Votare alle provinciali? No, grazie

Che l’Ente Provincia non servisse a nulla e andasse abolito trasferendo le sue poche competenze a Regione e Comuni, era già chiaro.
Nel frattempo, però, in vista delle elezioni provinciali del prossimo 27 maggio, m’è capitato di vedere una puntata di Report (su RAI3 lo scorso 1 aprile) e di leggere un libro sull’indecenza della nostra classe politica, ridotta ormai ad un’oligarchia autoreferenziale di destra-centro-sinistra (“La Casta”, di S. Rizzo e G. A. Stella, edito da Rizzoli).

È inutile girarci intorno: le Province sono solo un formidabile serbatoio di poltrone, clientele e quattrini. Chi sostiene il contrario, o ha le fette di salame davanti agli occhi oppure è in malafede.
Proprio come virus, le Province tendono a riprodursi, replicando all’infinito il meccanismo perverso: le novantatre d’una quindicina d’anni fa son diventate più di cento. Le proposte di nuove Province non si contano, anche con doppi, tripli e quadrupli capoluoghi (non hanno nemmeno il coraggio di andare fino in fondo nel delirio: se una Provincia ha bisogno di tre capoluoghi, perché allora per coerenza non fare tre Province distinte?).
E poi c’è il tormentone, un ragionamento da mentecatti spacciato per “senso della democrazia”: ogni elezione provinciale – ma anche regionale o comunale – è caricata di valenza nazionale, come se un governo eletto alle politiche con un mandato quinquennale fosse tenuto a dimettersi se poi la coalizione perde alle amministrative.

Di fronte a questo schifo, a questa merda bipartisan, son convinto che l’unica risposta dignitosa sia non votare.
È qualunquismo? Mah, di sicuro è un atteggiamento consapevole e circostanziato. Presentarsi alle urne significa legittimare questo stato di cose, collaborare con i culi di piombo dell’oligarchia, dare carta bianca a chi già sappiamo non farà nulla perché nulla c’è da fare in un Ente che sta in piedi solo per giustificare se stesso.
Si dice: astenersi non serve, anzi è proprio la disaffezione alla politica quello che lorsignori vogliono. Non è disaffezione alla politica, ma disgusto per questa politica. La facciano pure, ma non a nome mio.

22 pensieri riguardo “Votare alle provinciali? No, grazie”

  1. Caro Andrea, il tuo discorso in apparenza non fa una piega ma non è con questo comportamento che si possono risolvere questi problemi. Io sono abituata a prendere le cose di petto, non mi piacciono i discorsi qualunquistici! La politica è malata? Perchè non chiedersi -Io in prima persona cosa sto facendo per migliorare le cose?- Troppo facile parlare, più difficile impegnarsi attivamente. Sai che ti stimo per cui non intendo banalizzare questo argomento, è il caso di parlarne seriamente insieme a qualche amico.

    Ciao.

  2. Condivido la diagnosi, non la cura.
    Un gesto di protesta, per quanto dignitoso come non votare, non risolve alcun problema.
    A dirla tutta non ho altre soluzioni da contrapporre e non so se andrò a votare.

    Mi piacerebbe che qualche partito decidesse di non presentarsi sistematicamente alle provinciali. Lo voterei nelle altre consultazioni.

  3. Caro Andrea,
    sono anni che, tra il serio e il faceto, cerco di promuovere tra amici e parenti il “partito del non-voto”.
    Ai politici di qualsiasi schieramento fa “paura” perdere elettori, perchè perdono “potere”. E allora, visto che la maggior parte dei partiti si sceglie a tavolino le proprie “marionette” da “impoltronare” nell’Ente di turno, meglio far capire loro che in questo momento storico non ci rappresentano e non ci ispirano fiducia.
    Provincia Ente da abolire? Sono d’accordo, a patto che le competenze tecniche passino ai Comuni e vi sia un controllo più attivo del territorio, svincolato dalle pressioni del politico di turno…
    David

  4. Condivido totalmente il ragionamento di Andrea!
    Trovo inutile leggittimare con il voto un Ente di cui non si riconosce la necessità e l’utilità se non quella di imbucarvi parassiti e clientele che guadagnano stipendi faraonici di cui oggettivamente non si conoscono i ruoli e i compiti.
    Perchè dare il proprio consenso per qualcosa di cui si conosce solo l’inutilità?
    Se per assurdo vi chiedessero una consultazione del tipo: chi preferite Paperino o Topolino? – Andreste a sprecare il Vs. tempo in una cabina elettorale?
    Non sto mettendo in discussione l’uso del voto, elemento necessario in una società democratica (anche se non sufficiente), ma sto criticando l’abuso che ne viene fatto in quanto lo si usa come paravento per giustificare istituzioni che non hanno motivo di esistere!!

