Massimo Bello, l’ultimo zuavo pontificio

Come ho detto, se un peccato hanno commesso i professori della Sapienza, è quello d’ingenuità. Prestare il fianco alle tiritere contro il “laicismo” da parte degli zuavi pontifici: Ferrara, Bondi, teocon, teodem e compagnia bella.

Detto e fatto. Uno degli zuavi pontifici nostrani, il sindaco di Ostra Vetere Massimo Bello, scrive:

«Desidero esprimere solidarietà forte e convinta al nostro Papa e profondo rammarico per la decisione assurda ed inaccettabile assunta dall’Università romana perché nessuna voce deve tacere in questa Nazione, a maggior ragione quella del Papa. Quanto accaduto è inammissibile, grave e sbagliato per la natura stessa dell’Università […]. I 67 docenti promotori dell’appello contro Benedetto XVI hanno dimostrato di essere dei “cattivi maestri”, simili a quelli che […] incitarono i propri studenti alla lotta armata».

Ma che film ha visto Massimo Bello? Nella sua immaginazione, sarebbe successo più o meno questo.
67 professori universitari – chi al soldo del KGB, chi di Fidel Castro, trotzkisti, brigatisti rossi, seguaci di Chávez e del subcomandante Marcos, più qualche indemoniato – fanno irruzione armati di P38 nell’ufficio del Rettore, lo imbavagliano, dietro gli piazzano una stella a cinque punte e leggono la sentenza del tribunale del popolo: “lurido servo del potere clericale, non ti permettere di far entrare il Pastore tedesco dentro l’Università, sennò ti scateniamo contro le avanguardie rivoluzionarie dei collettivi studenteschi, che già stanno là fuori con le molotov”.
Sulle prime, il Rettore non capisce: “Embè? Tutto ‘sto casino per un pastore tedesco? Guardate che l’ingresso dei cani in Facoltà è sempre stato proibito…”.
Quando gli spiegano meglio, il pover’uomo inizia a sudare freddo, si caga sotto e firma con mano tremante la disdetta dell’invito a Ratzinger.

La storiella è carina, però le cose sono andate un po’ diversamente.
Innanzitutto, la decisione di «soprassedere all’evento» è stata presa dal Papa e non dall’Università, che l’aveva ufficialmente invitato. Ratzinger aveva paura che non ce lo volessero, forse temeva disordini. Strano, perché altre volte, ad esempio in Turchia, il Papa è andato con gran dispiego di forze di sicurezza, dopo aver ricevuto minacce di morte.
Dice: il Papa è la massima autorità religiosa, gli si porti rispetto. Certo, ma la parola di Dio non dovrebbe essere annunciata senza timore? Se avesse avuto paura dei contestatori, San Pietro sarebbe restato in Galilea a pescare. Invece partì, e di là c’era l’impero romano: Ratzinger ha avuto paura d’un centinaio di capelloni dei centri sociali?
Dice: Ratzinger andava lì non come Papa ma come professore, teologo e filosofo. E da quando in qua un intellettuale scappa di fronte alla critica e al dissenso?

È proprio questa la parola chiave, la cifra dell’intera vicenda: il dissenso. Il dissenso (anche minoritario come in questo caso), la critica e l’eresia sono le basi della scienza e l’essenza della democrazia.
I professori, con la loro lettera, hanno rivendicato il diritto di esercitarlo.
Il Papa, con la sua (legittima) rinuncia, ha dimostrato di non conoscerne manco il significato. Ma è la sua storia, che gliene frega? Ha fatto una ritirata strategica: oggi passa da martire, poi passerà all’incasso.

E Massimo Bello cos’ha dimostrato?
Ha dimostrato di avere un curioso concetto della democrazia: libertà di parola per tutti, ma chi contesta il Papa è un intollerante, un “cattivo maestro”, quasi un istigatore alla lotta armata. Fossimo in vena di polemiche, diremmo che quella di Bello è un’operazione furbesca e mistificatoria, oltre che ridicola.
Ma siamo buoni: per ora il Sindaco, impegnato a tappezzare la sala consiliare di ritratti papalini, sta dimostrando di essere bravo con chiodi e martello.

