tratti dagli appunti manoscritti delle primissime riunioni e, forse anche oggi, possono dare un’idea di quella che all’epoca fu un’ampia e significativa aggregazione di tante personalità senigalliesi. Una aggregazione su temi ed idee che erano allora senz’altro innovativi.

Dott. Leopoldo Alessandri, Prof. Sergio Anselmi, Prof. Mario Bettini, Prof. Gabriele Bonazza, Sig. Agostino Bucci, Ing. Paolo Bucci, P.A. Elio Carnevaletti, Dott. Lamberto Cenerelli, Dott. Mario Ceresi, Prof. Bruno Ciaffi, Prof. Rodolfo Defari, Dott. Enzo De Palo, Sig. Mario Giacomelli, Prof. Gennaro Lionetti, Dott. Adriano Malfagia, Prof. Giuseppe Marcheselli, Prof. Giuliano Olivetti, Prof. Renzo Paci, Dr. Furio Paggi, Dott. Alessandro Pichi, Prof. Americo Puerini, Dott. Mario Sella, Dott. Mario Terni, Dr.ssa Valeria Terni, Comm. Nello Zazzarini Leggi tutto ““Senigallia NO!”: ecco chi ci aiutò”

“Senigallia NO”: la sezione del “verde”

Una consistente componente associativa degli aderenti alla neonata associazione aveva sempre mostrato spiccata sensibilità per i temi più strettamente naturalistici. Basterebbe citare l’esempio de “Il Fischietto”, una associazione di poche persone, costituita alla garibaldina alla metà degli anni ’60, per contrastare il fenomeno del degrado della spiaggia e quello, allora macroscopico, della distruzione delle dune litoranee.
Questa mostra, di cui stiamo riepilogando fatti e momenti salienti, fu chiaramente incentrata sugli aspetti più strettamente urbanistici di Senigallia. Però una intera sezione venne dedicata al “verde” e fu corredata da dodici immagini. Queste erano una selezione delle evidenze del momento e quindi non venne fatto ricorso al pur fornito archivio in materia.
Dodici immagini di alberi deturpati ed inutilmente martoriati; le fotografie di mostruose capitozzature tanto inutili ed abnormi, quanto gravi per l’ipoteca che questo tipo d’intervento barbarico pone poi sulla stabilità futura delle chiome. Leggi tutto ““Senigallia NO”: la sezione del “verde””

Il dibattito con Elio Marchetti

Cresciuta in poco tempo dai cento soci iniziali del febbraio 1971, con la mostra in corso l’associazione non aveva trovato difficoltà ad organizzare un dibattito ad “alto livello”.
Elio Marchetti, vice sindaco ed assessore all’urbanistica, era indubbiamente la personalità politica di maggior spicco del PCI senigalliese. Noto ed apprezzato nel partito sarebbe poi divenuto, nella II^ Legislatura (1975-80), consigliere regionale.

Purtroppo, almeno al momento, non ho avuto modo di rintracciare un resoconto del dibattito così come effettivamente si svolse. E’ chiaro che – di fatto – Elio Marchetti sedeva sul banco degli imputati, mentre l’accusa era affidata al professor Renzo Paci, fondatore e consigliere della Pro Natura (Associazione per la Difesa delle Natura e del Paesaggio), che nella vita politica cittadina era consigliere comunale per il PRI.

Dalle cronache del Consiglio Comunale delle settimane successive si vedono approdare in aula i temi segnalati dalle fotografie della mostra: ne è un esempio la proposta di sospendere i lavori della ditta Baldini che stava edificando appunto “l’ultimo mostro”, cioè la gigantesca costruzione in corso alla Curva della Penna. Il consigliere Pazzani (DC) aveva espresso dubbi se si fosse “agito nel pieno rispetto delle norme che regolano la materia edilizia”. La stampa di quei giorni aveva riportato alcune voci di una “inchiesta delle Magistratura” in quanto, in questo caso, si “tratterebbe di costruzione parzialmente realizzata su suolo pubblico” e per di più proprio laddove “doveva corrispondere un abbondante allargamento della strada in modo da renderla meno pericolosa”.
Che dire poi di un altro presunto illecito che chiamava in causa un funzionario del Comune “che nel costruirsi una villa non avrebbe rispettato certi confini e l’edificio avrebbe invaso un’area pubblica”. Leggi tutto “Il dibattito con Elio Marchetti”