  5. Mi dispiace ma mi rifiuto di ragionare in questo modo! Lo facevo quando condannavo gli astensionisti sul referendum sulla legge 40 e lo continuerò a fare finchè avrò un filo di voce.
    Porca miseria la Provincia è un Ente inutile? Cerchiamo di trovare persone che, se elette, possano urlarlo in Consiglio Provinciale! Questa mattina ero in tribunale, era la sesta udienza per una querela che mi è stata fatta dal sindaco Angeloni con la costituzione di parte civile di tutta la giunta per un articolo scritto nel 2004, pensate che questa sia giustizia? Subire un processo per aver espresso un concetto vero anche se con parole un po’ forti? Io penso di no ma continuerò ad impegnarmi perchè credo nella gente comune, credo che le cose possano migliorare ma c’è bisogno di persone oneste, coraggiose, forti, non permetterò a nessuno di rubarmi questo sogno, non dirò mai -tanto non c’è niente da fare-. Non volete andare a votare? Non fatelo ma per favore se vi capiterà di parlare con me non lamentatevi!

  6. Anna, ho troppo rispetto per la tua intelligenza per credere che tu non abbia capito: la mia critica è radicale. Io non voglio eleggere nessuno in consiglio provinciale, non me ne frega nulla del consiglio provinciale.
    Tu dici: “cerchiamo di trovare persone che, se elette, possano urlare in Consiglio Provinciale che la Provincia è inutile”. Ma, tanto per fare un esempio, ce lo vedi uno che, appena entrato nel consiglio di amministrazione di Telecom, si batte per chiudere Telecom?
    Dai, su…!!!

  7. Ce lo vedo eccome! Non te ne frega niente del consiglio provinciale come a me non frega niente di tanti altri discorsi, quando parlo o quando scrivo esprimo solo quello che sento, non mi interessa sapere se in politica funziona così oppure no, io Anna maria Bernardini se dovessi essere eletta (non lo sarò mai perchè troppe persone hanno il paraocchi) la prima cosa che farei entrando in consiglio è quella di portare una proposta concreta per abolire l’Ente Provincia. Libero di non crederci ma sai che non sono una che racconta balle!

  8. Anna, l’unica “proposta concreta per abolire l’ente provincia” è una riforma Costituzionale. Portarla in un Consiglio Provinciale è come parlare dell’ONU in Consiglio Comunale: praticamente inutile, ma fortemente simbolico.

  9. Vero ma da qualche parte bisogna pur cominciare! Quante manifestazioni inutili ma fortemente simboliche ci sono state negli ultimi tempi? Quello che voglio dire io è che se continuiamo a piangerci addosso le cose non cambieranno mai e la classe politica resterà sempre la stessa. Si parla tanto del costo della politica ma concretamente non si fa niente. Le riforme costituzionali non sono impossibili. Credo ancora alla befana? Può darsi ma in questo momento sono avvelenata, durante la campagna elettorale ho sentito tante, troppe persone fare discorsi inutili, banali e qualunquisti, forse è per questo che me la sono presa tanto quando ho letto l’articolo di Andrea e mi scuso per questo ma sono stanca di sentire discorsi vorrei vedere più gente al lavoro!

    Vuoi sapere qual è stata la frase più carina, la meno peggio che mi sono sentita rivolgere dal “popolo”? Eccone un’altra in cerca di poltrone!
    Tu lo sai che io mi sono sempre impegnata e non ho mai avuto in cambio niente se non noie. Il “popolo” dove sarà quando mi condannerranno e dovrò pagare di tasca mia per averlo difeso? Avrei mille motivi per lasciar perdere tutto ma non ci riesco mio padre mi ha insegnato che devo fare tutto al meglio non per sentirmi dire grazie ma per un senso di giustizia.

  10. Io è dal 1970 che non vado più a votare alle provinciali, da quando sono state istituite le Regioni, da allora la Provincia è inutile, tutte le competenze che essa svolge possono benissimo passare a Comuni e Regioni. Eliminare la Provincia si comincia anche a diminuire un po della tanta, troppa burocrazia che esiste in Italia. Essere eletti, prendere uno stipendio, poi subito dopo battersi per eliminare quella struttura fino a quando si è in carica, mi sembra proprio un utopia. Raffaele Costa si è sempre battuto per eliminare gli Enti inutili e fra questi anche le Province, ma una volta eletto Presidente della Provincia di Cuneo, oggi occupando quella poltrona ha cambiato completamente opinione, visto i moltissimi benefici e privilegi che la carica offre. La poltrona del potere è come la droga, una volta entrati nel tunnel non “VUOI” più uscire e si fa di tutto per essere RIELETTI, e come la droga ti stravolge pure il cervello. Io sono contro la droga e per non avere rimorsi sulla coscienza per aver portato qualcuno alla TOSSICOPOLITICADIPENDENZA anche questa volta non andrò a votare.

