La mia prima intervista: che emozione!

Ieri ho rilasciato la mia prima intervista. Mi ha contattato la Piaga di Velluto, in qualità di esperto pseudo-demo-pluto-multi-mediale.
Adesso so cosa si prova ad essere considerati esperti, tirarsela un po’ e guardare in faccia l’interlocutore che aspetta la tua dichiarazione.
Insomma, oggi mi sento importante. Un po’ come Paolo Bonaiuti al TG1 della sera.

Tartarughe marine

La tartaruga marina più comune nel Mediterraneo è la Caretta caretta (Linnaeus, 1758). Le tartarughe marine sono rettili adattati alla vita acquatica, come è evidenziato dalla trasformazione degli arti in pinne che le rendono abili nuotatrici, dalla riduzione della lunghezza del collo e dalla conformazione compressa dorso-ventralmente che riduce l’attrito con l’acqua. Come tutti i rettili, sono animali a sangue freddo e perciò prediligono acque temperate. Sono dotate di polmoni e quindi respirano aria, ma sono in grado di mantenere apnee lunghissime. Trascorrono la maggior parte della loro vita in mare profondo, tornando in superficie per la respirazione.

Caretta caretta (www.euroturtle.org)

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Chiedo la tessera di Forza Italia

Cari amici di Forza Italia,
sono un senigalliese appartenente a certa sinistra giustizialista, un radical-chic, laicista, amico dei terroristi, fan di certa magistratura, intollerante, relativista, servo del regime comunista e a libro paga della Zarina.
Potrei dirvi anche il contrario, tanto a voi poco importa, vero?

Vorrei rivolgermi a Voi. Sì, a Voi, che per sfuggire a quest’accolita di malversatori nella nostra Giunta, avete pensato bene di entrare in quell’oasi di legalità, in quell’associazione di galantuomini chiamata Forza Italia.
Ieri leggendo la stampa locale mi son imbattutto in un bell’articolo, scritto magistralmente e in ottimo italiano da un giovane talentuoso, di grande lucidità e spiccate doti intellettuali, tale Maurizio Perini. Il ragazzo – converrete con me – ha stoffa: nel giro di qualche mese potrebbe diventare il Sandro Bondi de noantri.
Pur nella sua brevità, l’articolo di Perini è chiaro ed esaustivo. In pochi ed incisivi tratti, l’autore delinea la personalità di colui che sarà chiamato a guidare la nostra cittadina, una volta caduto il regime stalinista che da troppo tempo la opprime.

Cari amici italoforzuti, mi rivolgo a voi quali dirigenti locali del partito, e vi chiedo:

  1. Se il vostro partito sta pensando di candidare Barack Obama per il Popolo della Libertà alle prossime elezioni amministrative a Senigallia, vista la venerazione che nutrite per il neo presidente americano.
  2. Come si concilia questa venerazione con le pacche sulle spalle che, fino ad un mese fa, il nostro presidente del consiglio elargiva a George W. Bush, un “grande presidente che passerà alla storia”.
  3. Affidando i comunicati a Maurizio Perini, non avete paura che il livello dell’analisi politica sia troppo elevato per la maggioranza degli elettori senigalliesi? A livello locale non sarebbe meglio volare più basso, e destinare il talento di Perini ad un pubblico più raffinato, magari in terza pagina su un quotidiano nazionale?
  4. Voglio abbandonare la cattiva strada e per riscattarmi chiedo la tessera di Forza Italia. Mi accettate? Pensate che posso farcela, come ce l’ha fatta Perini, oppure gli standard di selezione nel partito sono fuori della mia portata?

Dal Congo a Senigallia, e ritorno

In pirogaQuasi quarant’anni fa due senigalliesi decisero di partire per l’Africa.

