Caro sindaco Luana Angeloni, caro assessore Simone Ceresoni,
in merito a quanto pubblicato qui e qui circa la sede del C.S.A. “Mezza Canaja”, devo riconoscere che le mie osservazioni sono cadute nel vuoto. In parole povere: tutti zitti.
La cosa mi suona strana, dato che il Mezza Canaja finisce, un giorno sì ed uno no, al centro di cagnare e battibecchi con gran dispiego di mezzi e truppe, in cui spesso intervengono anche i vertici dell’Amministrazione Comunale.
Stavolta, invece della cagnara, c’erano cose semplici, puntuali e documentate. In risposta, sono arrivati i soliti commenti delle tifoserie: in curva nord questi dicono che il “Mezza Canaja” è una massa di delinquenti; in curva sud quegli altri rispondono che no, lì ci sono dei bravi ragazzi che vanno aiutati.
Quale che sia la verità, tutto questo non c’entra nulla con quello che ho scritto.
Nessuno, nemmeno l’Amministrazione, ha risposto nel merito. Io non ho espresso opinioni o giudizi morali: ho solo elencato una serie di fatti e documenti, da cui è evidente che il contratto tra Comune, Proprietà e “Mezza Canaja” per l’occupazione delle ex-Colonie Enel non è stato rispettato ed è ancora lettera morta.
Vorrei dunque chiedervi:
– se e quando il Comune ha intenzione di onorare il contratto;
– quando e da chi sarà pagata la penale prevista per il ritardo, ormai arrivata a ventimila euro.
Credo che una risposta ai cittadini sia opportuna e doverosa, non vi pare?
Ciao Andrea…
secondo me non hai ricevuto nessuna risposta per un semplice motivo: la città, “con la lodevole eccezione di Paradisi” (sono parole tue), non manifesta alcun interese verso il mezzacanaja…
l’argomento è ormai logoro. non dico che non sia giusto parlarne, ma ormai sembra accanimento…mi chiedo “terapeutico”?
Ciao Davide,
guarda che qui non si tratta di gusti personali: il Mezza Canaja mi interessa, non me ne frega niente, lo amo, lo odio, ecc…
Se ancora non fosse chiaro, qui si parla di un contratto ufficiale (un pezzo di carta) stipulato tra Comune, Mezza Canaja e Proprietà, con tanto di timbri, firme, eccetera eccetera.
Si parla anche di soldini, che qualcuno dovrà pur dire se, da chi e quando saranno sborsati.