Una Moschea di Gesù: in nome della tolleranza?

Sembra che questa sia l’unica moschea intitolata a Gesù Cristo. Entusiasti i leader musulmani come anche i rappresentanti della comunità cristiana. Tutto ciò si verifica a Madaba, una città a 30 chilometri a sud di Amman, la capitale della Giordania che per questo motivo sembra divenuta un simbolo molto importante. La moschea di Gesù Cristo, come ha spiegato in dichiarazioni all’agenzia Efe l’iman Belal Hanini, è ”un omaggio alla tolleranza”.

Credo che questa sia una mossa propagandistica verso gli occidentali per sostenere e continuare la penetrazione maomettana in occidente, e ti dico perché.

  1. Sia l’Islam tradizionale sunnita che quello sciita sono rigidamente monoteisti, e rifiutano il culto dei Santi, accusando per questo i Cristiani di “politeismo” soft. Tanto è vero che gli Islamici si offendono quando vengono chiamati Maomettani, in quanto questa definizione implica la venerazione di Maometto, mentre loro sostengono, a torto, di essere “sottomessi” (muslimun) solo ad Allah.
    Le Moschee non sono chiese, ma luoghi di raduno e di preghiera per i Credenti (tipo i centri sociali) e non sono “dedicate” ma solo denominate per poterle distinguere. Forse la moschea di Gesù prende il nome da una tradizione locale o perché costruita sulle rovine di, o vicino a, un tempio cristiano dedicato a Gesù o solo per motivi propagandistici. Non so quali siano i motivi reali, ma non è sicuramente quello di mandare un segnale di pace ai “fratelli” Cristiani.
  2. Gesù, come Mosè, Salomone, Noé, Abramo, è un profeta dell’Islam; Abramo Mosé e Gesù sono i più importanti dopo Maometto che è l’ultimo (il Sigillo dei Profeti) inviato esclusivamente per correggere gli errori e le falsificazioni fatte scientemente da Ebrei e Cristiani al messaggio originale di Mosè e Gesù, che non era altro che l’Islam. Secondo i Maomettani anche il Vangelo fu un libro rivelato da Allah al profeta Gesù.
  3. Gesù è così importante nella tradizione Islamica che nel Corano c’è una intera Sura (Sura 19, “Maria”) dedicata a Maria, madre di Gesù, cosa che non c’è neppure nel Vangelo. Inoltre credono nel concepimento immacolato di Maria, mentre la tradizione Rabbinica parla di Maria in due modi diversi, o era una meretrice oppure fu ingravidata a seguito di uno stupro e rimase incinta mentre era mestruata e quindi “impura” (ma le conoscenze sulla fisiologia del ciclo mestruale non erano note a quei tempi e quindi si poteva credere che una gravidanza potesse accadere anche durante il periodo di impurità legato alla mestruazione)
  4. Gesù è così importante che un hadith (un detto del Profeta) sostiene che alla fine dei tempi Gesù tornerà sulla terra, ucciderà i maiali, spezzerà la croce, abolirà la giziya e istituirà l’Islam su tutta la terra. Solo allora potrà avvenire la fine del mondo e la resurrezione dei morti nel Giorno del Giudizio.

Dedicare una moschea a questo Gesù non può essere un atto di amicizia o sbaglio?
Ti segnalo i commenti più significativi riguardanti Gesù nel Corano, quiqui, quiquiquiquiqui. Sono tutti in Italiano (tradotti da me) e alla fine del commento è riportato il testo del Corano, in Italiano, nella traduzione di Hamza Piccardo (Fratelli Musulmani) della moschea di Bologna.

164 pensieri riguardo “Una Moschea di Gesù: in nome della tolleranza?”

  1. ——Shehi, gli ultimi commenti mi sembrano anche più volgari di quelli precedenti;Gabriele——
    Non si dice “volgari”, si dice “volgavi”, o poco attento discepolo di Mons. Della Casa!:-)

    —-un conto son le questioni legali, altro conto è l’educazione che anche in un blog non dovrebbe mai mancare.—
    Sì, ma da ambo le parti. Altrimenti, come dicono i vostri cugini d’Oltralpi “a canaille-canaille et demì” (versione italica “a brigante-brigante e mezzo”. Pertanto, a chi mi dà, ad minchiam e a seguito della propria crassa ignoranza, del “razzista” non credo di dovere alcuna “educazione”.

    ——Scrivo in questo blog da un po’ di tempo ormai e so bene che chi lo gestisce tiene particolarmente ad avere un contenuto non offensivo, rispettoso e soprattutto un confronto sereno, senza insulti o attacchi personali.—–
    Oh, certo, ma solo nei confronti degli amichetti loro. Se p.es. si insulta un morto (rispettato da 1,2 muiliardi di persone) secoli fa, dandogli – sempre ad minchiam e applicando i “metri” dell’Occidente del XXI secolo all’Arabia del VII – praticamente del “pedofilo” “assassino” e quant’altro, tutto va ben madama la marchesa!

    —–Ognuno ha un proprio concetto di educazione ma frasi del tipo “vai pure a cagare” penso sia meglio evitarle.—–
    La sua qui sopra è una citazione falsa. Falsa per omissione. Io non l’ho “mandato a cagare”, ho detto “vai pure a cagare urbi et orbi le tue castronerie islamofobe”, che è una cosa ben diversa. Vuoi che sostituisca “cagare” p.es. con “vomitare”? Mah, se po’ ffa’, ma visto che il destinatario ha una certa età e il cagare è un normale fatto fisiologico, mentre il vomitare no, non vorrei che troppo vomito gli nuocesse alla salute….e poi desse la colpa a “noi maomettani”:-)

    —Saluti—-
    Altrettanti.

  2. Sempre per Gabriele. E sempre sui dettami di Mons. Della Casa a cui tiene tanto.
    Come avrà visto sopra, io ho risposto come ho potuto alle domande postemi da Mantellini. Poi ho posto io a lui una domandina semplice-semplice “Sei per caso ebreo?”. Al posto di un “Sì” o un “No” o – al limite – di un “Saranno c..zi miei” (anche se quando si tratta di darmi presuntuosamente, nonché erroneamente, del “musulmano” il sullodato mica si fa tanti scrupoli) mi becco un’accusa di “razzismo” ad capocchiam.
    Ora, caro Gabriele, secondo le Norme Del Diritto Internazionale Di Gabriele Sulla Presunzione (con la “n”:-) ), cosa si dovrebbe presumere da una tale reticenza insultante? E come mai nei confronti di tale reticenza non è scattato il Suo Ineffabile Sdegno Verso I Reticenti? Sarà anche lei per caso un Adepto Del Diritto In Versione Giolittiana, quello per intenderci che recita “La legge si interpreta per gli amici (e anche per gli amici degli amici-ndr) e semplicemente si applica agli altri”?
    Se non mi risponderà, io saprò bene – in ottemperanza ai Suoi Pregevoli Insegnamenti In Materia – cosa presumere:-).
    Saluti

  3. Forse uccidere e derubare Ebrei non è reato e consumare un matrimonio con una bimba di 9 anni non è pedofilia. Ma i fatti non li dico io, sono stati tramandati dai fedeli biografi del profeta e non sono negati neppure dagli apologeti dell’Islam, che fanno salti mortali logici per giustificarli

    Esilio e spoliazione di Ebrei
    esilio dei Banu Qaynuqa
    esilio e appropriazione dei beni dei Banu Nadir
    sterminio e appropriazione dei beni dei Banu Qurayza
    appropriazione dei beni e riduzione in schiavitù degli abitanti di Khaybar
    (Vite antiche di Maometto Mondadori Traduzione dall’arabo)

    Uccisione di Ebrei
    Abu Rafi ebreo pag 199
    Ka’b bin al Ashraf ebreo pag 201
    decapitazione dei Banu Qurayza dopo la resa (oltre 600 uomini) pag 259
    Kinana ibn al Rabi, torturato a morte ebreo pag 310
    (Vite antiche di Maometto Mondadori Traduzione dall’arabo)

    Pedofilia
    Matrimonio con A’isha a 6 anni, consumato a 9 anni

    Bukhari 7.62.64
    7.62.88 http://www.usc.edu/dept/MSA/fundamentals/hadithsunnah/bukhari/062.sbt.html
    Muslim 10.8.3310
    http://www.usc.edu/dept/MSA/fundamentals/hadithsunnah/muslim/008.smt.html#008.3310

    Paolo Mantellini

  4. Shehi i suoi commenti son stati sin dall’inizio poco educati; cerchiamo di non allargare troppo le questioni e soprattutto di abbassare i toni, che mi sembra si siano alzati un po’ troppo da più parti; lei si è posto sin dall’inizio in maniera abbastanza scontrosa ma penso si possa concludere che stare qui a battibeccare, come si suol dire, sia poco utile; parlare pacatamente invece ritengo serva a qualcosa.
    I commenti fatti ormai son fatti, magari per quelli che verranno postati cerchiamo di tenere un tono più pacato, sicuramente il dibattito ha da guadagnarci.
    Saluti

  5. —–Shehi i suoi commenti son stati sin dall’inizio poco educati; Gabriele—–
    La sfido a dimostrarlo, altrimenti le sue sono solo – detto il più educatamente possibile – delle sporche menzogne.

    —–cerchiamo di non allargare troppo le questioni e soprattutto di abbassare i toni, che mi sembra si siano alzati un po’ troppo da più parti;—–
    Oh, alleluia, “da più parti”!