  11. Se vogliamo veramente abbassare i costi della politica.
    Se vogliamo cominciare ad eliminare gli enti inutili.
    Se vogliamo lottare contro la proliferazione della burocrazia.
    Se vogliamo dare un segnale alla Casta dei politici.

    L’unico modo democratico che abbiamo è NON VOTARE.

    Facciamo sentire la nostra voce ai parassiti che vegetano stipendiati dalle nostre tasse:

    LE PROVINCE VANNO ABOLITE, NON VOTIAMO!

  12. IN DEMOCRAZIA L’ASSENTE HA SEMPRE TORTO MARCIO, qualunque sia la sua idea, motivazione, critica radicale, chi più ne ha più metta.
    Se non si vota si sceglie il silenzio…che sia totale allora. Io non ho mai saltato una elezione, in quanto cittadino.
    Quando avevo una posizione “non rappresentabile” ho fatto scheda bianca o nulla. Invitare a non votare mi fa schifo. Tutto qui.

  13. E poi basta cavalcare l’onda!
    Adesso va di moda parlare di “costi della politica”, “casta dei politici”?…ecco allora il gregge che sale sul carro! Fino a tre mesi fa non ne parlva nessuno.
    Sono 20 anni che si parla dell’abolizione delle province.
    Invece che fare le battaglie contro i mulini a vento, cominciamo (io per primo) a preoccuparci del fatto che 99 ragazzi su 100 non sanno neanche che domani si vota…non perche sono contro le province o gli enti inutili, ma perche sono ignoranti, sganciati dalla vita della comunità.
    i discorsi sullo “schifo”, sulla “casta”, sul “magna magna” forniscono l’alibi a questa ignoranza… e basta! nulla più!
    Avete ancora voglia di far chiacchiere?

  14. Comunque (e adesso a mio rischio e pericolo parlo in qualità di candidato) condivido la motivazione del vostro articolo: invece che abolire un’ente inutile lo si moltiplica, per le ragioni che tutti conosciamo.
    Quello che non condivido è il campo di battaglia che si sceglie, cioè nessuno.
    Ciao ragazzi…e buon lavoro.

  15. Caro Davide Patregnani, tu dici che chi non va a votare ti fa schifo, meglio annullare la scheda o lasciarla in bianco,io trovo veramente più vergognoso e schifoso chi dietro il segreto dell’urna lascia la scheda in bianco oppure l’annulla, magari scrivendoci delle frasi indecenti (viste solo dagli addetti al seggio),con la sicurezza che nessuno saprà mai chi le ha scritte. Invece chi non vota è responsabile delle sue azioni, perché sia gli uffici elettorali comunali che tutti i componenti del seggio, compresi tutti i partiti che sono in lista sapranno benissimo chi non ha votato.

  16. X Davide.
    Veramente è da un pezzo che qui su Popinga si parla di abolizione delle province e se dai una occhiata all’archivio potrai accorgertene…
    Qui c’è poco da cavalcare, caro mio, è ora di incominciare ad agire. I soldi da sperperare non ci sono più e a mio modesto avviso è meglio tagliare le province e snellire la pubblica amministrazione piuttosto che tagliare le pensioni e la sanità.
    Questo è il mio punto di vista che può essere condiviso o meno, ma non è certo una battaglia contro i mulini a vento come tu ottusamente sostieni.
    Io voglio l’abolizione delle province e per dare un segnale alla politica farò l’unica cosa che possa sembrare una protesta civile: diserterò le urne per la prima volta nella mia vita di elettore attivo.
    D’altronde che senso ha votare per eleggere qualcuno ad un ente che si ritiene inutile ed anzi dannoso?
    Per quale “campo” dovrei votare?
    Ignorante è colui che vota sistematicamente senza neanche sapere per cosa sta votando.
    Chiedete ad un qualsiasi cittadino che sta per entrare nella cabina a cosa servirà il suo voto.
    Segnatevi le risposte e poi saprete cos’è l’ignoranza e perché la classe politica la usa per i suoi scopi.
    Io non sono ignorante, e per questo NON VOTO!

  17. Non davo degli ignoranti a voi…il sermplice fatto che ne stiamo discutendo dimostra che non lo siamo.
    Quello che si scrive sulla scheda nulla non lo vedono solo gli scrutatori, ma anche i rappresentanti di lista che presidiano i seggi, cioè i diretti interessati.
    Ho gia detto che condivido in pieno l’argomento.
    Sull’astensione, il mio non è un pensiero, ma un dogma, un postulato, indimostrabile, ma che regge la democrazia:
    assenza = torto.
    quindi chi mi chiama “ottuso” ha ragione, perche su questo, anche posto davanti all’evidenza, non cambierò mai idea.
    se scegliessi il silenzio (democraticamente parlando) dovrei sceglierlo sempre.
    un piccolo esempio: io ai referendum dove mi converrebbe non votare in modo da non raggiungere il quorum, vado e voto “no”…pensa un po’ che pirla! 🙂

  18. Allora, scrivo due righe per chiarire la mia posizione a Davide Patregnani e ad Anna Bernardini. Sarò duro ma sincero, spero che nessuno si offenda.

