Le Frecce Tricolori a Senigallia

Certamente Rossini, fra poco più di un’ora faremo il passaggio con i fumi su Senigallia

Al momento del saluto, all’uscita dell’albergo, queste sono state le parole del Com.te del Frecce Tricolori il Ten. Col. Massimo Tammaro rivolte al Presidente della nostra antica associazione “Aviatori Senigalliesi”.
Italo Rossini, detto Ciarnin, valoroso pilota dell’A.M., combattente decorato nella II^ Guerra Mondiale, della pattuglia acrobatica nazionale è stato un valente pilota. Nell’oramai lontano 1956, con le “Tigri Bianche”, a bordo degli F 84 G al comando di Roberto Di Lollo, volava come “fanalino di coda” della formazione.

Abbiamo atteso assieme sull’estremità del molo di levante che gli MB 339 decollassero da Falconara, per rientrare a Rivolto. Il giorno precedente, 2 agosto, s’era tenuta in quella località la bella manifestazione, che è mancata alla nostra città che pur vanta forti legami e gloriose tradizioni aeronautiche.

Pensare che la manifestazione era stata programmata su Senigallia, ma poi è stata dirottata in quanto l’Amministrazione Comunale sì è dichiarata nell’impossibilità di far fronte ai trenta mila euro di spese necessarie per l’organizzazione! Davvero una grande occasione mancata, solo pensando che dieci mesi fa un lutto profondo quanto inaspettato aveva sconvolto la città, i tantissimi amici ed ammiratori di un ex pilota delle Frecce. Il doloroso evento della morte in un incidente di volo del nostro concittadino, Stefano Rosa, che era stato per lunghi anni nella Pattuglia Acrobatica e con la stessa aveva volato anche come insuperato “solista”.

Comunque il 3 agosto scorso le “Frecce Tricolori”, che ringraziamo di nuovo, lo hanno ricordato con questo significativo passaggio sulla sua città natale. Questo saluto colorato è stato anche un grande gesto d’amicizia verso tutti i cittadini senigalliesi. Così in particolare per noi, gli amici “Aviatori Senigalliesi” che sono sempre stati vicini a questi piloti, dappertutto, con grande affetto.
Grazie Comandante Tammaro, grazie ragazzi delle Frecce.

14 pensieri riguardo “Le Frecce Tricolori a Senigallia”

  1. Grazie a Rossini ed a Mazzufferi.
    Contribuiscono sempre a far ricordare Senigallia e la sua antica tradizione aviatoria.
    Bucaniere

  2. Spero anche io che le frecce tricolori tornino a Senigallia il prossimo anno; se può permettersele un comune come Falconara non capisco perchè mai a Senigallia non sono in grado di far fronte ad una simile spesa.

  3. Facciamo un po’ di conti: l’amministrazione comunale di Senigallia ha bruciato 5.000 euro in più per i fuochi artificiali perchè non ha voluto indire una gara d’appalto, con quei soldi poteva benissimo pagare le Frecce Tricolori per ben due volte.
    Si potevano avere entrambi gli spettacoli con la spesa sostenuta per i soli fuochi. Bastava volerlo.

  4. Io sono contento che le frecce tornino e credo il Comune di Senigallia possa permetterselo, ma le frecce tricolore (a quanto ho letto su Viveresenigallia il 3 di agosto) di Euro ne costano 30.000, non 2.500.
    Per quanto riguarda i fuochi d’artificio non so se il Comune sia obbligato ad indire gare d’appalto per una fornitura di 24.000,00 euro, visto che la nuova normativa mi pare preveda l’affidamento diretto per cifre molto superiori. Al limite sarebbe opportuno fare un’indagine di mercato, ma di certo il capitolato sarebbe molto particolare e difficile confrontare i prodotti offerti, a meno che non si vogliano sparare dei fuochi di prova davanti ad una commissione.
    Sarebbe interessante sapere come si muovono le altre Amministrazioni Comunali.

  5. Si, sembra anche a me che per quelle cifre non sia necessario indire gare d’appalto ma sarebbe conveniente; però questo è uno dei tanti esempi di cattiva amministrazione; la cosa pubblica va gestita come ognuno di noi gestisce il proprio patrimonio: a parità di prodotto scegliamo il meno costoso, basta informarsi e valutarli, sia che costino 5 euro, sia che costino 25 mila euro.
    Forse i soldi necessari si potrebbero trovare negli stipendi dei dirigenti (e relativi premi di “produzione”, forse mancata produzione sarebbe più corretto) o in quelli buttati per gli errori commessi per l’ex gil; quella vicenda ci è costata circa 66 anni di frecce tricolori!
    Per non parlare poi di cellulari, pranzi dei dirigenti e tutto il resto; lo so che sono sciocchezze prese singolarmente, ma il complesso riguarda cifre rilevanti.
    Infine si potrebbe anche parlare dell’aumento, che ho letto su VS di qualche giorno fa, di stipendio per tutti i dipendenti comunali, un certo aumento “orizzontale” (che non ho capito cosa voglia dire), guarda caso quando si avvicinano le lezioni.
    Gli spazi ci sono insomma, basta prendere le forbici e iniziare.

  6. Il codice degli appalti (D.Lgs. n. 163/2006) all’art. 125 comma 11 parla di obbligo di gara per una cifra pari o superiore a 20 mila euro.

    Piccola nota a margine. Per i fuochi il Comune ha pagato 20 mila euro (esatti), e quindi doveva ricorrere alla gara, secondo la legge. Anche se il “Regolamento comunale per la disciplina delle procedure per la effettuazione delle spese in economia”, che ha sostanzialmente recepito la legge, all’art. 9 parla di importo che “non superi l’ammontare di 20.000 euro”. C’è quindi un errore nel regolamento, addirittura!

  7. Interpreto diversamente l’art.125 c.11, perchè la consultazione di almeno 5 ditte nel rispetto dei principi di rotazione non è una gara d’appalto, ma un’indagine di mercato.

  8. Scusate ma avevo letto 3.000 e non 30.000!  Comunque volendo i soldi si potevano ugualmente trovare (per esempio evitando di restaurare la ciminiera dell’ex Sacelit che costerà 300.000 euro, 10 volte le Frecce Tricolori). Mi chiedo anche come abbia fatto un comune come Falconara a trovare quella cifra.  Si tratta forse di una gestione oculata delle risorse?
     

  9. Lo spettacolo delle Frecce Tricolori avrebbe potuto offrircelo, di tasca sua, la nostra sindaca come saluto e ringraziamento a tutti i senigalliesi che hanno dovuto sopportarla per 10 lunghi anni (pagandola pure per la sua presenza).

  10. sempre una emozione, sopratutto perchè ricordo quando da piccola andavo a vederle con papà nei campi sotto Loreto dove si esibivano per la festa della Madonna

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