    —-lei si è posto sin dall’inizio in maniera abbastanza scontrosa—–
    Ah, perché i suoi “amici degli amici”, invece facevano scorrere latte e miele dalla bocca…mi sa proprio che lei abbia visto un altro film.

    —-ma penso si possa concludere che stare qui a battibeccare, come si suol dire, sia poco utile; parlare pacatamente invece ritengo serva a qualcosa.—-
    “Pacatamente” si può parlare solo del tempo. E a volte neanche di quello, perché salta su il solito ecologista col Protocollo di Kyoto e il riscaldamento globale e finisce in gazzarra:-).

    —–I commenti fatti ormai son fatti, magari per quelli che verranno postati cerchiamo di tenere un tono più pacato, sicuramente il dibattito ha da guadagnarci.—–
    Ne dubito fortemente. Con un giocatore napoletano delle tre carte che applica ad minchiam i costumi dell’Occidente del XXI secolo a quelli dell’Arabia del VII secolo solo per dar del “pedofilo” a Maometto, non c’è pacatezza che tenga. Con uno che nasconde nella manica la “carta” nella quale si spiega come ALCUNE tribù ebraiche, dopo aver stretto un patto di alleanza con i musulmani TRADIRONO e si unirono agli aggressori meccani e, per questo, furono GIUSTAMENTE trattati DA TRADITORI secondo le spietate leggi di guerra DEL TEMPO, non ci può essere alcun dibattito proficuo. Come non ci può essere divertimento nel giocare a poker con un baro professionista.

    —Saluti—-
    Altrettanti.

  6. Al nostro fedelissimo signor Ritvan Shehi avevo tentato di dire che con un po’ di garbo e normale educazione, nulla più, si può anche discutere di argomenti scottanti. Insultare invece offre la netta impressione chi s’inalbera sia a corto di motivazioni convincenti per difendere le sue tesi. Così non solo non riuscirà mai a far accettare le sue tesi all’avversario direttamente contrapposto, ma comprometterà anche il giudizio di altre persone che leggono, riflettono e per una sorta di pudore (che non sia anche pigrizia!) evitano però di commentare.
    Ho sentito da un paio d’amici, di quelli che seguono silenziosi il dibattito, la chiara espressione del loro apprezzamento per quanto ha scritto fino ad oggi il nostro amico Mantellini. Hanno anche aggiunto che Mantellini è molto tagliente nei suoi giudizi, ma fino ad oggi è stato sempre molto documentato e lo ha fatto con assoluta precisione. Quindi secondo me è inappuntabile.
    Se Lei sig. Shehi ha opinioni differenti le esponga con pacatezza e ci fornisca i link, i documenti per verificarle. Inoltre si attenga sempre ai temi in oggetto altrimenti è difficilissimo capirci. Non si limiti però soltanto a fare della pesante, ed anche sciocca ironia. Quanto a me sappia che non frequento Popinga per cercar beghe e che il padrone di casa è chi ha creato questo sito e da sempre lo gestisce con professionalità e senza alcun profitto, il nostro Marco Scaloni.

  7. Con uno che nasconde nella manica la “carta” nella quale si spiega come ALCUNE tribù ebraiche, dopo aver stretto un patto di alleanza con i musulmani TRADIRONO e si unirono agli aggressori meccani e, per questo, furono GIUSTAMENTE trattati DA TRADITORI secondo le spietate leggi di guerra DEL TEMPO, non ci può essere alcun dibattito proficuo.

    Ma chi ha detto che tradirono? Il genocidio per i traditori è giustificato? Buono da sapersi. Ma non capisco perché le tre tribù ebree che tradirono, se tradirono, furono punite in modo così diverso, la prima espulsa, la seconda espulsa e depredata, la terza depredata ed eliminata (oltre 600 uomini decapitate in un giorno, dopo che si erano arresi).

    Anche la punizione applicata dal Profeta ai ladri apostati della tribù degli Uraina allora è giusta?

    “Bukhari: Volume 8, Libro 82, Numero 795:
    Narrò Anas: Il Profeta tagliò le mani e i piedi degli uomini appartenenti alla tribù di ‘Uraina e non cauterizzò (i loro arti sanguinanti) fin che morirono.
    http://www.usc.edu/dept/MSA/fundamentals/hadithsunnah/bukhari/082.sbt.html#008.082.795

    Forse giusto, ma un poco sadico, o neppure questo si può dire?

    Ka’b bin al Ashraf non era un traditore, ma un oppositore
    Abu Afak non era un traditore, ma solo un vecchio oppositore
    Asma bint Marwan non era una traditrice e fu uccisa mentre stava allattando: la sua colpa? aver protestato in pubblico per l’assassinio del vecchio Abu Afak e aver giustamente accusato Maometto del misfatto.
    Gli altri stavano zitti perché avevano capito cosa rischiavano a criticare il nuovo “alleato”.
    L’unica cosa che li accomunava era l’essere ebrei e avversari di Maometto, ma forse gli ebrei se lo meritano visto che si sono meritati l’ira di Allah.

    Ricordo al mio illustre oppositore che il Corano specifica che il Profeta è un esempio eccellente che ha rivelato una verità valida per tutti gli uomini, per ogni luogo ed ogni tempo. E che per salvarsi l’anima si deve obbedire ad Allah e al suo Profeta. Evidentemente ignora molto dell’islam.

    Come si definisce chi ignora qualche cosa? Accidenti, non mi viene la parola!

    Paolo Mantellini

  8. —–Al nostro fedelissimo signor Ritvan Shehi avevo tentato di dire che con un po’ di garbo e normale educazione, nulla più, si può anche discutere di argomenti scottanti.Gianluigi—–
    Nei paesi civili “garbo” e “normale educazione” mi sembra che prevedano anche che non si offendano ad minchiam le credenze religiose altrui e che ci si accosti agli argomenti di natura religiosa con un minimo indispensabile di rispetto, nonché di sincerità e di onestà intellettuale. Tutti “requisiti” che mancano totalmente negli interventi del SUO AMICO. Oppure esiste un “lodo Mazzufferi” che dispensa amici ed amici degli amici dall’applicare tali qualità?

    ——Insultare invece offre la netta impressione chi s’inalbera sia a corto di motivazioni convincenti per difendere le sue tesi.—–
    Io insulto solo ed esclusivamente a seguito d’insulti altrui, come quello di “razzista” applicatomi ad minchiam dall’Illustrissimo Prof che – nonostante sia laureato in Medicina, credo – non conosce la differenza fra “specie” e “razza”, nonché fra “ebrei” come etnia ed “ebrei” come credenti nella Torah.

    —–Così non solo non riuscirà mai a far accettare le sue tesi all’avversario direttamente contrapposto,—–
    Oh, su questo non mi son mai fatto la minima illusione, poiché credo che il sullodato abbia ottimi motivi per propagandare le sue falsità sull’islam. Il mio dubbio era solo se lo fa perché ebreo (domanda su cui molto “educatamente” ha risposto insultandomi e dandomi ad minchiam del “razzista”) o perché intende sfruttare il “filone d’oro” dell’islamofobia che ha arricchito la fallaci, Allam e tanti altri.

    —–ma comprometterà anche il giudizio di altre persone che leggono, riflettono e per una sorta di pudore (che non sia anche pigrizia!) evitano però di commentare.—–
    Ha per caso facoltà paranormali per infilarsi nei pensieri del pudico (o pigro) prossimo?! E poi, guardi che anche Gesù disse “chiedete e vi sarà dato” (che implica anche “vi sarà detto”, aggiungerei immodestamente io), pertanto, se i suoi pudichi/pigri lettori volessero da me lumi, basterebbe lasciare per un momento da parte l’eccessivo pudore o la pigrizia e pormi delle domande precise. Sarei ben lieto di rispondere.

    ——Ho sentito da un paio d’amici, di quelli che seguono silenziosi il dibattito, la chiara espressione del loro apprezzamento per quanto ha scritto fino ad oggi il nostro amico Mantellini. Hanno anche aggiunto che Mantellini è molto tagliente nei suoi giudizi, ma fino ad oggi è stato sempre molto documentato e lo ha fatto con assoluta precisione. Quindi secondo me è inappuntabile.——
    Si vede che anche i tuoi suddetti amici silenti hanno le proprie buone ragioni per dar credito alle castronerie di Mantellini. Dice un mio amico telematico:”puoi convincere solo chi in cuor suo è già convinto”. Pertanto, il suo paio d’amici si potrebbe accomodare senza problemi nella folta schiera degli islamofobi alle vongole, tanto due islamofobi in più, due in meno, cambia poco.

    —–Se Lei sig. Shehi ha opinioni differenti le esponga con pacatezza e ci fornisca i link, i documenti per verificarle.—–
    Cos’è, un ordine, gentile “padrone di casa”? Ma nella Buona Educazione Da Collegio Svizzero Di Educande, di cui lei sembra essere fervente adepto, non si usa premettere locuzioni come “la prego di” o simili? Comunque, le sia chiaro che non prendo ordini da lei cosa e come devo scrivere. Chiaro o serve anche un disegnino?

    —-Inoltre si attenga sempre ai temi in oggetto altrimenti è difficilissimo capirci.—–
    Idem come sopra (mi sa che il disegnino serva proprio). E non mi sembra che io abbia parlato d’islam nei commenti ai post sulle beghe politiche in quel di Senigallia o altro, pertanto, il suo protervo ordine se lo può riprendere indietro e infilarselo in saccoccia per almeno due buoni motivi.

    —–Non si limiti però soltanto a fare della pesante, ed anche sciocca ironia.—–
    Che la mia ironia sia “sciocca” è una sua opinione. Cretina.

