Era l’anno 1928.
Il mio ricordo di Camillin, quando ero piccola e vivevo nel palazzone della Penna.
Tutti i giorni d’estate alle 2 del pomeriggio, col suono di un forte campanello e una voce molto alta, stava arrivando Camillin sul suo carrettino bianco, e gridava:
Gelato! Crema, limone e cioccolato!