Una lettera aperta al Consiglio Comunale

Gentile Consigliere,

Le scrivo nella sua qualità di Consigliere Comunale a Senigallia.
E’ senz’altro a conoscenza di quanto accaduto nell’ultima seduta del Consiglio – quella del 26 agosto – dedicata all’approvazione del cosiddetto Piano Cervellati. Sa anche che alcuni momenti di particolare tensione sono stati filmati da un Consigliere presente, Luca Conti. La breve ripresa è stata – dallo stesso Conti – pubblicata dopo poche ore su Internet, ove è possibile visionarla a questo indirizzo.

Ciò che – a quanto mi risulta – nessuno ha ancora evidenziato, pur avendo il filmato alimentato moltissimi commenti pubblici, è che il video è stato ripreso in violazione del “Regolamento Comunale per il funzionamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni“, che permette la ripresa delle sedute pubbliche del Consiglio ma solo dopo il consenso del Presidente. L’articolo 41 (comma 2) del suddetto regolamento recita infatti:

Durante la trattazione degli argomenti di una seduta pubblica del Consiglio, è ammessa la ripresa audiovisiva, previa richiesta al Presidente

Nel caso del filmato dello scorso 26 agosto, non v’è stata né la richiesta del Consigliere Conti né alcuna risposta – o consenso – da parte del Presidente Silvano Paradisi, secondo quanto afferma lo stesso Conti.

Ciò premesso, le scrivo questa lettera perché ritengo che il suddetto comma 2 dell’art. 41 del Regolamento sia inutile, obsoleto, sbagliato e ambiguo.

Obsoleto perché pensato per stagioni passate, epoche nelle quali una “ripresa audiovisiva” non poteva certamente essere confezionata (e addirittura pubblicata) in pochi secondi, servendosi di un semplice telefonino.

Sbagliato perché, mentre pochi sarebbero disposti a registrare integralmente una seduta del Consiglio Comunale, molti sarebbero interessati a farlo quando, e solamente quando accade effettivamente qualcosa di proprio interesse; ma in situazioni del genere spesso non v’è tempo di richiedere il permesso al Presidente. Carpe diem! Ecco cosa avrà pensato Luca Conti lo scorso 26 agosto.

Ambiguo perché una seduta del Consiglio Comunale è pubblica a prescindere da come e quando la si visiona. E perché una autorizzazione preventiva può sempre trasformarsi in censura preventiva.

Proprio perché riteniamo che, come la salute per un individuo, così le regole per una comunità debbano venire prima di ogni altra cosa, chiediamo che il Regolamento esistente sia rispettato, e soprattutto sia rispettabile; altrimenti lo si cambi, e lo si faccia divenire tale.

La invito pertanto a sostenere la modifica dell’articolo 41 del “Regolamento Comunale per il funzionamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni“, volta a sopprimere il comma 2 dell’art. 41.

Ringraziandola per l’attenzione, le invio cordialissimi saluti.

Marco Scaloni
http://scaloni.it/popinga

23 pensieri riguardo “Una lettera aperta al Consiglio Comunale”

  1. La proposta ha il mio appoggio, quello del gruppo Verde e so già anche di altri membri del Consiglio.

    Nei prossimi giorni vedrò di rendere nota una posizione ufficiale, con altre novità e aggiunte

  2. Due nomi, quelli di Marco Scaloni e Luca Conti, le loro date anagrafiche, la loro ferrea volontà nel voler dire seguita dal fare, sono le cose che mi aiutano ancora nel voler pensare che esista ancora un barlume di speranza….
    Complimenti ragazzi e soprattutto grazie.