    —–Quanto a me sappia che non frequento Popinga per cercar beghe—
    Delle ragioni per cui lei frequenta Popinga nun me ne po’ frega’ de meno: saranno pure ca…voli (educandamente parlando) suoi, no?

    —-e che il padrone di casa è chi ha creato questo sito e da sempre lo gestisce con professionalità e senza alcun profitto, il nostro Marco Scaloni.—–
    Grazie dell’informazione. Non ho avuto il piacere di conoscere la di lui opinione in materia, ma ho molto apprezzato (e condiviso interamente i contenuti, anche se non l’ho mai scritto, forse per eccesso di prudenza nello scansare eventuali accuse di piaggeria nei confronti di uno che porta il cognome che nell’URL del sito precede “popinga”) gli interventi di un altro Scaloni, Andrea. Parente?
    Comunque, il mio “padrone di casa” più che a un suo contributo eventuale nella gestione del blog si riferiva al suo protervo atteggiamento doppiopesista nei confronti della mia “educazione”. Chiarisco meglio il concetto. Il complesso del “padrone di casa” presume che il “diversamente comunitario” (grazioso eufemismo da me coniato per sostituire “extracomunitario”) debba dire sempre e solo “zi badrone” a chi ha avuto la fortuna di nascere da genitori di italica stirpe ed essere sempre ossequiente ed educatissimo con lui. Ovviamente senza esservi alcuna reciprocità. Piccolo esempio. Appena sceso dal traghetto, il poliziotto italiano addetto al controllo dei documenti, dopo aver spulciato minuziosamente i documenti che attestavano il motivo del mio ingresso e soggiorno (specializzazione post-laurea) mi chiede:”E adesso dove vai?”. E io “Scusi, signor agente, per caso siamo stati alle elementari insieme e io non me lo ricordo?”. E lui “?????”. E io “No, sa, a me risulta che qui in Italia si dà del “tu” a vecchi amici d’infanzia, colleghi ed attuali amici e siccome non mi risulta che noi due siamo colleghi/amici….”. Alla fine, capita l’antifona, mi dice:”Mah, sa, è perché se agli stranieri diamo del “lei” non capiscono e si confondono”. E io:”Abbia pazienza, signor agente, ma lei ha visionato minuziosamente i miei documenti e, se crede che anche uno specializzando post laurea che è stato in Italia per lunghi periodi – come risulta dai miei visti da lei ha così accuratamente spulciato – non sia ancora in grado di capire il “lei”, la cosa mi lascia esterrefatto!”. (sì, Mazzufferi,lo so, per i suoi canoni da “padrone di casa” io “cerco beghe” sempre:-) ).

    P.S. Vuole un link a dimostrazione della palese disonestà intellettuale del suo amichetto islamofobo? Bene. Scrive il sullodato (commento 53):
    “Forse uccidere e derubare Ebrei non è reato….Ma i fatti non li dico io, sono stati tramandati dai fedeli biografi del profeta e non sono negati neppure dagli apologeti dell’Islam……Esilio e spoliazione di Ebrei esilio dei Banu Qaynuqa esilio e appropriazione dei beni dei Banu Nadir…….Uccisione di Ebrei Abu Rafi ebreo pag 199 Ka’b bin al Ashraf ebreo pag 201 decapitazione dei Banu Qurayza dopo la resa….”. Ma, a quel punto, un uomo “normale” si chiederebbe (e chiederebbe all’Islamologo De Noantri): perché Maometto ha fatto questo?

    Da http://it.wikipedia.org/wiki/Maometto (grassetto mio):

    “Maometto, nel corso di quel confronto armato che portò alla prima vittoria di Badr, alla disfatta di Uhud e alla finale vittoria strategica di Medina (Battaglia del Fossato) contro i pagani di Mecca e i loro alleati, espulse e, nell’ultimo caso, permise che fossero trucidati tutti gli ebrei di Medina, che si erano resi colpevoli agli occhi della Umma di violazione del Patto di Medina e di tradimento dei musulmani di quella città. All’espulsione soggiacquero — in occasione dei due primi fatti d’armi — i Banū Qaynuqāʾ e i Banū Naḍīr, mentre nell’ultimo caso, dopo la vittoria del Fossato (Yawm khandaq), furono uccisi i maschi adulti dei Banū Qurayza, laddove donne e bambini furono resi schiavi e venduti sui mercati d’uomini di Siria, dove vennero quasi tutti riscattati dai loro correligionari di Khaybar, Fadak e di altre oasi arabe higiazene.”

    Le basta il grassetto per convincersi che il suo amichetto è un Emerito Scrittore Di Falsi Per Omissione”? No, eh, gli amici restano sempre “piez’ e core”!

  9. x Mantellini (commento 57)
    Quando avrai risposto alla mia UNICA domanda “sei ebreo?”, risponderò alle tue.
    Faccio un’eccezione per la tua domanda finale “Come si definisce chi ignora qualche cosa?” rispondendoti – repetita iuvant – che chi ignora la differenza fra “ebrei” come credenti nella Torah ed “ebrei” come etnia si chiama….Paolo Mantellini.

  10. Ripeto:

    Ka’b bin al Ashraf non era un traditore, ma un oppositore
    (Bukhari 5.59.369)
    Abu Afak non era un traditore, ma solo un vecchio oppositore
    (Kitab al Tabaqat al Kabir Vol 2, pag. 31)
    Asma bint Marwan (The life of Muhammad, Sirat Rasul Allah di Ibn Ishaq tradotta da A. Guillaume, Oxford University Press 2006, pag 675-676) non era una traditrice e fu uccisa mentre stava allattando l’ultimo dei suoi 5 figli: la sua colpa? aver protestato in pubblico per l’assassinio del vecchio Abu Afak e aver giustamente accusato Maometto del misfatto. Erano solo persone che avevano il coraggio di parlare. Gli altri stavano zitti perché avevano capito cosa rischiavano a criticare il nuovo “alleato”.

    Le tre tribù furono trucidate solo dopo questi delitti, perché si erano rese conto di aver commesso un gravissimo errore accettando questo “alleato”. La verità è che furono considerate traditrici perché rifiutarono di aderire alla nuova fede.

    E chi avevano tradito gli Ebrei di Khaybar, oasi a oltre 100 Km da Yatrib? Furono attaccati senza preavviso solo perché Maometto aveva bisogno di far cassa, visto che i nuovi convertiti non avevano nessun bottino da spartirsi e l’inviato di Allah temeva che se ne andassero, tanto è vero che fece torturare a morte Kinana al Rabi che era il custode del tesoro della comunità. Per vincere usò mezzi immorali anche per l’Arabia del settimo secolo, come il tagliare le palme, tanto che ebbe bisogno di una nuova rivelazione per giustificare il suo operato di fronte ai suoi stessi seguaci allibiti.
    (The life of Muhammad, Sirat Rasul Allah di Ibn Ishaq tradotta da A. Guillaume, Oxford University Press 2006, pag 510-515)

    Infine riuscì a realizzare in Arabia, quello che neppure a Hitler riuscì in Germania: la completa purificazione della sua terra dall’impurità giudea. Dai tempi di Maometto, nessun Israelita risiede in Arabia. Che miracolo!

    Questa è la persona che i musulmani devono imitare, secondo il corano 33:21:
    Avete nel Messaggero di Allah un bell’esempio per voi, per chi spera in Allah e nell’Ultimo Giorno e ricorda Allah frequentemente.

    No grazie!

    Paolo Mantellini

  11. Il commento che precede questo mio telegrafico appunto merita un particolare apprezzamento per la precisione e l’incisività delle argomentazioni esposte.
    Il dibattito cresce e si qualifica solo se ci si confronta con argomentazioni sostanziose.

  12. —-Il commento che precede questo mio telegrafico appunto merita un particolare apprezzamento per la precisione e l’incisività delle argomentazioni esposte.Gianluigi—–
    Per la serie “Pubblicità Regresso”, ovvero per ogni oste il vino che portano in tavola i suoi camerieri è ottimo…oddio (e oAllah e odd-o, per pav condicio) ho nominato il vino “haram”….vuoi vedere che – mantelliniamente delirando – i biechissimi seguaci di Maometto, barbuti, intabarrati, inturbantati, scimitarromuniti ed anelanti ad essere sue fotocopie, verranno a tagliarmi la gola?:-).

    P.S. (serio): Mazzufferi, io sto ancora aspettando da Mantellini una telegrafica risposta colma di precisione ed incisività sul suo essere ebreo o meno. Dice che se inoltrassi la domanda tramite lei – in qualità di Agente Pubblicitario – magari debitamente compilata in carta da bollo, risponderebbe?

  13. Cito Corano, ahadith e biografie ufficiali del “profeta”. Se il mio è un delirio sono in buona compagnia. Lo prendo per un complimento, ma stai attento tu ai tuoi amici barbuti. Se riescono a capire che stai dando del delirante a Maometto, Ibn Ishaq, Bukhari, Muslim e compagnia, non ultimo lo stesso Allah, autore del Corano, libro eterno, chiarissimo, immutabile, indiscutibile, verissimo, valido in ogni tempo e in ogni luogo, magari la gola la tagliano a te!

    Paolo Mantellini

  14. Siempre (sic) per Mazzufferi.
    Se sa leggere in gransatanese:-) dia un’occhiata qui:
    http://www.bismikaallahuma.org/archives/2005/the-killing-of-abu-afak-and-asma-bint-marwan/ (San Google sia lodato e sempre sia lodato!:-) )
    Così avrà una risposta da un islamologo non alle vongole (io non ho la pretesa di esserlo, neanche alle vongole) sulle bubbole “scientifiche”, nonché “precise” ed “incisive” del suo carissimo amico. Buona lettura.