Uno di questi ero io che feci i bagagli assieme a Don Enzo Formiconi. Giungemmo nel cuore del continente nero, ad Est dell’immenso bacino del fiume Congo, nella regione dell’Ituri, tra i Pigmei, per prestare la nostra opera presso la missione cattolica di Nduye. Il progetto in cui eravamo coinvolti prevedeva l’impiego di nuove risorse umane, dopo la grande tragedia della guerra civile, le uccisioni, le distruzioni, la fuga e l’abbandono. L’impegno primario sarebbe stato nel campo della formazione scolastica e professionale, presso l’Istituto “Bernardo Longo”, l’unica occasione di questo tipo per ragazzi in età scolare nel raggio di 800 chilometri. Questa scuola era ed è tutt’oggi dedicata al missionario che l’ aveva realizzata e che era stato trucidato dai ribelli soltanto pochi anni prima.

Da allora, anche dopo la scomparsa di Don Enzo, molti tra noi senigalliesi hanno sempre mantenuto un importate collegamento con la missione nel suo complesso. In particolare però ciò è avvenuto grazie a Padre Silvano Ruaro, un religioso dehoniano come Padre Longo.  Costui, già un anno prima del nostro arrivo era impegnato sul posto, e fino ad oggi senza mai abbandonare le attività intraprese, ha fatto crescere in maniera mirabile, le strutture e gli uomini di questa regione a cavallo dell’equatore. Così è stato, con un impegno generoso e costante, anche superando le più recenti lacerazioni della guerra (Kiwu, Rwanda, etc) e dell’esodo di intere popolazioni. Padre Silvano ha fatto in modo che in quelle missioni lui fosse sempre presente, anche rischinado più volte la vita, nei momenti più tragici; così c’è stato un effettivo sostegno alle opere intraprese che hanno permesso di realizzare, con efficacia, la promozione sociale, religiosa e culturale delle popolazioni.

Domenica prossima, 16 novembre alle ore 17.30, si terrà a Senigallia, presso la sala del Centro Sociale Saline, in via dei Gerani 8, un incontro aperto a tutti con Padre Silvano Ruaro. Leggi tutto “Dal Congo a Senigallia, e ritorno”

Verità e libertà: due facce della stessa medaglia

Magdi Allam a Senigallia (Foto Effimera)Grande affluenza di pubblico ieri sera all’auditorium della Chiesa dei Cancelli a Senigallia per l’incontro con Magdi Cristiano Allam.

Abbiamo invitato Allam prima della sua esperienza di conversione” , ha precisato don Andrea Franceschini, responsabile diocesano della  Pastorale Giovanile . “Allam porterà la sua testimonianza dell’incontro tra due mondi, quello islamico e quello cristiano“. Così è stato anche se sostanzialmente, nella prima parte, il discorso si è sviluppato soprattutto con la presentazione del suo ultimo libro, edito da Mondadori: “Grazie Gesù. La mia conversione dall’Islam al Cattolicesimo“.

L’incontro è stato introdotto da Giovanni Frulla che ha ricordato i più importanti e recenti libri del giornalista, oggi vice direttore del Corriere della Sera.

Hanno parlato all’inizio il Vescovo Mons. Giuseppe Orlandoni, ed il Sindaco di Senigallia, on.le Luana Angeloni.  Al termine dell’incontro sono state poste varie domande a Magdi Allam, con tre singoli interventi. Due di questi da parte di un uomo ed una donna che hanno precisato d’essere di fede islamica.

E’ possibile ascoltare l’intero incontro grazie ai podcast sottostanti. Leggi tutto “Verità e libertà: due facce della stessa medaglia”

Pasquini: troppi 8 milioni per Palazzo Gherardi

Continuiamo ad occuparci del convegno “Palazzo Gherardi: quale futuro?“, organizzato dall’Associazione Palazzo della Cultura. Oggi concludiamo la pubblicazione dei podcast con le domande e le osservazioni del pubblico in sala. Tra gli interventi, segnaliamo quello di Silvio Pasquini, presidente del Gruppo Imprenditori Senigalliesi, che ha espresso una posizione nettamente contraria al reimpiego di Palazzo Gherardi come museo o scuola. Leggi tutto “Pasquini: troppi 8 milioni per Palazzo Gherardi”

