Diventerà berlusconiano

Per me il caso è chiuso dal 21 dicembre 2010.

Ventun mesi dopo la presentazione dell’esposto di Andrea Scaloni, Simone Tranquilli, Francesco Gasparetti e Marco Scaloni. Un tempo astronomico per una “questione di giustizia”. Si potrebbe dire esattamente il tempo della gestazione dell’elefante. Tanto infatti è intercorso tra l’inoltro dell’esposto da parte dei nostri concittadini e l’apertura dell’addebito disciplinare ad opera dall’ordine dei Giornalisti delle Marche (qui puoi scaricare il testo della relativa delibera). Leggi tutto “Diventerà berlusconiano”

Prove tecniche di imbarazzo

L’altro giorno, all’assemblea PD di Torino, Valter Veltroni ha superato l’amnesia degli ultimi anni e ha finalmente fatto il nome del “principale esponente dello schieramento a noi avverso”.
Per un istante, un brivido è calato lungo le schiene dei presenti, temendo si riferisse a quello coi baffi in prima fila. Invece no, il suono del nome ha fugato ogni dubbio: il principale esponente dello schieramento avverso è proprio Silvio Berlusconi, di cui per giunta Valter, in preda ai fumi del giustizialismo, è arrivato a chiedere le dimissioni. Leggi tutto “Prove tecniche di imbarazzo”

Spendono e spandono

Anche così gli enti pubblici sprecano i nostri soldi.
Lasciamo perdere per un attimo le grandi opere, gli appalti, le società partecipate, le trasferte internazionali o le varie storie sugli immobili regionali, cioè tutte quelle situazioni in cui i quattrini fluiscono come se fosse acqua nelle cascate del Niagara.
Consci dei nostri limiti, lasciamo volentieri il compito delle inchieste ai grandi giornalisti e quello delle indagini ai più severi inquirenti, dalla Corte dei Conti alla Magistratura ordinaria, dalle Fiamme Gialle alla Benemerita. Leggi tutto “Spendono e spandono”

Riformare la giustizia?

In questi giorni i principali giornali nazionali e anche qualche telegiornale parlano di una possibile paralisi della giustizia italiana: sembra una storia non nuova e, infatti, non lo è.

Si tratta dell’ennesima decisione sbagliata che, come unico risultato, renderà la vita nei Tribunali italiani ancor più difficile.

Riassumo, in breve, la situazione che si sta verificando: all’interno dei vari uffici giudiziari vengono utilizzati diversi applicativi per i quali, ovviamente, sono necessarie assistenza tecnica e manutenzioni; il Ministero della Giustizia a causa dei tagli economici ha, di fatto, bloccato i contratti con le aziende incaricate di assicurare tale servizio. Leggi tutto “Riformare la giustizia?”