  15. —-Cito Corano,Paolo Mantellini—–
    Sì, ma lo citi ad minchiam. Ti ricordo che:
    “E’ Lui che ha fatto scendere il Libro su di te. Esso contiene versetti espliciti , che sono la Madre del Libro, e altri che si prestano ad interpretazioni diverse. Coloro che hanno una malattia nel cuore, che cercano la discordia e la [scorretta] interpretazione, seguono quello che è allegorico, mentre solo Allah ne conosce il significato. Coloro che sono radicati nella scienza dicono: ” Noi crediamo: tutto viene dal nostro Signore” . Ma i soli a ricordarsene sempre sono i dotati di intelletto. (Corano, 3;7).
    Ecco, mi sa che tu c’hai proprio quella “malattia cardiaca” e cerchi sempre la scorretta interpretazione. Dunque assai probabilmente – coranicamente parlando – la tua dotazione d’intelletto è assai scarsa.

    —-ahadith e biografie ufficiali del “profeta”.—-
    Vedi il link che ho messo a Mazzufferi sull’ “ufficialità”. Se sai leggere in gransatanese:-) beninteso.

    —–Se il mio è un delirio sono in buona compagnia.—-
    Già. In rete trovi un sacco di spazzatura islamofoba fotocopia della tua. Si vede che rende bene.

    ——Lo prendo per un complimento, ma stai attento tu ai tuoi amici barbuti. Se riescono a capire che stai dando del delirante a Maometto, Ibn Ishaq, Bukhari, Muslim e compagnia, non ultimo lo stesso Allah, autore del Corano, libro eterno, chiarissimo, immutabile, indiscutibile, verissimo, valido in ogni tempo e in ogni luogo, magari la gola la tagliano a te!——
    Se mettere in dubbio gli scritti di Ibn Ishaq scatena i barbudos scimitarruti, sarò in buona compagnia dell’estensore del suddetto link. Sulla tua castroneria che il Corano sia “chiarissimo” e, dunque, alla tua portata intellettuale da Islamologo De Noantri, vedi il versetto sopracitato. Comunque, spero che i barbudos mi concedano un ultimo desiderio prima di sgozzarmi: li manderò da te a chiederti se sei ebreo oppure no:-).

  16. Siempre per Mazzufferi.

    Il suo amicone scrive:
    “E chi avevano tradito gli Ebrei di Khaybar, oasi a oltre 100 Km da Yatrib? Furono attaccati senza preavviso solo perché Maometto aveva bisogno di far cassa, visto che i nuovi convertiti non avevano nessun bottino da spartirsi e l’inviato di Allah temeva che se ne andassero, tanto è vero che fece torturare a morte Kinana al Rabi che era il custode del tesoro della comunità.

    Ebbene, a chi avesse veramente voglia ed interesse alla verità, basterebbe un giro sulla solita Wiki in gransatanese (http://en.wikipedia.org/wiki/Battle_of_Khaybar) per conoscere “la precisione e l’incisività delle argomentazioni esposte” dal suo amico.
    Cito:
    “According to Muslim sources, the Muslims attacked Jews who, having reached agreement with the Muslims and then broken their word, had barricaded themselves in a fort.” (voce “Ali”. Encyclopedia Britannica Online)….
    On the reasons for the attack, William Montgomery Watt notes that the presence of the Banu Nadir in Khaybar, who were inciting hostilities along with neighboring Arab tribes against Muhammad. Contemporary scholar Laura Veccia Vaglieri, while giving full credence to Watt’s view, points out other reasons such as Muhammad’s raising his prestige among his followers, as well as to capture booty to sustain subsequent conquests. (Veccia Vaglieri, L. “Khaybar”, Encyclopaedia of Islam; Stillman, Norman, The Jews of Arab Lands: A History and Source Book.)
    Vaglieri concurs that one reason for attack was that the Jews of Khaybar were responsible for the Confederates that attacked Muslims during the Battle of the Trench.(Veccia Vaglieri, L. “Khaybar”, Encyclopaedia of Islam)

    Scrive poi lo Storico De Noantri E Suo Grandissimo Amico:
    ” Infine (Maometto-ndr.) riuscì a realizzare in Arabia, quello che neppure a Hitler riuscì in Germania: la completa purificazione della sua terra dall’impurità giudea. Dai tempi di Maometto, nessun Israelita risiede in Arabia.
    Falso come Giuda! (visto che parliamo d’ebrei:-) ). Scrive la solita Wiki:
    “…the Jews of Khaybar were to evacuate the area, and surrender their wealth. The Muslims, would cease warfare, and not hurt any of the Jews. After the agreement some Jews approached Muhammad, with a request to continue to cultivate their fine orchards, and remain in the oasis. In return, they would give one-half of their produce to the Muslims. Muhammad accepted the proposal.(Montgomery Watt, W. 1956. Muhammad at Medina. Oxford University Press). He also ordered the restitution to the Jews of their holy scriptures.(Veccia Vaglieri, L. “Khaybar”, Encyclopaedia of Islam)…
    The people of al-Waṭī and al-Sulālim surrendered to the Muslims on the condition that they be “treated leniently” and the Muslims refrain from shedding their blood. Muhammad agreed to these conditions and did not take any of the property of these two forts (Ibn Hisham. Al-Sira al-Nabawiyya (The Life of The Prophet). English translation in Guillame (1955), pp. 145–146)

    Gli ebrei di Khaybar – ci informa sempre la Wiki – finché visse il Profeta continuarono a vivere nella loro oasi (ovviamente pagando il tributo).
    “Jews continued to live in the oasis for several more years until they were finally expelled by caliph Umar.

    Comunque, Mazzufferi, lei non dia ascolto a quegli storici citati da Wiki, essi sono senza alcun dubbio al soldo del mullah Omar e di Bin Laden, mentre solo il Suo Ineffabile Amico è La Bocca Della Verità!

  17. al suo commento precedente, tanto per scherzare, mi vien da ribattere che Lei, al contrario degli ebrei di Khaybar, per vivere in questa oasi non paga nessun tributo!
    Questo si che è segno di civiltà, ovviamente per come la vedo io.
    Poi, appena avrò tempo, risponderò anche ad osservazioni che compaiono in altri commenti purtroppo sempre piuttosto disforici (in particolare quello del n.58).

  18. Khaybar: è vero che furono depredati di tutto, ma ottennero, in cambio della vita, di poter lavorare le terre, a loro rubate dai vincitori e che i vincitori non erano in grado di lavorare, trattenendo metà del raccolto per loro, ma con la clausola che avrebbero potuto essere espulsi non appena i nuovi padroni lo avessero deciso (che magnanimità). Infatti, appena dopo la morte del profeta furono espulsi e da allora l’Arabia fu completamente libera dalla presenza giudaica.

    Kinana fu torturato a morte per strappargli l’ubicazione del tesoro della tribù. Siccome non parlava, alla fine gli fu acceso un falò sul torace e quindi morì. Il profeta, la notte stessa si consolò portandosi a letto la sua vedova, sposata d’urgenza.

    Qualcuno poi chiede:

    sei ebreo oppure no

    A domande cretine bisognerebbe dare risposte cretine; io invece alle domande cretine non rispondo

    Paolo Mantellini

  19. Sull’Isnad si può discutere all’infinito. Il fatto è che, se anche i resoconti dell’omicidio di Abu Afak e Asma bint Marwan, ordinati da Maometto, fossero apocrifi, quelli di Ka’b bin al Ashraf e di Kinana al Rabi sono autentici (oltre una quantità di altri episodi non citati da Wikipedia), e testimoniano un comportamento di Maometto che rende comunque credibili anche i due “in dubbio”.

    Ammettendo la falsità dei primi due resoconti siamo in parità: 2 a 2!

    Io però non riesco a capire, come nella fase dell’espansione Islamica, in cui si stava instaurando il culto della personalità di Maometto, siano state “inventate” e tramandate storie così “palesemente false” e denigratorie. Durante il periodo abbasside fu inventata la minha, iquisizione islamica, che non usava il rogo, ma la decapitazione. Come mai si è tollerata l’invenzione e la diffusione di storie così palesemente false e non sono state censurate, arrivando fino ai giorni nostri? Vere o false, queste storie risalgono ai primi tempi dell’islam. La mia opinione è che a quel tempo erano assolutamente credibili e la moralità di quei crimini era accettata e approvata.

    Il fatto è che nell’Islam non è mai esistita una critica razionale e libera dei testi. E’ consentito solo accettare l’interpretazione dominante. Quelle minoritarie e/o dissenzienti vengono oppresse senza pietà, in genere nel sangue. Ancora oggi, dove sono costretti a vivere insieme, sciti e sunniti si sparano vicendevolmente come succede regolarmente in Pakistan

    Paolo Mantellini

  20. —–Qualcuno poi chiede:”sei ebreo oppure no”
    A domande cretine bisognerebbe dare risposte cretine; io invece alle domande cretine non rispondo. Paolo Mantellini—–
    Beh, in questo caso, però, si vede che hai fatto un’eccezione: hai risposto…nel modo più imbecille possibile.