14 pensieri riguardo “Massimo Bello, l’ultimo zuavo pontificio”

  1. Ancora non ho capito una cosa; al di là delle polemiche che chiunque ha il diritto di fare, anche se inutili, il comportamento dei 67 e degli studenti (quei 4 gatti) lo approvate?
    Approvate il comportamento di chi, in una democrazia, dice che il papa non deve parlare?
    Cos’è paura per quello che potrebbe dire?
    Secondo me si ha solamente paura di quello che la Chiesa può dire per la sua capacità si smuovere le coscienze delle persone.
    Io non ho questa paura perchè confido nell’intelligenza delle persone e nel loro libero arbitrio, per rimanere in termini vicini alla Chiesa.
    Insomma cercare di far tacere qualcuno in una democrazia è intolleranza ed espressione di timore; lasciamo che tutti parlino e lasciamo ad ognuno trarre le sue conclusioni.
    Far parlare il papa era giusto come sarebbe giusto far parlare un imam, un politico o chiunque sia.
    L’atteggiamento che vedo è solo ipocrita perchè, che vi piaccia o no, in un regime liberale e democratico anche le istituzioni religiose possono parlare; non possono dettar legge ma possono parlare.
    Allo stesso modo quei 4 gatti avevano il diritto di contestare ma contestare a priori senza ascoltare, secondo me, è sintomo di stupidità e di chiusura mentale.
    Si contesta dopo aver sentito un discorso non a priori; diversamente questo è odio ed intolleranza.
    Confermo quanto scritto da Gianluigi in un altro commento; penso che non siamo stati i soli a sentire come le autorità italiane (e non vaticane) hanno sconsigliato al papa la visita; questo mi sembra abbastanza grave e spero non facciate finta di non capire cosa questo significhi.
    Perchè fare l’esempio dei martiri o di Gesù Cristo per dire che quelli sono gli esempi che Ratzinger doveva seguire prima e poi arrogarsi il diritto di dire che la Chiesa deve ammodernarsi è ipocrita.
    Insomma la Chiesa si deve ammodernare quando vi fa comodo e deve tornare alle origini qunado non fa comodo che stia un po più al passo coi tempi.
    Non penso che questo papa sia poco coraggioso, il fatto come scrive Andrea che sia andato in Turchia nonostante le minacce di morte lo conferma.

  2. Scusa, ma secondo me i “4 gatti” hanno il diritto di dire ciò che pensano, che sia giusto o meno.

    Se ritenevano che far aprire l’anno accademico dal Papa fosse una cosa sbagliata, hanno fatto bene a dirlo e a protestare.

    Siano 1, 10, 100 o 1000 non è che il discorso cambia.

    Se devo dire il mio parere, hanno fatto male, ma il Papa poteva comunque andare alla Sapienza e fronteggiare questa contestazione.

    I precedenti c’erano (GPII su tutti) e francamente non ho visto mitra e barricate davanti alla porta dell’università.

    Semplicemente l’entourage del Vaticano ha usato tatticamente quest’opportunità per passare ancora una volta come delle vittime, cosa che in realtà non sono.

    Faremmo meglio a soffermarci su cose molto più gravi che stanno accadendo oggi in Italia; faccio pure un mea culpa perché intervengo ogni volta che si parla del Papa.