    Io non voto semplicemente perché all’Ente Provincia non riconosco alcuna utilità, alcuna ragione di esistere. Perché dovrei scegliere tra il partito X e quello Y, tra il candidato A e il candidato B quando poi, chiunque venga eletto non fa nulla perché nulla c’è da fare in un Ente inutile, tranne spartirsi poltrone e quattrini?
    Qui siamo di fronte alla degenerazione partitocratica che, come un cancro in metastasi, infesta lo Stato a tutti i livelli. Se vi chiedessero: “tra i mafiosi della cosca palermitana e quelli della cosca corleonese quali preferite?” Voi cosa rispondereste? Ve la sentireste di preferire Totò Riina a Tano Badalamenti?
    Bene, io non me la sento di preferire una cricca di parassiti ad un’altra cricca di parassiti, perdipiù quando entrambe fan parte di un organismo che non dovrebbe nemmeno esistere e che anzi ritengo dannoso.
    È come il gioco delle tre carte: voi ne scegliete una e in ogni caso siete fregati. Ecco, io non voglio essere preso per il culo da una combriccola di treccartari. Quindi non partecipo al gioco.

    Qualcuno dice: ma non devi votare per il partito, specialmente alle amministrative devi votare per la persona che ti ispira fiducia. E qui veniamo ad Anna, che conosco personalmente e stimo.
    Cara Anna, proprio perché ti stimo non ti voto. Ti stimo e continuerò a stimarti, ma la tua candidatura alle provinciali proprio non l’ho capita. Quando son venuti a chiederti la disponibilità a riempire una casellina vuota, perché non li hai mandati a cagare su due piedi?
    Se ritieni che, qualora eletta, tu abbia qualcosa da fare in Provincia, contenta tu. Io penso che la Provincia non debba esistere: siccome l’unica cosa da fare (abolire le province) richiede una modifica costituzionale, non la possono fare le Province. Quindi per me la Provincia non ha nulla da fare e dunque non ha senso candidarsi e men che meno votare.
    Ripeto: ho condiviso parecchie tue posizioni, ti stimo e continuerò a stimarti, ma proprio per questo stavolta non ti seguo.

  19. Caro Andrea, se vai sul sito http://www.votaprovenzano.org potrai partecipare alle primarie.
    Scegliere il successore di Binnu u’Tratturi: o Messina Denaro o Lo Piccolo. Io ho votato Lo Piccolo, mi sembra piu adatto a garantire continuità…quell’altro…mi sembra un po’ un quaquaraqua…

  20. Come avevo già scritto in un precedente commento, ripeto che anche secondo me la provincia è inutile.
    Perchè è inutile? Per il semplice fatto che le sono attribuite competenze che potrebbero tranquillamente essere esercitate dai comuni e dalle regioni, con notevole risparmio di denaro e con una notevole semplificazione amministrativa.
    Andare a votare per me è sempre giusto, magari se non si vuole scegliere questo o quel partito si può lasciare la scheda bianca (vi immaginate un’elezione con tutte schede bianche? Quello si che sarebbe un bel segnale!).
    Comunque permettetemi una critica: sono anni e anni che governano questa sinistra anche in provincia e sono stati solo capaci di creare poltrone su poltrone per i loro amici o compagni, fregandosene altamente dell’efficienza, dell’economicità e dell’utilità per noi cittadini di quello che facevano.
    Questa potete vederla come propaganda, visto che sono candidato, oppure come una semplice descrizione della realtà, una fotografia; sfido chiunque a dimostrarmi il contrario.
    La provincia va abolita ma finchè l’abbiamo non pensate sia meglio darle un senso e farla lavorare? Io penso di si e tanti nel centro destra lo pensano, forse solo perchè abbiamo voglia di governare e di farlo bene, cioè nell’interesse di chi ci elegge e anche di chi non lo fa.
    Questi discorsi sono pronto a portarli avanti anche da domani, cioè passate le elezioni perchè credo in quello che dico e in quello che faccio; ad esempio vogliamo organizzare un convegno dove parliamo di questo? Sono il primo a dare la disponibilità a partecipare e penso di parlare non solo per me ma anche per il mio partito (Paolo Belogi potrà darci conferma di ciò).
    Sono sempre disponibile a tornare sull’argomento fino a quando (spero, anche se sarà difficile) non si parlerà più di provincia, perchè questo ente non esisterà più.
    Cordialmente

    Gabriele Sartini

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