    ——Io però non riesco a capire, come nella fase dell’espansione Islamica, in cui si stava instaurando il culto della personalità di Maometto, siano state “inventate” e tramandate storie così “palesemente false” e denigratorie. Durante il periodo abbasside fu inventata la minha, iquisizione islamica, che non usava il rogo, ma la decapitazione. Come mai si è tollerata l’invenzione e la diffusione di storie così palesemente false e non sono state censurate, arrivando fino ai giorni nostri? Vere o false, queste storie risalgono ai primi tempi dell’islam. La mia opinione è che a quel tempo erano assolutamente credibili e la moralità di quei crimini era accettata e approvata.—–
    Finalmente la prima cosa razionale ed intelligente che dici (forse Allah ti sta illuminando?:-) ). Come ti ho già detto, ridetto e stradetto, si era nel VII secolo d.C, non nel XXI !

    —-appena dopo la morte del profeta (gli ebrei di Khaybar-ndr) furono espulsi e da allora l’Arabia fu completamente libera dalla presenza giudaica.—-
    Beh, “appena dopo” è un’emerita castroneria. Fu il 3° califfo, Uthman (quello che mise per iscritto il Corano) a farlo, parecchi anni dopo la morte di Maometto. Ma poi, Illustrissimo Islamologo De Noantri, sei proprio sicuro che quelli di Khaybar fossero GLI UNICI ebrei residenti nella penisola arabica??!!

    —–Il fatto è che nell’Islam non è mai esistita una critica razionale e libera dei testi. E’ consentito solo accettare l’interpretazione dominante. Quelle minoritarie e/o dissenzienti vengono oppresse senza pietà, in genere nel sangue.——
    Beh, un po’ come anche la Santa Madre Chiesa Cattolica ha fatto in quei frangenti nei secoli passati, no? Purtroppo, i musulmani non hanno un “Papa” che possa chiedere scusa in nome e per conto dell’intera ummah per gli errori (ed eventuali orrori) del passato.

    —-Ancora oggi, dove sono costretti a vivere insieme, sciti e sunniti si sparano vicendevolmente come succede regolarmente in Pakistan—-
    Beh, aggiungiamoci pure l’Iraq. Un po’ come i cari cristiani dell’ “altra guancia” nella civilissima ed europeissima Irlanda del Nord, no?

  21. Ah, dimenticavo, caro Mantellini L’Islamologo, quelli che si scannano con i sunniti in alcune zone arretrate dell’Asia si chiamano “sciiti”, con due “i”. Gli Sciti (iniziale maiuscola d’obbligo) sono, invece, un antico popolo scomparso. Comunque, puoi sempre invocare il “lodo Gabriele” (niente a che vedere con l’Arcangelo che trasmise il Corano a Maometto, eh, non ci provare a buttarla in religione!:-) ) e dire che fu puro e semplice refuso!

  22. —-Il conflitto anglo-irlandese non era un conflitto di religione, ma una battaglia per la libertà e i diritti civili.Paolo Mantellini—-
    Appunto (ma come ci vedi bene quando non metti gli occhiali dell’islamofobia!). Ma ciò non toglie che i cosiddetti “unionisti” fossero prevalentemente protestanti e i cosiddetti “nazionalisti” fossero prevalentemente cattolici (e se le davano di santa ragione, con stragi di civili, donne e bambini inclusi e alla faccia di Gesù Cristo).
    Però, se nella civile Gran Bretagna del XX secolo, Madre Della Democrazia Moderna Europea e tutto il cucuzzaro, c’era indubbiamente un problema di “libertà e diritti civili”, tu credi forse che in quelle selvagge e tribali lande dell’Asia sia tutto rose e fiori in questo senso? Non ti passa per l’anticamera del tuo cervello imbevuto di islamofobia l’ideuzza che le tribù sciite e sunnite in quelle aree mica si sgozzano per stabilire se a Maometto debba succedere Ali o Abu Bakr, bensì per ragioni molto più terra-terra? E non ti domandi come mai molte tribù sunnite irachene recentemente si sono alleate agli americani per far fuori i “fratelli” sunniti targati Al Qaeda? Ecco, appunto.

  23. Ma chi metteva bombe a Belfast non pretendeva di essere un profeta da imitare. Io non riesco a capire chi prende come esempio da imitare un assassino, anche se del settimo secolo. Così come non si può prendere a modello Gengis Khan (o Temujin, se preferisci), anche se, per lo standard dell’epoca era un galantuomo, o quel musulmano convinto e osservante di Timur (Tamerlano)!

    Paolo Mantellini

  24. Shehi non commetta anche lei l’errore di chiamare lodo quello che tecnicamente lodo non è!
    A meno che lei non volesse far riferimento al lodo del giudizio arbitrale…

  25. —–Shehi non commetta anche lei l’errore di chiamare lodo quello che tecnicamente lodo non è!
    A meno che lei non volesse far riferimento al lodo del giudizio arbitrale…Gabriele—–
    Beh, se tutti i media italici parlano di “lodo Alfano” (e certamente il ministro Alfano non s’è messo a fare “giudizio arbitrale”) a voi “puristi” del leguleiese non resta che arrendervi.
    Saluti

  26. ——-Ma chi metteva bombe a Belfast non pretendeva di essere un profeta da imitare.Paolo Mantellini——
    No, ma si dichiarava sempre cristiano (dell’una o dell’altra “parrocchia”).

    —–Io non riesco a capire chi prende come esempio da imitare un assassino, anche se del settimo secolo.—–
    “Assassino” lo dica magari alla figura che le appare nello specchio di casa. Maometto era (anche) un Capo di Stato del VII secolo d.C., pertanto andava in battaglia ed emetteva anche sentenze capitali. Se usassimo il suo minchionesco metro di giudizio quasi tutti gli statisti europei – i cui monumenti riempiono le piazze d’Europa -, Skanderbeg compreso, dovrebbero essere bollati come “assassini”.

  27. Sia così gentile signor Ritvan Shehi, visto che Lei ci spiega tutto con assoluta sicurezza, perché sarebbe stato tanto importante sapere se Paolo Mantellini è ebreo oppure no.
    Il sottoscritto purtroppo non ne ha la più pallida idea.

  28. —–al suo commento precedente, tanto per scherzare, mi vien da ribattere che Lei, al contrario degli ebrei di Khaybar, per vivere in questa oasi non paga nessun tributo! Gianluigi—–
    Ah, dovrei essere io a pagare tributo all’ “economia del blog”??!! Non è che per caso – usando un vecchio stereotipo antisemita – anche lei è ebreo?:-). Guardi che neanche i commentatori non musulmani vengono costretti a pagare per “vivere” nei blog tenuti da musulmani , sa! O che per caso vorrebbe accusare questi ultimi – mantellinamente parlando – di non seguire l’esempio del Profeta ed essere, pertanto, cattivi musulmani e soggetti al doloroso castigo di Allah?:-) :-).
    Anzi, direi di più, dovrei essere io a chiedere a Mantellini la percentuale sui suoi futuri diritti d’autore, visto che gli sto facendo da “consulente”, “potandogli” un sacco di castronerie. E fareste bene anche voi del blog a chiedergli la vostra parte per tutta la pubblicità che gli state facendo e poi girare una quota a me per la mia consulenza altamente qualificata:-). Che dice, mettiamo un po’ di nero su bianco in merito, magari investendo Gabriele delle funzioni di notaio?:-)

    —–Questo si che è segno di civiltà, ovviamente per come la vedo io.—-
    Civiltà ‘n par de ciufoli: fate cacciare i soldi a Mantellini e mandatemi la mia parte, piuttosto, avaracci che non siete altro!:-)

    —-Poi, appena avrò tempo, risponderò anche ad osservazioni che compaiono in altri commenti purtroppo sempre piuttosto disforici (in particolare quello del n.58).—-
    Ehmmm…”disforici”….dal De Mauro-Paravia online :
    di|sfo|rì|a
    s.f.
    TS psic., inquietudine, irrequietezza.
    Anche lei è laureato in Psicopatologia/Psichiatria Alle Vongole nella Prestigiosa Università “Fra Cazzo Da Velletri”, per emettere con tanta sicumera tali diagnosi minchionesche solo attraverso gli scritti altrui?

    —–Sia così gentile signor Ritvan Shehi, visto che Lei ci spiega tutto con assoluta sicurezza, perché sarebbe stato tanto importante sapere se Paolo Mantellini è ebreo oppure no.Il sottoscritto purtroppo non ne ha la più pallida idea.—–
    Gent.mo sig. Mazzufferi, io non ho mai detto con la mia solita “assoluta sicurezza”:-) che la cosa fosse importante PER LEI o per chiunque altro. Era importante PER ME. Nel caso lui fosse ebreo – come sospetto fortemente – era inutile fargli da “consulente”, per giunta aggratise:-), perché l’islamofobia di CERTI ebrei ha radici profonde (veda come il nostro ci mena il torrone quasi esclusivamente sugli ebrei d’Arabia) e, vista anche la situazione in Palestina, purtroppo anche rami e foglie verdeggianti. Se, invece, non lo fosse, per lui ci sarebbe ancora speranza di “guarigione” dall’islamofobia…..Claro, hombre?:-)