  3. Innanzi tutto grazie per aver posto la questione,
    Quello che dici è certamente condivisibile,e ha senz’altro il mio appoggio. La proposta è senz’altro utile dal punto di vista dell’affermazione di un principio, con qualche preoccupazione in ordine ai risvolti pratici e agli effetti di lunga durata.
    Parto dai primi: la documentazione video di un “evento” come il consiglio comunale dovrebbe porsi come scopo quello di essere più obiettiva possibile; come si tarduce nei fatti? di preciso non lo so, sicuramente non sezionando le parti “interessanti” dal contesto con il rischio di non fornire una cronaca reale dei fatti. C’è tutta una letteratura in proposito che alla fine finisce con il produrre risltati stucchevoli e monotoni(camera fissa, tempi contingentati ecc., un po’ come nei confronti televisivi dei candidati premier).
    Comprendo che gli interessi su questi fatti possono essere i più vari, del famoso filmato del 26 agosto quasi tutti si ricorderanno degli ultimi 3 minuti e finiranno con il dimenticare le 4 ore precedenti(che per alto non sono documentate), ma il rischio di mistificare, senza volerlo, la realtà è forte.
    Come se ne esce? non ho ricette certe, però sarei per una registrazione più integrale possibile, salvo poi che ai fini giornalistici se ne useranno al massimo degli stralci, ma per lo meno il documento integrale resta.
    Il secondo motivo di perplessità è quello di contribuire alla trasformazione di un sistema democratico in una democrazia “mediatica” dove è più importante ciò che riesci a far apparire che quello che realmente fai. Quello che è successo alla politica nazionale rischia di succedere ora ai livelli locali portando inevitabilmente ad un imbarbarimento dei rapporti con gruppi che cercano di screditarsi reciprocamente usando il linguaggi populisti con unico fine il consenso ed il riconoscimento popolare.
    Si può ribattere, con qualche motivazione, come già oggi sia così e questo dovrebbe indurre tutti noi a qualche riflessione in più.
    Se oltre alla modifica del regolamento riesci a darmi una ricetta per risolevre questi problemi (più che altro il primo) ne sarei veramente felice.
    Roberto Curzi

  4. @ Roberto Curzi
    Ti rispondo partendo dalla seconda questione che poni. La mia risposta è: NON SO come si possa evitare la democrazia mediatica. Quello che so è che i MEDIA stanno cambiando. Lascia stare la TV, che fa già abbastanza danni a livello nazionale. A livello locale bastano e avanzano i blog, i giornali online, i social network. Realtà più democratiche e – in fondo – rappresentative, in cui barare è più difficile.
    Il tuo compagno di banco in consiglio può esserci di aiuto su questo molto meglio di me 😉

    Venendo alla prima questione che poni, direi che il rischio mistificazione lo scongiuri (in parte) facendo riprese integrali e imparziali. Come saprai, ho già proposto al Presidente del Consiglio Paradisi l’uso della webcam in Consiglio, ma finora non mi risultano progressi a tal riguardo.
    In ogni caso credo che, per principio, una seduta di un organo istituzionale come il Consiglio Comunale debba essere pubblica nel senso più ampio del termine. Questo significa permettere PERSINO di fare disinformazione. Ma certamente si avrebbe anche e soprattutto molta più INFORMAZIONE.

    Grazie del sostegno!