La mostra: tra la gente e sulla stampa

Non tutti la presero male come il parroco di Montignano. Anzi subito dopo, sul registro dei visitatori, troviamo annotato un piacevole commento di un ospite fiorentino. Anche se l’avessero scritto perché anche questi signori avevano visto le “mani callose” del prete-muratore e quindi per bilanciare i pareri, è comunque piacevole rileggerlo:

La mostra era stata pubblicizzata con l’invito già riprodotto. Questo era stato scritto con il preciso intento di dare qualche spunto sommario “sui contenuti e sulle finalità dell’iniziativa”. Era un invito destinato ai soci ed ai simpatizzanti e quindi ne tirammo soltanto un paio di cento copie. Avevamo però raggiunto i corrispondenti delle testate dei quotidiani che allora avevano la cronaca della città: Il Corriere Adriatico ed Il Resto del Carlino. C’era poi un settimanale di diffusione poco più che cittadina, il giornale storico della Curia, cioè La voce Misena. Leggi tutto “La mostra: tra la gente e sulla stampa”

Come allestimmo la mostra

Ai tempi Senigallia non offriva molte soluzioni logistiche. Di fatto l’unica possibile, comunque di grande pregio, era la sede del Palazzetto Comunale Baviera.
Sempre “ai tempi”, le iniziative non erano poi moltissime e fu facile avere la disponibilità delle sale, e dei relativi pannelli, per esporre le immagini dal 6 al 20 giugno 1971.
Allora non c’erano nemmeno quei piccoli ma utilissimi sussidi tecnologici odierni; per ottenere delle didascalie che fossero facilmente leggibili da parte dei visitatori avevamo approfittato di una macchina molto particolare, in uso presso l’Azienda Autonoma di Soggiorno. Questa disponeva di grossi caratteri, con dimensioni doppie o forse triple rispetto a quelle di una normale macchina da scrivere. Quindi, così facendo, avevamo evitato alla neonata associazione oneri aggiuntivi per la tipografia; qui ci rivolgemmo soltanto per la stampa degli inviti e dei manifesti.

Le didascalie, scritte e corrette più volte, erano frutto della penna quanto mai incisiva di Renzo Paci. Furono corrette più volte – dicevo – in quanto, se avessimo mantenuto la prima stesura, in diversi casi avremmo rischiato davvero qualche querela. Malgrado l’attenta opera di revisione, però, diversi concittadini, quelli direttamente interessati ai soggetti fotografati, quando visitarono la mostra, non trattennero la loro insoddisfazione. Dei diversi ricordi ne ripesco due, quelli attinenti appunto le immagini che ora pubblichiamo. Leggi tutto “Come allestimmo la mostra”

Le foto della mostra

Renzo Paci ben sapeva che a casa Mazzufferi si fotografava dall’inizio del secolo; mio nonno Luigi all’inizio del ‘900, e poi mio padre Mario. Anch’io, fin da ragazzo, avevo questa passione. M’ero attrezzato con una camera oscura un po’ rudimentale e, per quanto procedessi da autodidatta, oramai da tempo me la cavavo in diverse situazioni, sia con la ripresa, che per lo sviluppo e per la stampa.
Per le ricerche di Renzo, professore universitario, avevo già da tempo provveduto a diverse esigenze fotografiche: dalla riproduzione dei materiali d’archivio alla documentazione di altri soggetti, sempre legati ai suoi studi storici.

Per la mostra “Senigallia NO!” passammo subito alla parte più prosaica dell’operazione. Cioè cominciammo a fare quattro conti per verificare se le spese sarebbero rientrate nelle possibilità delle limitatissime finanze della neonata associazione ambientalista. Allora per noi non c’erano sponsor e, tanto meno, dovendo per forza di cose criticare le pubbliche amministrazioni, la pur vaga possibilità di ricevere qualche aiuto finanziario dagli enti pubblici. D’altronde non lo avremmo di certo chiesto per tutelare la nostra più assoluta libertà di giudizio.
Fu stimato l’onere per acquistare una decina di buste di carta fotografica Tensi, per una “pizza” di pellicola 35mm, per i bagni di sviluppo e di fissaggio necessari. Ottenemmo prezzi scontati, dall’indimenticabile ditta Tarini, grossista del settore. Partimmo così all’arrembaggio. Leggi tutto “Le foto della mostra”

“Senigallia No!”: nasce l’associazione

Come scrivevo nel precedente post, raccolto lo spunto sulla mostra del 1971 in occasione del convegno in onore di Renzo Paci per l’intitolazione dell’Archivio Storico, mi attendeva un discreto lavoro. Si trattava di ricercare notizie e materiali di quanto resta dell’archivio dell’associazione naturalistica senigalliese, una realtà purtroppo tristemente dissoltasi alla fine degli anni ’80.
Il primo elemento ad emergere è stato il libro delle firme dei visitatori. Se non fosse per le numerosissime pagine compilate, cito approssimativamente con oltre 2500 firme, forse mi cimenterei nella ricerca delle tracce di quello scolaro che oggi “primo cittadino”, visitò la mostra quand’era davvero bambino.