  29. Oramai gran parte dei commenti si riferiscono al nostro interlocutore privilegiato, Ritvan Shehi. Quindi per non lasciare senza risposta alcune sue curiosità, chiamiamole così, torno, come promesso, sul commento n. 58 del 20 gennaio.
    Shehi non sia tanto generico quanto arrabbiato; se ci sono state offese le evidenzi, perche – insisto – si può scrivere con estrema chiarezza, con incisività, senza insultare nessuno, cioè senza offendere con parole ingiuriose. Così anche la prego di evitare inutili e ripetute ironie su aspetti del discorso piuttosto seri.
    Ad esempio mi tolga una curiosità: l’uso ricorrente di questo “ad minchiam” era per lei abituale anche nel linguaggio con i suoi allievi all’università?
    Se racconto un fatto la prego di credere alle mie parole: infatti ci sono persone che leggono e non commentano, un po’ come gli SWL che ascoltano le conversazioni dei radioamatori e non parlano. Costoro sono talvolta anche perplessi sull’asprezza dei toni; almeno due amici me lo hanno detto esplicitamente.
    Sappia che se lei mi risponde così “ Ma nella Buona Educazione Da Collegio Svizzero Di Educande, di cui lei sembra essere fervente adepto, non si usa premettere locuzioni come “la prego di” o simili? Comunque, le sia chiaro che non prendo ordini da lei cosa e come devo scrivere. Chiaro o serve anche un disegnino? “ non insisterò oltre per continuare la conversazione.
    Quando poi scivola sulla storia dei genitori “di italica stirpe” forse non immagina nemmeno che potrei avere degli antenati che provengono da un paese più ad est della sua Albania, magari dalla Turchia. Sempre proseguendo nel racconto il sig Shehi ci fa sapere che come “specializzato post-laurea” ha trovato, purtroppo, un basso profilo nell’approccio con l’agente di polizia addetto ai controlli doganali. Le sembrerebbe utile che in questa discussione avanzi meriti maggiori dei suoi raccontando come nel lontano 1973 sono stato arrestato a seguito di un incidente, leggermente più serio del suo, nel lontano paese che allora m’ospitava?
    Quindi cerchiamo di non divagare su diatribe di nessun conto e, se ancora interessati, teniamo presente dapprima il tema del post sotto il quale commentiamo. Questo non esclude, credo, riferimenti all’argomento più generale che a tutt’oggi resta sempre in discussione.

  30. —–Oramai gran parte dei commenti si riferiscono al nostro interlocutore privilegiato, Ritvan Shehi. Gianluigi—–
    Beh, mica è colpa mia se i post sulle beghe politiche in quel di Senigallia e dintorni non “tirano”.

    —–Quindi per non lasciare senza risposta alcune sue curiosità, chiamiamole così, torno, come promesso, sul commento n. 58 del 20 gennaio.
    Shehi non sia tanto generico quanto arrabbiato; se ci sono state offese le evidenzi, perche – insisto – si può scrivere con estrema chiarezza, con incisività, senza insultare nessuno, cioè senza offendere con parole ingiuriose.—–
    Visto che il tema “ingiurie” lo ha tirato in ballo lei assai “genericamente”, è gentilmente pregato di precisare quali “parole ingiuriose” ha trovato nei miei scritti (ovviamente con corredo di numero del mio commento a cui si riferisce) e sarò ben lieto di precisarle ANCORA UNA VOLTA – visto che non può o meglio non vuole arrivarci da solo – a quale PRECEDENTE offesa nei miei confronti da parte del mio interlocutore esse si riferiscono.

    —–Così anche la prego di evitare inutili e ripetute ironie su aspetti del discorso piuttosto seri.—-
    I nostri comuni antenati dicevano “castigat ridendo mores”. E comunque, non prendo lezioni di stile da lei. Se e quando i “proprietari” di questo blog annunceranno ufficialmente che l’ironia qui è bandita, mi adeguerò. Ovvero toglierò il disturbo.

    —–Ad esempio mi tolga una curiosità: l’uso ricorrente di questo “ad minchiam” era per lei abituale anche nel linguaggio con i suoi allievi all’università?—–
    No. Per due buone ragioni. A quel tempo non conoscevo ancora il compianto allenatore Scoglio, “inventore” della colorita espressione in “latinorum”. Ma anche se l’avessi conosciuto dubito che avrei usato quell’espressione in Albania, poiché pochissimi (per non dire nessuno) avrebbero capito quell’espressione in siculo-latinorum.

    —–Se racconto un fatto la prego di credere alle mie parole:—–
    Come a Maometto?:-)

    —–infatti ci sono persone che leggono e non commentano, un po’ come gli SWL che ascoltano le conversazioni dei radioamatori e non parlano.—–
    Di questo non ho mai dubitato.

    ——Costoro sono talvolta anche perplessi sull’asprezza dei toni; almeno due amici me lo hanno detto esplicitamente.—–
    Amici a cui l’islam sta sui cosiddetti peggio che a Mantellini, suppongo. Comprensibile. Ma il numero di 2 è – detto dall’Alto Della Mia Suprema Sapienza Statistica:-) (notare anche l’AUTOironia, please, o le sta sulle bal pure quella?) – statisticamente insignificante per poter tirare una conclusione. Si applichi meglio, magari faccia un sondaggio alla Berlusca!:-)

    ——Sappia che se lei mi risponde così “ Ma nella Buona Educazione Da Collegio Svizzero Di Educande, di cui lei sembra essere fervente adepto, non si usa premettere locuzioni come “la prego di” o simili? Comunque, le sia chiaro che non prendo ordini da lei cosa e come devo scrivere. Chiaro o serve anche un disegnino? “ non insisterò oltre per continuare la conversazione.—–
    Oh, il mio delicato cuoricino sanguina davanti a siffatta terribile prospettiva!:-)

    —–Quando poi scivola sulla storia dei genitori “di italica stirpe” forse non immagina nemmeno che potrei avere degli antenati che provengono da un paese più ad est della sua Albania, magari dalla Turchia.—-
    Nessuno scivolo: i suoi genitori dovrebbero essere cittadini italiani per “jus sanguinis”, credo, e lei idem. Poi, se andiamo indietro abbastanza nella genealogia, possiamo arrivare fino a – darwinianamente parlando – una coppia di scimmie africane o – creazionisticamente parlando – ad Adamo ed Eva. Faccia lei.

    —–Sempre proseguendo nel racconto il sig Shehi ci fa sapere che come “specializzato post-laurea” ha trovato, purtroppo, un basso profilo nell’approccio con l’agente di polizia addetto ai controlli doganali. Le sembrerebbe utile che in questa discussione avanzi meriti maggiori dei suoi raccontando come nel lontano 1973 sono stato arrestato a seguito di un incidente, leggermente più serio del suo, nel lontano paese che allora m’ospitava?—
    Faccia pure. Sono tutt’…occhi. Poi magari potremo discutere sui rispettivi “meriti” (che io non ho mai rivendicato).

    —–Quindi cerchiamo di non divagare su diatribe di nessun conto e, se ancora interessati, teniamo presente dapprima il tema del post sotto il quale commentiamo.Questo non esclude, credo, riferimenti all’argomento più generale che a tutt’oggi resta sempre in discussione.—-
    Il suo è un “pluralis maiestatis”:-), presumo, visto che io le ho già detto, ridetto e stradetto che non prendo lezioni di stile, temi e affini da lei.

  31. Commento 79
    .
    Citazione:
    Nel caso lui fosse ebreo – come sospetto fortemente – era inutile fargli da “consulente”, per giunta aggratise:-), perché l’islamofobia di CERTI ebrei ha radici profonde (veda come il nostro ci mena il torrone quasi esclusivamente sugli ebrei d’Arabia) e, vista anche la situazione in Palestina, purtroppo anche rami e foglie verdeggianti. Se, invece, non lo fosse, per lui ci sarebbe ancora speranza di “guarigione” dall’islamofobia

    Bell’esempio di razzismo, cui non rispondo, a me fa solo ribrezzo.

    Paolo Mntellini

  32. —Bell’esempio di razzismo, cui non rispondo, a me fa solo ribrezzo.Paolo Mntellini—

    Qui l’unico RAZZISTA RIPUGNANTE sei tu che paragoni ad minchiam il Profeta Maometto a Hitler. Ho scritto CERTI (pure in maiuscolo!) ebrei, sei per caso cieco o analfabeta?

  33. 1) Gli insulti non mi fanno né caldo né freddo, squalificano solo chi li fa

    2) Non è colpa mia se i primi biografi di Maometto e gli scrittori di ahadith gli hanno attribuito delitti, genocidi, atti di sadismo e di lussuria. Non ho inventato nulla, riporto solo fatti poco noti tratti dai testi canonici dell’Islam le cui giustificazioni odierne da parte musulmana sono molto zoppicanti

    3) I musulmani moderati sono d’accordo con me nel respingere le interpretazioni fondamentaliste del Corano e degli ahadith, inclusi alcuni atti molto discutibili del Profeta; gli ignoranti, insultano, i fondamentalisti cercano di prevaricare con metodi violenti

    4) Una discussione a base di insulti non è produttiva, specie se si cade nel razzismo, per cui, per parte mia, la discussione è finita.

    Un cordiale saluto a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere fino a qui
    Paolo Mantellini

  34. —–Una discussione a base di insulti non è produttiva, specie se si cade nel razzismo, per cui, per parte mia, la discussione è finita.Paolo Mantellini—–
    Idem da parte mia (anche perché – come già detto – non intendo fornirti aggratise consulenza sui tuoi strafalcioni da Islamologo Alle Vongole). Ovviamente mi riservo il diritto di replicare ogniqualvolta vomiterai le tue miserabili calunnie ed offese razziste nei confronti di Maometto e/o dei musulmani.