  5. Egr. Consigliere Curzi Roberto

    Mi deve scusare, ma il suo commento io non l’ho proprio capito, forse non per colpa sua, di sicuro questo è dovuto alla mia non più giovane età e alla mia ignoranza.
    Se ho ben capito la proposta fatta da Marco Scaloni la condivide e dice che la sosterrà, ma poi non capisco le riserve che fa più avanti, non la capisco cosa intende quando afferma “qualche preoccupazione in ordine ai risvolti pratici e agli effetti di lunga durata”, poi afferma che ci può essere “il rischio di non fornire una cronaca reale dei fatti sezionando le parti più interessanti” poi aggiunge anche che “il rischio di mistificare, senza volerlo, la realtà è forte” la sua paura è anche quella che ci può essere il pericolo di trasformare“un sistema democratico in una democrazia “mediatica dove è più importante ciò che riesci a far apparire che quello che realmente fai”.
    Adesso da povero ignorante voglio fare alcune riflessioni sul suo commento.
    Ma che “risvolti”, quali “effetti di lunga durata” ci può essere in una seduta di Consiglio Comunale.
    Chi può “non fornire una cronaca reale” e “mistificare” la realtà dei fatti” su una assemblea che è pubblica, audio registrata totalmente dagli organi comunali, alcune volte trasmessa in diretta da una radio locale? Questa “mistificazione” se per caso dovesse avvenire verrebbe subito smentita, non le pare?
    Sa invece cosa mi preoccupa caro consigliere, più che il cittadino comune che assiste alla seduta consigliare e filmare alcuni momenti della stessa, mi preoccupano alcuni che operano all’interno di questo “sistema democratico” questi si che alcune volte hanno manipolato il sistema “mediatico” a loro favore.
    Di frequente seguo via Radio Duomo la diretta del Consiglio, (tanto per precisare, diretta finanziata con contributi comunali). Alcune volte è avvenuto che: quando viene attaccata con violenza verbalmente la parte che dirige il “sistema democratico” la trasmissione via radio viene interrotta per alcuni minuti. Oppure come nella famosa seduta del 26 agosto, al mattino quando era tutto calmo la diretta c’è stata, nel pomeriggio sapendo che il clima sarebbe stato diverso, nessun collegamento è avvenuto con la sala consigliare, quando il Consiglio Comunale votava l’importante Piano Cervellati, Radio Duomo trasmetteva canzonette. La mia preoccupazione caro consigliere non è quella che chi amministra viene filmato da un cittadino, ma quella che l’amministratore nasconda o manipoli a suo favore quello che dovrebbe essere di dominio pubblico.
    Saluto cordialmente

  6. La mia proposta, che è stata condivisa fin da subito con Luca Conti, ha trovato finora l’appoggio (in ordine di tempo) di:
    Roberto Curzi (Capogruppo dei Verdi)
    Daniele Corinaldesi (Lista Marcantoni)
    Luca Scattolini (Partito Democratico)
    Giulio Donatiello (Partito Democratico)
    Fabrizio Marcantoni (Lista Marcantoni)

    Giulio Donatiello porterà la proposta alla riunione del gruppo consiliare del PD, che si terrà domani.
    Fabrizio Marcantoni avanzerà la proposta “nelle sedi istituzionali”.
    Grazie a voi!

  7. @Pasquino : per la precisione, nel pomeriggio del 26 agosto, Radio Duomo ha trasmesso il Consiglio Comunale ed il voto sul Piano Cervellati (e non canzonette).
    Da tempo sostengo che ci vorrebbe poco a far diventare una trasmissione audio in audio-video, che riprenda tutto il Consiglio Comunale.
    Bucaniere

  8. Caro Marco,ti rispondo in merito alla lettera di cui sopra.
    In tempi non sospetti, e cioè prima del 26 agosto, in una delle piuttosto inutili (per me) conferenze dei capigruppo al presidente Paradisi ho chiesto,se c’era una possibilita’, che sul sito del nostro comune venisse trasmesso in diretta il video della seduta del consiglio comunale.
    Era presente se non ricordo male anche il cosigliere Curzi, che anche se non ne parla
    sul tuo blog, a livello politico è una proposta venuta dai banchi della opposizione. La risposta del presidente Paradisi è stata in quella seduta di informarci del tuo interessamento nel trasmettere le sedute del cosiglio che naturalmente mi trova d’accordo, ma ritengo che questo dovrà essere fatto anche nel sito del nostro Comune, ed è per questo che presenterò in merito all’argomento un ordine del giorno nel prossimo C.C. che peralto ho già preparato.
    PS. Faccio fatica nel pensare che tutta la maggioranza lo voterà. Comunque avanti.