  3. Si può applicare un po’ d’immaginazione alla vicenda? Penso di si, in quanto su come sono andate davvero le cose per i prossimi cinquant’anni non lo sapremo davvero. Suppongo che il Viminale abbia detto, o meglio lasciato comprendere, un probabile scenario per la visita. Si badi bene lo scenario triste che si verifica quasi ad ogni partita di calcio, nulla di più.
    In sintesi questo: il Papa ed i suoi saranno in una botte di ferro (si fa per dire in Italia!), ma non possiamo garantire che non ci siano tafferugli tra la polizia e qualche esagitato. Sul tipo di quelli a Napoli per la mondezza, tanto per intenderci. A questo punto credo che la “Curia” abbia fiutato l’opportunità di un bello spot pubblicitario. Un passaggio di grande rilevanza su tutti i media nazionali ed internazionali. Quindi, visto che non sono dei pivelli, hanno preso la palla al balzo e se la son tenuta per parecchi giorni.
    Alla fine però la prudenza e la moderazione del Cardinal Bagnasco non poteva essere esercitata all’infinito ed ecco quindi che ha fatto filtrare qualcosa, cum grano salis, nella dichiarazione di ieri.

  4. Beh, è chiaro che ci sarebbe stata una contestazione, ma non penso sia impossibile tenere a bada “4 gatti” e una sessantina di esagitati professori universitari.

    Onestamente non vedo un clima da anni di piombo in cui qualcuno rischi la vita anche se, come ho già detto, alcuni predecessori di Ratzinger non esitarono a dare pure la vita per diffondere la parola di Cristo.

    Non vogliamo certo il martirio del Papa, ma neanche doverci sorbire le reprimende del Vaticano anche sugli organi di sicurezza italiani!

    A me preoccupa molto di più il fatto di dover fronteggiare altri 5 anni di (mal)governo Berlusconi…

    Ecco, l’ho detto.

  5. Tutti sanno che Bello è un gran comunicatore. Ci sono disordini per l’immondizia a Napoli? Subito un bell’articolo che cavalca l’emozione e parla del “perfetto” sito di Pongelli.
    Viene “minacciato” (si fa per dire) il Papa? Ecco l’idea di lettere e foto al pontefice, il tutto ben in risalto sui media.
    Di sicuro non ha inviato solidarietà a Mastella perchè non fa “chic”. Per il resto è parecchio furbo. Questo bisogna ammetterlo. Ha scelto proprio il mestiere più adatto per la sua vanità.

  6. Gaspa scusa cosa c’entra la tua paura per il possibile ritorno di Berlusconi?
    Comunque confesso che la tua confessione (scusa il giro di parole) mi ha fatto sorridere.
    Oltre al fatto di quello che chiami malgoverno, vorrei una risposta sincera.
    Pensi che sia possibile continuare a governare un paese con questa gente (maggioranza non la possiamo più chiamare).
    Che piaccia o no il governo Prodi è porbabilmente il più ridicolo della storia della Repubblica.
    Se tu pensi, come credo, che quello vecchio (di governo) abbia messo in ginocchio il paese questo nuovo ha messo in ginocchio gli italiani.
    Mi scuso se le parole sembrano da spot elettorale ma è vero.
    Tassazione a livelli assurdi, nemmeno una mezza promessa mantenuta (e lo hai ben ricordato tu Gaspa nel tuo articolo) e soprattutto per la testardaggine di Prodi si continua a stare nell’immobilismo dal quale questo paese deve uscire.
    Servono scelte e Prodi non può darcele a queste condizioni.
    Se poi si torna a votare e gli italiani scelgono Berlusconi dov’è il problema?
    Da chi sostiene il neonato pd mi aspetto una gran difesa della libertà di scelta dei cittadini.
    E non mi sarei mai aspettato di sentir dire, non tanto ai comunisti, ma agli stessi esponenti del pd, vedi Franceschini per tutti, ai colleghi dell’unione di stare attenti a non far cadere il governo solo perchè in quel caso tornerebbe Berlusconi e loro, ovviamente non lo vogliono.
    Ma scusate in democrazia conta quello che vuole Franceschini o una parte politica o quello che vogliono gli elettori?
    Ho dei dubbi sull’idea di democrazia che gira nel partito democratico.
    Scusate per il commento leggermente fuori luogo.