  35. A proposito di islam e “modelli” da imitare, lancio un quiz (a cui sono invitati a partecipare anche gli amici “silenti” di Mazzufferi):
    La domanda è: a quale “modello” s’ispirano i musulmani che si fanno esplodere in mezzo ai nemici (civili compresi)?
    P.S. Chi mi risponde “a Maometto” lo lapido!:-)

  36. Bukhari: Volume 5, Libro 59, Numero 377:
    Narrò Jabir bin Abdullah: Nel giorno della battaglia di Uhud, un uomo venne dal Profeta e disse, “Puoi dirmi dove sarò se dovessi cadere come un Martire?” Il Profeta rispose, “In Paradiso.” L’uomo buttò via alcuni datteri che teneva in mano e combattè fin che non cadde come un Martire.
    http://www.usc.edu/dept/MSA/fundamentals/hadithsunnah/bukhari/059.sbt.html

    Bukhari: Volume 4, Libro 52, Numero 220:
    Narrò Abu Huraira: l’Apostolo di Allah disse, “Io sono stato mandato con le espressioni più corte che portano i significati più vasti, e sono stato reso vittorioso col terrore (gettato dentro al cuore del nemico), e , mentre dormivo, le chiavi dei tesori del mondo mi furono portare e furono messe nelle mie mani”. Abu Huraira aggiunse: “l’Apostolo di Allah ha lasciato il mondo e ora voi state portando avanti questi tesori (cioè, il Profeta non trasse benefici da questi)”.
    http://www.usc.edu/dept/MSA/fundamentals/hadithsunnah/bukhari/052.sbt.html#004.052.220

    Bukhari: Volume 7, Libro 62, Numero 64:
    Narrò Aisha: che il Profeta la sposò quando lei aveva sei anni e consumò il suo matrimonio quando lei aveva nove anni, e poi lei rimase con lui per nove anni (cioè, fino alla sua morte).
    http://www.usc.edu/dept/MSA/fundamentals/hadithsunnah/bukhari/062.sbt.html#007.062.064

    Bukhari: Volume 8, Libro 82, Numero 794:
    Narrò Anas: Alcuni della tribù di ‘Uki vennero dal Profeta e si convertirono all’Islam. Il clima di Medina non era adatto a loro. Così il Profeta ordinò loro di recarsi presso i cammelli (da latte) e di bere il loro latte e la loro urina (come medicina). Lo fecero e, dopo essere guariti dalla loro malattia, rinnegarono (abbandonarono l’Islam) e uccisero i pastori e rubarono i cammelli. Il Profeta mandò (alcuni) all’inseguimento, così furono (presi e) riportati indietro e il Profeta ordinò che le loro mani e le loro gambe fossero amputate e i loro occhi marchiati con ferri roventi e che i tagli di mani e gambe non fossero cauterizzati, finché non fossero morti.
    http://www.usc.edu/dept/MSA/fundamentals/hadithsunnah/bukhari/082.sbt.html#008.082.794

    Bukhari è morto da secoli e non può essere lapidato. Forse bisognerebbe lapidare chi lo pubblica! Oppure bisognerebbe bruciare i suoi libri!

    Paolo Mantellini

  37. Mantellini, dall’accenno alla “lapidazione” mi sembra che tu abbia tentato di rispondere al mio quiz del commento 86. La tua castroneggiante risposta è sbagliata, ma la lapidazione te la risparmio, poiché anch’io a volte sono Clemente e Misericordioso. Prova ancora!
    P.S. La risposta esatta – ovviamente se nessuno dei “lettori silenti” di Mazzufferi:-) la darà prima – la darò domani sera.

  38. Le propongo signor Shehi, sempre in virtù del fatto che le riesce così bene di spiegare episodi per noi piuttosto difficili come mai ci sia così tanta apparente differenza tra Gesù che perdona all’adultera ed il comportamento di Maometto. L’ hadit, si scrive cosi?, l’ho trovato citato, sempre ad opera del nostro amico Mantellini, nel post che sembra nessuno voglia commentare.
    Eccolo: Volume 2, Libro 23, Numero 413; Raccontò Abdullah bin Umar: Gli Ebrei {di Medina} portarono al Profeta un uomo e una donna dei loro che avevano commesso (adulterio) un rapporto sessuale illegale. Ordinò che entrambi fossero lapidati (a morte), vicino al luogo in cui si recitavano le preghiere funebri, di fianco alla moschea.

  39. Commento 89

    C’è di meglio (o di peggio!!)!

    Sahih Muslim Volume 3, Libro 17, Numero 4206
    ‘Abdullah b. Buraida ha riportato per l’autorità di suo padre che Ma’iz b. Malik al-Aslami venne dal Messaggero di Allah (la pace su di lui) e disse: Messaggero di Allah, io ho fatto torto a me stesso; ho commesso adulterio e desidero veramente che tu mi purifichi. Egli lo mandò via. Il giorno successivo, lui (Ma’iz) tornò e disse: Messaggero di Allah, ho commesso adulterio. Il Messaggero di Allah (la pace su di lui) lo respinse per la seconda volta e lo rimandò alla sua gente dicendo: sapete se qualcosa non funziona nella sua mente. Essi negarono che lui avesse una tal cosa e dissero: per quanto possiamo giudicare, non sappiamo altro di lui se non che è tra noi solo un uomo saggio e buono. Egli (Ma’iz) tornò la terza volta e lui (il Santo Profeta) lo respinse come già aveva fatto prima. Domandò di lui e lo informarono che non c’era nulla di sbagliato in lui o nella sua mente. Quando venne la quarta volta, una fossa fu scavata per lui e lui (il Santo Profeta) pronunciò il giudizio su di lui e fu lapidato.

    (Il narratore) disse anche: Venne da lui (il Santo Profeta) una donna da Ghamid e disse: Messaggero di Allah, ho commesso adulterio, così purificami. Lui (il Santo Profeta) la respinse. Il giorno seguente, lei disse: Messaggero di Allah, perché mi respingi? Forse mi respingi come hai fatto con Ma’iz. Per Allah, io sono in gravidanza. Egli disse: Bene, se insisti in questo, allora vattene fino a quando nasce (il bambino). Quando ebbe partorito tornò col bambino (avvolto) in un cencio e disse: ecco il bambino che ho partorito. Egli disse: vattene e allattalo fin che non sia svezzato. Quando lo ebbe svezzato, tornò da lui (il Santo Profeta) col bambino che teneva in mano un pezzo di pane. Essa disse: Apostolo di Allah, eccolo qui, dato che l’ho svezzato e adesso mangia cibo. Lui (il Santo Profeta) affidò il bambino a uno dei Musulmani e poi annunciò la punizione. E fu messa in una fossa fino al petto e diede l’ordine alla sua gente ed essi la lapidarono. Khalid b Walid avanzò con una pietra e gliela tirò in testa e il sangue schizzò sul volto di Khalid ed egli allora si mise a offenderla. L’Apostolo di Allah (la pace su di lui) udì i suoi insulti (di Khalid) che le aveva lanciato. Quindi lui (il Santo Profeta) disse: Khalid, sii gentile. Per Colui nelle Cui Mani è riposta la mia vita, essa si è pentita in un modo tale che anche un esattore delle tasse disonesto sarebbe stato perdonato se si fosse pentito così. Poi, dopo aver dato le disposizione a suo riguardo, pregò su di lei e fu sepolta.
    http://www.usc.edu/schools/college/crcc/engagement/resources/texts/muslim/hadith/muslim/017.smt.html

    Lascio a voi ogni valutazione sulla misericordia del Messaggero di Allah (la pace su di Lui)
    Paolo Mantellini

  40. x Luca (n.91)
    Non posso accettarla: mi sembra difficile credere che i barbudos intabarrati e scimitarromuniti siano così ferrati in storia delle ferrovie italiche del XIX secolo o ascoltino abitualmente le canzoni di Guccini. Suggerimento: prova con qualcosa di pù antico (e anche di più noto).

  41. —–Le propongo signor Shehi, sempre in virtù del fatto che le riesce così bene di spiegare episodi per noi piuttosto difficili come mai ci sia così tanta apparente differenza tra Gesù che perdona all’adultera ed il comportamento di Maometto. L’ hadit, si scrive cosi?, l’ho trovato citato, sempre ad opera del nostro amico Mantellini, nel post che sembra nessuno voglia commentare.
    Eccolo: Volume 2, Libro 23, Numero 413; Raccontò Abdullah bin Umar: Gli Ebrei {di Medina} portarono al Profeta un uomo e una donna dei loro che avevano commesso (adulterio) un rapporto sessuale illegale. Ordinò che entrambi fossero lapidati (a morte), vicino al luogo in cui si recitavano le preghiere funebri, di fianco alla moschea.——

    Caro Mazzufferi, mi meraviglio di lei! La risposta è lapalissiana! Cos’erano i due adulteri? Ebrei (ma non ci è dato sapere se erano “ebrei atei”, come il suo amico:-) ). E cosa prescriveva a quel tempo la legge tradizionale ebraica per gli adulteri? La lapidazione, of course. Se, invece, i due sporcaccioni avessero avuto l’accortezza di dichiararsi cristiani, sicuramente Maometto avrebbe detto loro:”Come disse il vostro Grande Profeta, andate e non peccate più”.

    P.S. Lei sicuramente non lo sa, ma un Vangelo (dichiarato poi “apocrifo”)sostiene che neanche la storia dell’adultera di Gesù finì poi tanto bene. Racconta quel Vangelo che appena Gesù pronunciò la famosa frase “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”, dalla folla partì a razzo una grossa pietra che beccò la fedifraga in piena fronte e la stecchì. A quel punto, Gesù, visibilmente irritato, si voltò nella direzione della folla ed esclamò:”Mamma, per favore, ti ho detto mille molte che non mi piace che tu mi segua di nascosto quando vado a predicare!”