Renzo Paci era stata una delle poche persone che avevano intuito l’importanza di questa nuova realtà associativa. Poi si era impegnato fattivamente per la nascita e l’organizzazione della “Pro Natura” qui a Senigallia.
Di fatto con lui, assieme a Carlo Riginelli, noto commerciante dell’epoca, avevamo promosso i primi incontri ed organizzato i contatti con i concittadini sensibili alla problematica. Qualcuno degli amici più cari, un po’ per scherzo ed un po’ no!, sussurrava che eravamo di fatto il “triumvirato”. Agivamo di conserva forse anche perché ci sembrava di scorgere in quella stagione una crescita abnorme di scempi e comunque una proliferazione edilizia quanto mai disordinata. Molto ci preoccupava la “colata di cemento” che, con il “boom economico”, si riversava un po’ dappertutto sommergendo l’Italia. Leggi tutto ““Senigallia No!”: nasce l’associazione”

“Senigallia No!”: la proposta

Anche nei nostri ambienti di provincia molto si era parlato di una mostra a livello nazionale, anno 1967, promossa e realizzata dal “Touring Club Italiano” e da “Italia Nostra”. Aveva questo titolo: “Italia da Salvare”. Questa era stata la mostra con la quale gli scempi urbanistici, fioriti un po’ dappertutto nella penisola, dalle città alle montagne, dalle coste agli ambienti rurali, venivano vigorosamente denunciati tra i mali più gravi della nazione e quindi anche quelli più urgenti da combattere.

L’accenno a questa importante iniziativa nazionale mi consente di richiamare un’idea di quindici anni precedente a quanto pubblico quest’oggi. Nel 1996 mi frullava in mente l’idea di ricordare la ricorrenza dei 25 anni di “Senigallia No!”. Se questa fosse arrivata a maturazione si sarebbe trattato, per forza di cose, di una celebrazione del tutto tradizionale. Quindi si sarebbe visto il solito comunicato, poi ci sarebbe stata una conferenza stampa e successivamente, forse, nemmeno un convegno. Sarebbe accaduto questo in quanto l’Associazione per la Difesa della Natura e del Paesaggio non esisteva più.
Oggi però, ricorrendo i quarant’anni, c’è la grande opportunità della rete. Il mondo del web consente di procedere speditamente, senza tamburi e grancasse da suonare in città, mettendo in campo agevolmente un prezioso ed immenso archivio vivente. Quindi un patrimonio che diverrà, di giorno in giorno, lo strumento sempre più efficiente per far circolare immagini e testi senza limiti. Così si raggiunge anche l’ambizioso obiettivo dell’archiviazione permanente e di una agevole fruizione di così tanti documenti. Leggi tutto ““Senigallia No!”: la proposta”

“Senigallia No!”: quarant’anni dopo


Poche parole per inquadrare questa serie di articoli che usciranno con il taglio della rievocazione della mostra fotografica “Senigallia No!”. Una “rievocazione” che non vorrebbe soltanto essere una rituale celebrazione, bensì uno stimolo per rileggere oggi, con gli occhi di altre generazioni, culture, esperienze quell’assetto urbanistico ed ambientale che è sempre stato il problema della città e che fu così intensamente affrontato all’inizio degli anni ’70.

“Senigallia No!” è stata una mostra di fotografie di una certa valenza, soprattutto per gli spunti in materia ambientale. Spunti, idee, iniziative concretizzatisi poi, nei quindici anni successivi, con la vita di una associazione e nelle iniziative più disparate intraprese in questa nostra città e nella regione.

Sono trascorsi quarant’anni da quella primavera del 1971, e se volessi anticipare le conclusioni dal mio punto di vista potrei dire, con un po’ di tristezza, che il cambio di rotta in materia urbanistica, se c’è stato, non ha lasciato sul territorio frutti abbastanza evidenti. Leggi tutto ““Senigallia No!”: quarant’anni dopo”