  7. “Gaspa scusa cosa c’entra la tua paura per il possibile ritorno di Berlusconi?”
    C’entra nel senso che stiamo a parlare dei “4 gatti” mentre in Italia sta succedendo qualcosa di più importante, se non sbaglio…
    Il problema, caro Gabriele, è che Prodi sta facendo pena, ma il governo Berlusconi ha fatto anche di peggio.
    Purtroppo vedo che la memoria storica da queste parti è piuttosto corta, ma se pensi che alle ultime regionali, con Berlusconi al governo, la destra ha perso pure una roccaforte come la Puglia, si capisce quale gradimento ci fosse nel paese per il cavaliere.
    Detto questo, vorrei francamente capire come, voi del cntro-destra, vi apprestiate a fare la pace con l’uomo di Arcore dopo svariati mesi, anzi anni (visti i precedenti di governo) di diatribe acerrime.
    Con una legge elettorale, come quella da voi votata nell’ultima legislatura, che, anche in caso di vittoria schiacciante, vi darebbe al massimo 10-15 senatori di maggioranza.
    Siamo seri, quello che si prospetta per l’Italia è un altro governo debole, litigioso e con tutti i problemi di quello attuale, ma con davanti lo spettro di una recessione mondiale.

    Auguri.

  8. Vorrei ricordare a Gabriele le affermazioni che ha fatto alcune settimane fa l’ex Presidente della Camera durante il Governo Berlusconi, Pier Ferdinando Casini, dopo che il Cavaliere aveva annunciato, in mezzo alla strada sul predellino di un auto, la formazione del suo nuovo partito.
    Offeso da quanto affermato dal Cavaliere, Casini prendeva le distanze dalla CdL, in una intervista televisiva ha pronunciato queste precise parole, “Berlusconi, prima ha pensato ai propri interessi poi a quelli dei cittadini”.
    Queste sono parole che dovrebbero far riflettere caro Gabriele, non sono state dette in un’osteria da uno che aveva bevuto un bicchiere di troppo, ma da un leader di un partito del suo Governo.

  9. Dire che un governo è peggio dell’altro non penso porti lontano; son valutazioni personali e penso che un punto d’incontro non lo si potrà mai trovare.
    Che a destra si litiga è vero, è un male della politica italiano.
    Che a sinistra si litighi un po di più si sembra evidente (addirittura litigano perfino all’interno del costituendo pd, vedi la Bindi e Veltroni, Veltroni e Prodi, ecc).
    Piuttosto che entrare nella solita polemica che vede contrapposti sti 2 governi, provo a sintetizzare e arrivare ad una conclusione.
    Mettiamola così: per me la differenza tra il vecchio e il nuovo governo è data dal fatto che, quello Berlusconi, bene o male che se ne possa dire, ha governato; il governo Prodi non ha governato.
    E rimanere in questa situazione di stallo non serve al paese, il quale ha bisogno di scelte le quali, mi ripeto, Prodi non è in grado di dare.

  10. OK, va bene. Bravi.

    Prodi a casa, elezioni, vincete le elezioni, governo Berlusconi.

    Bene che vada avrete 10-15 senatori di maggioranza, ma spero vivamente ne abbiate di più.

    Non pensi si ripresentino tutti gli stessi problemi avuti nelle ultime (almeno 4) legislature, amplificati dagli effetti della VOSTRA geniale legge elettorale (basterebbe nominare questa “porcata” per stabilire quanto la destra abbia a cuore le sorti dell’Italia)?

    Nonostante una maggioranza parlamentare record per l’Italia repubblicana, nella precedente legislatura cambiaste: il ministro dell’Interno (perché uno aveva dato del rompicoglioni a Biagi), 2 ministri degli Esteri, 3 ministri dell’Economia, ecc…

    Se questa è la vostra idea di governo forte, mi viene da piangere a pensare cosa possiate fare con una maggioranza ben più risicata!!!!
    Vorrei poi capire quali sarebbero le scelte che Berlusconi è in grado di fare e che non ha fatto nei precedenti CINQUE ANNI di governo!