Il sogno americano

Barack ObamaStanotte l’America ha scelto di voler tornare ad essere amata nel mondo, e non odiata.
Ha scelto di abbracciare la sua identità multietnica e di rifiutare il razzismo nemmeno tanto velato di Sarah Palin.
Ha scelto l’apertura al resto del mondo e rifiutato l’isolazionismo pseudo-patriottico.
Ha scelto di dire basta all’ossessione del terrorismo e di tornare ad occuparsi dei problemi veri.
Ha scelto il multiculturalismo ed ha rifiutato la chiusura bigotta verso ciò che è “diverso”.
Ha scelto di aiutare i più deboli e bisognosi e rifiutato la politica di ridurre le tasse a miliardari.
Ha scelto l’assistenza sanitaria per tutti e rifiutato gli interessi delle assicurazioni private.
Ha scelto l’ambientalismo ed ha rifiutato gli interessi delle compagnie petrolifere.
Ha scelto la scienza e rifiutato il creazionismo dei fanatici evangelici.
E potrei andare avanti per ore. Leggi tutto “Il sogno americano”

Quello che fa girare il mondo

L\'UnitàAnche la nuova Unità si adegua ai tempi e alle abitudini itali(d)iote e decide di abbonarsi alla sagra di “tetta&culo”…

Ecco a voi ‘siore e ‘siori, mo venghino… guardate che belzzza il nostro nuovo giornale…!
Tabloid…? Giornale scandalistico….? Giornaletto per segaioli brufolosi…? Giornalaccio per vecchi bavosi…?

Mo, no!
E’ la nuova Unità!
Il giornale serio ed intellettuale di politica e attualità….!

Eh sì, in un panorama nazionale improntato al “buongusto” e soprattutto all’originalità… con una tetta qui e un culo là…. non poteva mancare l’Unità!!!

Dopo fanciulle sculettanti ai quiz sulla lingua italiana (!!???), veline desnude e ministre da calendario, anche la sinistra italiana entra nel “Drive-in” e per promuovere il proprio giornale decide di proporre il lato B di una bella ragazza in minigonna. Chissà, magari può attirare anche un po’ di pubblico gggiovane… cioè, no, cioè…. Leggi tutto “Quello che fa girare il mondo”

In memoria dell’amico gufo

Gufo al mareE’ stato fucilato da ignoti la mattina del primo giorno di caccia. Era davvero un bel gufo, temevo che fosse uno dei due componenti la coppia che vive da anni su questo territorio. Però raccogliendo le penne cadute a terra abbiamo avuto la ragionevole certezza, discutendone con uno dei più esperti guardiacaccia, che si trattasse di un giovane d’annata. Degli altri gufi (la coppia degli adulti e tre figli), al momento, nessuna notizia: non avendoli più visti da un mese c’è solo da sperare che non abbiano fatto la stessa finaccia toccata al loro compagno e siano fuggiti altrove.

Il gufo “fucilato” è rimasto incastrato tra i rami di un pino, probabilmente nel punto esatto dove è stato raggiunto dal piombo. E’ rimasto lassù in alto forse perché ferito e non morto all’istante.  Nelle contrazioni che hanno preceduto gli istanti del trapasso, ha tentato di tenersi in equilibrio, di vincere l’ultima battaglia contro chi, stupidamente, lo voleva morto. E’ morto esattamente su quello stesso pino domestico in cui noi lo andavamo a cercare: il gufo è un uccello molto abitudinario e tende ad occupare per settimane, per mesi gli stessi alberi ed i medesimi rami. Resta appollaiato su grossi rami, in genere vicino al tronco, perfettamente mimetizzato per forma e colore. Qui riposa durante tutto il giorno, mentre sappiamo che la notte è la sua “giornata di lavoro”. Il gufo è un rapace notturno e quindi durante la notte al buio, in perfetto silenzio, caccia topi ed altri mammiferi, piccoli uccelli, coleotteri e grossi insetti recando gran beneficio all’ambiente. Leggi tutto “In memoria dell’amico gufo”