Visto che il mio compagno di merende ha vuotato il sacco, dico anch’io due parole sulla polemica Quilly-Scaloni. Perché abbiamo montato ‘sta buffonata?
Innanzitutto perché non abbiamo niente di meglio da fare. Quilly si ricorda a malapena di svegliarsi la mattina, io non mi accorgo nemmeno se dormo o sono sveglio.
Poi perché non ci piace prenderci sul serio.
E infine perché volevamo saggiare le reazioni della gente di fronte a comportamenti apparentemente incoerenti. Continua a leggere…

Questo il testo della lettera aperta inviata a Roberto Paradisi e Marco Benarrivo, rispettivamente direttore editoriale e direttore responsabile del mensile Logos.

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Cari direttori,
Sul primo numero del vostro giornale sono apparsi, come schizzi di letame, attacchi scomposti verso i bloggers senigalliesi.
Leggo che i bloggers si imbavaglierebbero per «protestare contro una norma del Governo Berlusconi che impedisce loro di diffamare chicchessia ma si guardano bene dall’imbavagliare lo spirito servile che li unisce a doppio filo con il potere locale». Più avanti, si va cianciando di «informazione libera, questa sconosciuta» e di «liberi bloggers» controllati dal «pensiero unico» del Palazzo.
Ora, a parte che il reato di diffamazione non è stato introdotto dal presente Governo e il DDL Alfano non ha a che vedere con la diffamazione bensì con l’obbligo di rettifica dietro pesanti sanzioni pecuniarie, sarebbe interessante capire quale sia lo spirito servile che unisce i bloggers all’Amministrazione.

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Giuseppe GiuliettiInvitato dalla Scuola di Pace “Vincenzo Buccelletti” di Senigallia, Giuseppe Giulietti, giornalista RAI e parlamentare, è intervenuto sul tema “Informazione, conoscenza e verità”. Premessa all’incontro, che lo rendeva particolarmente attuale, lo stato dell’informazione “di massa” in Italia: cronaca nera ossessivamente riportata in prima pagina, con dovizie di particolari; rincorsa al sensazionale, allo scandalo; alla morbosità, si potrebbe dire alla necrofilia.

I giornali e la stessa televisione pubblica omologata a riprendere poche voci, mentre qualsiasi punto di vista critico e divergente viene condannato al silenzio e alla marginalità. Dunque appare fondamentale allenare il proprio senso critico, frequentare la realtà fuori dagli schermi TV, e ricercare le informazioni in Rete. Continua a leggere…

Senigallia: i giornalisti manifestano contro la legge Alfano

Facevano pena, sabato scorso davanti alla Rotonda, quei quattro gatti che rincorrevano i passanti per lasciargli un volantino. I quattro gatti erano i giornalisti marchigiani FNSI – SIGIM – UNCI, sul volantino c’erano due righe sulla prossima vergogna che si va apparecchiando: il disegno di legge Alfano sulle intercettazioni. Continua a leggere…

Dopo il faccia a faccia tra Prodi e Berlusconi, inutile quanto noioso, voglio stilare una lista delle cose che vorrei facesse il nuovo governo:

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