    Ma va bene, vi faccio gli auguri, ricordando ancora che è in vista un periodo più o meno lungo di recessione economica mondiale.

    Non è che mi aspettassi molto dal perdurare di Prodi, ma almeno la riforma elettorale sembrava in discussione (anche a causa dello spettro del referendum) e si incominciava a parlare di ridare potere d’acquisto ai salari.

    Ora si ricomincia tutto da capo, per l’ennesima volta, forse fino al giorno in cui andremo veramente al default come già successo all’Argentina.

  11. Io non son contento di avere un governo che non riesce a fare nemmeno 2 anni di legislatura perchè in questo paese ci vivo e ci vivrò, quindi, come ho già detto, penso sia giusto avere qualcuno che governi e che lo faccia sul serio.
    Che il vecchio governo (Berlusconi) non fosse perfetto lo so, in fondo son sempre politici italici questi!
    Ma nonostante questo e qualche litigata interna alla fine della legislatura c’è arrivato e questo è stato un record per il nostro paese.
    Dare la colpa di tutto alla legge elettorale è troppo comodo.
    Con 24 mila voti di differenza e una coalizione di quel tipo Prodi nn poteva andare tanto lontano.
    Non è certo colpa dell’opposizione se Mastella era stanco di quella maggioranza, così come Dini o Turigliatto o tutti gli altri.
    Insomma non c’era un partito contento.
    Io sono per la politica dell’alternanza e per questo mi dispiace vedere che comunque in questo paese non si riesce a far ciò.
    E comunque tra cambiare 4 o 5 ministri e cadere 2 volte in 18 mesi, ma soprattutto far le stesse scelte nel giro di 10 anni e ricadere negli stessi errori c’è una bella differenza.
    Dice bene Fini quando ricorda che anche con le vecchie leggi elettorali il primo governo Prodi era caduto perchè la maggioranza ha fatto crack.
    Sul periodo di recessione hai perfettamente ragione; purtroppo sembra arrivarne un altro e purtroppo quelli che io voto si trovano a governare quando c’è recessione.
    Chi ha qualche minimo fondamento di economia sa che governare in momenti di recessione è ben più difficile che farlo in momenti di espansione; bene Prodi ha governato in questi quasi 2 anni in un momento di respiro con questi risultati…
    Comunque non so cosa succederà ora nè chi vincerà le elezioni.
    Non mi faccio prendere da stupide euforie come quelle manifestate da Prodi e seguaci verso le 3 di notte in quel giorno di aprile 2006, nè dalle euforie di quei disperati parlamentari che festeggiano queste disgrazie.

  12. Pensandoci bene, forse non hai tutti i torti.

    In fondo mi ero rotto le balle a sentire le lagne giornaliere di queste mezze calzette.

    Almeno la crisi parlamentare ci ha fatto vedere in faccia quelli che hanno voluto affossare Prodi.

    Spero che Veltroni mantenga la parola e si presenti da solo alle elezioni (meglio perdere che ritornare con gente del calibro di Mastella, Turigliatto, Rossi, Giordano, Pecoraro Scanio, ecc…).

    Spero inoltre che voi siate un po’ più obbiettivi del solito nel giudicare l’operato del “vostro” governo, almeno come io lo sono stato nel giudicare il “mio”.

    Ancora auguri.

  13. Anche io spero che Veltroni si presenti da solo per un semplice fatto: rimettersi con le stesse persone significa fare lo stesso errore e anche in caso di vittoria non sarebbe possibile governare.
    Sarebbe un gesto apprezzabile secondo me.
    Così come sarebbe apprezzabile non avere Mastella come alleato anche se temo che i suoi 500 mila voti (esclusivamente campani) che comunque spero si riducano drasticamente dopo quello che è venuto alla luce, facciano troppo gola per lasciarli andar via.
    Vedremo.
    Come ultima speranza, vorrei avere un governo, che sia di qualsiasi colore (magari non colori troppo forti) e che governi davvero.
    Auguri a noi tutti allora.

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