    P.S.2 Mazzufferi, se non l’ha capita, me lo dica che gliela spiego con calma:-)

  42. P.S. (al mio commento 93).
    Spero di non dover ricorrere al famoso “lodo Gabriele”:-) per essere creduto quando dico che il mio susscritto “mille molte” – al posto di “mille volte” – è solo un refuso e non un mio sfregio volontario al dolce idioma dantesco.

  43. Caro Sig. Shehi, purtroppo non l’ho capita, ma resto sempre un po’ perplesso di fronte alle sue “lapalissiane” spiegazioni.
    Ad esempio legga solo questo esempio che avevo archiviato qui sul mio PC. E’ tratto da ICN news; purtroppo non ho la data, ma non credo da meno di un mese.
    ” La Corte Suprema iraniana ha confermato la condanna alla lapidazione di una donna riconosciuta colpevole di adulterio nella città di Shiraz, riporta il giornale Etemad Melli. La stessa Corte ha confermato anche una seconda condanna morte, questa volta mediante impiccagione, emessa nei confronti della donna, identificata dal giornale come Afsaneh R., per l’omicidio di suo marito. Avrebbe commesso il crimine con l’aiuto del suo amante, identificato come Reza. Secondo il giornale, la decisione della Corte Suprema risale allo scorso agosto, tuttavia nessuna spiegazione è stata fornita sul perché sia stata resa pubblica soltanto ora. Le condanne a morte originarie sarebbero state emesse ad aprile. Per la complicità nell’omicidio, Reza dovrà scontare 15 anni di carcere, mentre per la “relazione illecita”, cioè al di fuori del matrimonio, è stato condannato a subire 100 frustate. A salvarlo dalla lapidazione è stato il fatto che non è sposato. Lo scorso luglio, un gruppo iraniano per i diritti umani ha detto che otto donne e un uomo sono stati condannati alla lapidazione in questi ultimi anni per adulterio. Ad agosto, la magistratura iraniana ha dichiarato di aver eliminato questo tipo di pena dal nuovo codice penale, le cui linee generali sono state già approvate dal Parlamento, mentre i dettagli ancora devono essere discussi dai parlamentari, prima dell’approvazione finale e dell’entrata in vigore. La magistratura ha detto inoltre che diverse condanne alla lapidazione sono state sospese e poi commutate in pene detentive o frustate, tuttavia non è noto se qualcuno dei nove condannati rientri tra quelli cui è stata risparmiata la vita. Nel luglio 2007, le autorità della Repubblica Islamica hanno lapidato un uomo, Jafar Kiani, riconosciuto colpevole di adulterio.”

  44. —-Caro Sig. Shehi, purtroppo non l’ho capita, ma resto sempre un po’ perplesso di fronte alle sue “lapalissiane” spiegazioni. Gianluigi—–

    Cominciamo dal fondo. Caro Mazzufferi, bisogna fare la domanda giusta per avere la risposta giusta. Lei – se non sbaglio – mi ha chiesto perché Maometto ha condannato alla lapidazione due EBREI nel VII secolo d.C, non perché gli ayatollah iraniani condannano alla stessa pena (anche se è vero, come da lei citato, ci sarebbe in atto una revisione del codice iraniano sull’argomento: gli ayatollah stanno per caso “ripudiando” Maometto?:-)) oggi pure i loro correligionari. Se vuole una risposta anche su quest’ultimo argomento, non ha che da chiedermelo, come al solito.

    In quanto alla storia apocrifa su Gesù, ho indovinato che non l’avrebbe capita! No, non ho la palla di vetro, ma quando la racconto la capiscono molto di rado: la cultura religiosa cristiana in Italia lascia molto a desiderare (ho visto certi strafalcioni in merito a “Chi vuol essere milionario”…). Insomma, per farla breve, la mamma di Gesù, Maria, pare fosse nata esente dal cossidetto “peccato originale” (evento a cui è stata dedicata poi la festa dell’Immacolata Concezione). E, ovviamente, non aveva commesso altri peccati in vita (sennò i Vangeli ne avrebbero parlato, non credi?). Pertanto, quandò Gesù disse la famosa frase “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”…la mamma, che si trovava fra la folla, obbedì “meccanicamente” al su’ figliolo, senza pensare che quello era solo un – per così dire – “escamotage teologico” messo in atto dal buon Gesù per salvare la vita alla disgraziata, in barba alla legge mosaica. T’è capi’ adess?:-)

  45. La risposta al quiz del mio commento 86, ovvero “A quale “modello” s’ispirano i musulmani che si fanno esplodere in mezzo ai nemici (civili compresi)?” è….a Sansone, feroce giudeo “genocida”(a ‘sto punto evvai Mantellini con le accuse ad minchiam di “razzismo”!:-) ) di cui la Bibbia magnifica le gesta. E si sa che per l’islam anche la Bibbia è un Testo Sacro.

    P.S. Sì lo so, Sansone mica si fece mettere una cintura esplosiva imbottita di dinamite quando disse “Muoia Sansone con tutti i filistei”(donne e bambini che affollavano il Tempio compresi, immagino), ma era solo perché il sig. Nobel non aveva ancora inventato la dinamite e, pertanto, dovette servirsi dei propri muscoli, convertiti da JHWH in vera e propria “dinamite vivente”. Gli attentatori islamici suicidi di oggi, invece, pur nell’ispirarsi a Sansone mettono a frutto anche il progresso scientifico-tecnologico, alla faccia di chi accusa l’islam di essere incompatibile con la Scienza:-).

  46. Si è dimenticato anche di mettere Pietro Micca, ma forse è così in quanto Lei preferisce le vicende bibliche alla storia italiana.
    Poi abbiamo anche il lucido esempio di Salvo D’Acquisto che s’è fatto fucilare per salvare tante vite di innocenti.
    Sig. Shehi ci racconti qualche esempio similare nel Suo mondo, così approfondiamo meglio le nostre sommarie conoscenze.

  47. Quindi Shehi il fondamento dei fondamentalismi (scusi il gioco di parole) sarebbe nella Bibbia?
    Ammesso e non concesso sia così, questo dimostrerebbe come una parte, ripeto, una parte del mondo musulmano dà interpretazioni dei testi sacri assurde e folli, cosa che non avviene nel mondo cristiano.
    Dimostrerebbe anche come ci sia una precisa volontà di carpire quelle parti che fanno comodo per giustificare un disegno folle e l’odio per le altre religioni.
    Pur non essendo esperto in materia penso che chi si imbottisce di esplosivo e si fa esplodere trovi le sue giustificazioni in ben altri precetti (presumo coranici).
    Sarebbe interessante sapere quali frasi pronunciano quegli elementi prima di farsi esplodere; inneggiano forse alla Bibbia e a Sansone?
    E non penso ci sia “lodo” che tenga…

  48. —–Si è dimenticato anche di mettere Pietro Micca, ma forse è così in quanto Lei preferisce le vicende bibliche alla storia italiana. Gianluigi—-
    No, e per due ottime ragioni.
    Mi dispiace tanto:-) approdare sul gommone per insegnarle la Storia del suo Paese, ma Pietro Micca non aveva alcuna intenzione di suicidarsi (cfr. http://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Micca). Ma anche se così non fosse, il suo gesto era diretto verso SOLDATI NEMICI e non verso donne e bambini. Ecco perché io trovo una castroneria anche chiamare gli attentatori suicidi islamici “kamikaze”, visto che i veri kamikaze giapponesi sceglievano esclusivamente bersagli militari. (scusi ma lei “da che parte sta” nel volere per forza equiparare gli attentatori suicidi islamici a eroi prerisorgimentali italici? Guardi che il suo amicone islamofobo poi la cazzia, eh!:-) )

    —-Poi abbiamo anche il lucido esempio di Salvo D’Acquisto che s’è fatto fucilare per salvare tante vite di innocenti.—–
    Lodevolissimo esempio di eroismo altruista ma ugualmente non c’entra ‘na mazza col nostro discorso e qui mi sembra superfluo spiegarle il perché.

    —-Sig. Shehi ci racconti qualche esempio similare nel Suo mondo, così approfondiamo meglio le nostre sommarie conoscenze.—–
    Agli ordini Eccellenza!:-)
    Per primo metto Oso Kuka, eroe albanese del XIX secolo: circondato dai soldati montenegrini in una fortezza nel lago di Shkodra (Scutari) preferì dar fuoco alle polveri e saltare in aria insieme ai nemici, piuttosto che arrendersi. Detto en passant, è un mio antenato: sua sorella era la moglie del mio bisnonno paterno, erudito alim (“alim” e la meno nota forma al singolare di “ulema”, spero lei sappia almeno cosa siano gli ulema, altrimenti chieda al suo amicone islamofobo) imam riformatore e altro eroe albanese, Hasan Aliu, detto Haxhi Sheh Shamia (cfr. http://sq.wikipedia.org/wiki/Hasan_Aliu e se lo faccia tradurre da qualche suo amico albanese, naturalmente se ne ha uno).
    Poi ci sarebbe Mic Sokoli (cfr. http://sq.wikipedia.org/wiki/Mic_Sokoli sempre in albanese) che bloccò col proprio petto la bocca del cannone nemico che stava per sparare contro i suoi compagni, facendolo esplodere.
    E infine Selam Musa Salaria, eroe della cosiddetta “Lufta e Vlores” (Guerra di Valona) del 1920 che vide il vostro Regio Esercito battuto da un pugno di pastori e contadini male armati e costretto a sgomberare il distretto di Valona, a cui anche l’Italia premussoliniana pare tenesse tanto:-). Anche Selam Musa morì bloccando la bocca del cannone col proprio corpo.

    Bastano o devo metterne altri?:-)

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