Non occorre molta fantasia per ipotizzare che a breve, nei prossimi giorni, le polemiche mai sopite sull’evoluzione, sul darwinismo troveranno ancora una volta qualche motivo in più per riaccendersi.
Si approssima infatti il 150° anniversario della pubblicazione dell’Origine delle Specie, l’opera fondamentale del famoso naturalista inglese, Charles Darwin. Di lui quest’anno ricorre anche il 200° anniversario della nascita, avvenuta il 12 febbraio del 1809, a Shrewsbury in Inghilterra.
Dal 4 all’8 febbraio sono in programma a Milano, presso il Museo Civico di Storia Naturale una serie d’incontri con questi scienziati: Adalgisa Caccone, Niles Eldredge, Giuseppe Fusco, Elena Gagliasso, Peter Grant, Rosemary Grant, Antonello La Vergata, Antonio Lazcano, Gerd Mueller, Eors Szathmary, Ian Tattersall, John van Wyhe mentre a Roma, all’Accademia dei Lincei (Palazzina dell’ Auditorio – Via della Lungara 230) si svolgerà il convegno internazionale: Il mondo dopo Darwin. Questi saranno i relatori: Mary Jane West-Eberhard, Ernesto Capanna, Luigi Luca Cavalli Sforza, Bruno D’Argenio, Niles Eldredge, Giovanni Felice Azzone, Andrew H. Knoll, Paolo Rossi, Ian Tattersall, Telmo Pievani.
Con l’occasione ci sembra utile fornire i link ai siti delle mostre dedicate all’evento. La prima, dal 12 febbraio al 3 maggio, a Roma al Palazzo delle Esposizioni e l’altra, che inizierà il 6 giugno per terminare il 24 novembre a Milano, alla Rotonda delle Besana.
Una breve nota sull’antidarwinismo che si sa ha trovato, anche nel nostro paese, diversi sostenitori convinti, anzi entusiasti. Diamo loro notorietà, per quel che è possibile! Tra i primi ricordiamo gli organizzatori di una “settimana antievoluzionista”, voluta nel 2003 dalla provincia di Milano. In quella occasione parteciparono anche alcuni scienziati come l’ex-genetista del CNR, docente universitario, Giuseppe Sermonti, che svolge ancora una intensa opera di divulgazione. Alcuni di noi più grandicelli lo ricordiamo anche come autore, nel 1980, di “Dopo Darwin” e poi, nel 2006, “Dimenticare Darwin. Perché la mosca non è un cavallo”. Anche dai titoli sono ben chiare le convinzioni dell’autore!
Tutto ciò mentre la teoria dell’evoluzione ha invece incrementato sensibilmente le spiegazioni, i riscontri, le prove anche se restano ancora irrisolte numerose controversie. Così è sempre nel modo della ricerca. Certo per le questioni problematiche non esistono dati e spiegazioni compiuti in quanto mancano ancora dati ed interpretazioni adeguate. Così è la scienza in quanto si sa che procede per correzioni ed approssimazioni successive; tutti i ricercatori sanno che non esiste mai un prodotto compiuto, finito, esaustivo al 100%.
Quindi ammettere che alcuni capitoli della teoria restano ancora con un certo grado di indeterminazione è, a mio avviso, la prova-provata della serietà del metodo scientifico di per se stesso e quindi della sua attendibilità.
Infine chiediamo ai nostri lettori di cooperare con altre segnalazioni relative ad iniziative sull’argomento che fossero in programma nei prossimi mesi.
La redazione di “Popinga” offre una copia anastatica dell’opera di Charles Darwin in omaggio a quel lettore che per primo ci invierà un resoconto della visita alle mostre e/o altro articolo sui prossimi eventi legati agli anniversari del padre della teoria evoluzionistica.
Il volume è quello che si vede raffigurato nella foto di questo post.
Caro Gianluigi,
i miei limiti sono un recinto ove si nutre ideologia materialistica agnostica-credevo atea-ma la evoluzione della specie mi trova non solo impreparato addirittura sempre e non giustamente irato contro le chiese .
Leggo leggo ma quando si tratta di tirare la rete e fare le conclusioni mi accorgo che sono ancora sotto il riflesso del mio padre spirituale(gesuita) chè predicava a soffia cercando amore fisico in ragazzini che frequentava.
Allora ho cominciato a fare la guerra stupida come tutte e superficialmente ho accettato forse per vendetta la tesi dell’evoluzione gettando in faccia ad un presunto dio i miei tutti tantissimi dubbi.
Non mi sono fermato a riflettere mai così mi trovo ad essere un pressapochista e ciò mi crea disagio ed anche vergogna.
La ignoranza non la sopporto.
Grazie dell’invito e del tuo cercare per far sapere,
sei un prezioso amico di cui andare fieri,
auguri fraterni
dario.