  9. Grazie Daniele. Se ti può interessare avevo all’epoca preparato un piccolo documento proposto a Silvano Paradisi e a diversi uffici comunali (uno su tutti, Paolo Mirti).
    Lo puoi trovare a questo indirizzo:
    http://scaloni.it/popinga/podpress_trac/web/1268/0/consiglio-comunale-su-internet.pdf
    L’ultima mia lettera aperta può ritenersi una integrazione a questo documento.
    Anche secondo me dovrebbe essere il Comune a trasmettere l’audio-video delle sedute, non era (e non è) mia intenzione farlo su miei siti.

  10. @Bucaniere, si da il caso che anche a me abbia raccontato un signore molto attendibile che quel pomeriggio, poco dopo le ore 15, su Radio Duomo si ascoltava musica. Magari il collegamento è iniziato in ritardo ed in fondo la convenzione con la radio non mi sembra imponga l’obbligo di trasmettere sempre, a tutte le ore qualsiasi seduta del Consiglio.
    Resta il fatto che la diffusione del video “pirata” è stata poi quanto mai opportuna.
    Ritengo quindi sia molto opportuno che se ne parli.

  11. Su questa vicenda del filmato pirata, e tale lo è fino a prova contraria, vorrei aggiungere una informazione di cui sono personalmente certo.
    Pochi mesi fa, mi sembra all’epoca della discussione della cosiddetta “variante arceviese”, un cittadino che sedeva tra il pubblico (sempre scarso), di fronte all’intervento anche molto scenografico del consigliere Floriano Schiavoni non si è trattenuto ed ha filmato la scena. Solo poche battute e pochi secondi; però, a me che l’ho visto, il documento è sembrato davvero una chicca. Fotogrammi davvero utili per dare, anche meglio di un lungo articolo, il senso di quanto si discuteva e del clima non idilliaco che si respirava.
    Ebbene sempre questo signore che quella sera era tra il pubblico, pensando che questo flash su un grande evento fosse utile ed istruttivo per molti, ha chiesto al Presidente del Consiglio Comunale, ed ovviamente lo ha fatto per iscritto,, purtroppo solo in forma orale, l’autorizzazione a pubblicarlo su un blog. Sapete com’è finita? L’autorizzazione è stata negata!
    Finiamola allora di vivere nel paese delle “domandine”! Lasciateci fotografare e riprendere senza vincoli almeno quel momento di vita cittadina che, per definizione, più pubblico e trasparente non potrebbe essere: il Consiglio Comunale.

  12. @Gianluigi : il Consiglio Comunale su Radio Duomo è andato in onda verso le 15,30. Come sempre la puntualità delle sedute è del tutto aleatoria.
    Ma se fosse registrata (il Comune sicuramente ce l’ha), sarebbe ancor più utile per risentire quanto affermato ai microfoni, magari insieme al video “pirata”.
    Bucaniere

  13. Confermo quanto detto da Daniele Corinaldesi, non avevo volontà di oscurare nessuno,per carità, mi era solo passato di mente. Ricordo ora che in quella conferenza, quando il presidente comunicò di essersi attivato per mettere in linea l’audio del consiglio comunale (su invito formale di Marco Scaloni ed altri), fu avanzata la proposta, mi pare dallo stesso Corinaldesi di farlo anche per il video, Paradisi comunicò allora che i tecnici stavano verificando se il server del comune poteva gestire questo tipo di dati.
    Se posso aggiungere una cosa credo che su questa opzione si dovrebbe essere veramente bi-partisan, dovrebbe essere una scelta di tutto il consiglio senza alcuna bandiera, solo in questo modo potrebbe avere un vero significato di democrazia compiuta, mi fa piacere che si siano già esposti diversi consiglieri di diversi schieramenti, speriamo che continui così.
    Per quanto mi risulta nessun consigliere con cui ho avuto modo di parlare ha espresso fin’ora parere contrario all’iniziativa, credo che ne potremo quindi parlare presto in 1° commissione per poi portare la proposta in consiglio.
    Buona giornata a tutti

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