Non siamo provinciali!

Fra pochi giorni si va a votare per la Provincia. Da qualche tempo è ripreso, anche se un po’ alla chetichella, ma a livello nazionale, il dibattito sulla possibile abolizione delle Province e non solo di queste. L’ipotesi circolava quarant’anni fa quando furono istituite le Regioni e resto vagante, sostenuta meritoriamente dal solo PRI, all’incirca fino alla metà degli anni ’80.

Oggi, con una elefantiasi di queste istituzioni, dopo aver constatato che “i costi della politica” non si contengono solo con la limatura dei bilanci, si sono aperti alcuni spiragli. Giace in parlamento, purtroppo per ora “giace” soltanto, una proposta per abolire le Comunità Montane, altra assurdità del nostro ordinamento. Ed abbiamo sentito parlare di scandali alla luce del sole, come le retribuzioni dei consiglieri di quartiere che duplicano, anzi moltiplicano forme pur essenziali di rappresentanza democratica senza che ce ne sia effettivo bisogno.

Per questi sommari motivi, sempre disposti a fornire una dignitosa documentazione in proposito, siamo a chiedere, alla vigilia del voto, se qualcuno dei candidati alle elezioni provinciali di Ancona (noi voteremo a Senigallia) sarebbero disposti, in caso di elezione, a portare avanti questa riforma delle riforme. Dovrebbero quindi chiedere che il parlamento delle Repubblica approvi una modifica costituzionale in questa direzione.

In caso di risposte negative o di nessun riscontro noi non andremo a votare!

Chi voglia fare qualcosa con noi firmi subito questo appello.
Ci impegniamo a farlo conoscere, a stretto giro di mail, ai candidati. Pubblicheremo subito tutte le loro risposte.

43 pensieri riguardo “Non siamo provinciali!”

  1. Sono candidata alle Provinciali nel collegio III ma sottoscrivo quanto scritto da Gianluigi, può sembrare un controsenso ma non lo è, avremo modo di parlarne a voce, per ora mi impegno a far arrivare il vostro appello ai vari candidati, almeno a quelli che conosco.

  2. Sono Gabriele Sartini, candidato per alleanza nazionale nel collegio Senigallia III.
    Concordo con quanto ho letto nell’articolo; dal mio punto di vista c’è una certa disaffezione per la provincia proprio perchè sino ad oggi non ha lavorato o non lo ha fatto come dovrebbe, per colpa di quelle persone che l’hanno sempre utilizzata più che come un ente locale al servizio della comunità, come una riserva di poltrone per proseguire nelle logiche di partito e far contenti un po’ tutti…
    L’ideale sarebbe arrivare all’abolizione della provincia trasferendo le competenze in capo a regioni e comuni ma come giustamente è scritto nell’articolo questo richiede una riforma costituzionale e… noi tutti sappiamo quanto in Italia sia difficile riformare ciò che non va, specie quando si vanno ad intaccare gli interessi di qualcuno, nel caso di specie gli interessi di chi usa la provincia per avere qualche comoda poltrona in più.
    Dal mio modesto canto mi impegno per portare questa istanza quanto più in alto possibile; cercherò di sensibilizzare chi ha competenza in materia, parlamentari di alleanza nazionale in primis.
    Nel frattempo e con la speranza che questo nostro proposito si traduca in realtà, posso assicurare il mio impegno perchè la provincia, fin quando esisterà, serva a qualcosa, lavorando su quelle competenze che comunque le appartengono.
    Concludo dicendo che non me la sento di nascondere che sarà una battaglia molto dura proprio per i motivi che ho detto; per questo spero che oltre a noi di alleanza nazionale, gli amici dell’udc come Anna, ci siano anche altri esponenti di altri partiti che si schiereranno al nostro fianco per avere una volta ogni tanto la politica dalla parte dell’interesse generale e non dalla parte degli interessi partitici.
    Cordiali saluti

    Gabriele Sartini

  3. Non è un commento, ma solo una integrazione per chi eventualmente fosse interessato.
    Pubblicato il post nel mio piccolo mi sono attivato per farlo leggere di persona ai candidati. Ho cominciato cercando l’elenco completo sul web. Visto che non ci sono riuscito ho provato a chiamare al telefono la Prefettura. A questi numeri non mi ha risposto nessuno ( 071/22821; 071/2282482; 071/2282414). Eppure nel frattempo non si era verificato nessun il colpo di stato!
    Quindi ho telefonato al centralino della Provincia di Ancona chiedendo dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP). L’operatore mi ha comunicato che loro non l’hanno! Allora ho parlato con una gentile signorina degli Affari Generali che ha promesso di cercare subito quanto chiedevo. Ha presto nota della mia mail e poco dopo mi è giunto, spedito dall’Ufficio Stampa la copia di un articolo apparso su “Il Messaggero” con i soli nomi dei candidati alla Presidenza. Nel ringraziare ho constatato però come la Provincia, che non è certo l’Ufficio Elettorale, non conosca nemmeno l’elenco di coloro che aspirano a governarla. M’è stato risposto che “in futuro ci organizzeranno meglio”|!
    A questo punto ho cercato alla meglio di recuperare le mail dei candidati ed ho subito spedito il link A Popinga chiedendo una loro opinione, un commento.
    Ad oggi, mattino di giovedì 24 maggio, tutto tace.
    Soltanto Anna Bernardini e Gabriele Sartini hanno risposto. Grazie.
    Grazie anche perché mi hanno dato modo di riflettere meglio e questo potrebbe anche modificare le mie opinioni. Ne riparleremo.

  4. Sono Paolo Belogi, candidato per AN al Collegio II di Senigallia.
    Dopo quanto scritto da Gabriele mi pare inutile aggiungere altro: mi accoderei inutilmente alle sue parole. E politicamente non paga nemmeno intervenire dopo la tirata d’orecchi di Gianluigi Mazzufferi. Ma non sono un “politico” e della sconvenienza ad intervenire solo ora, non essendo avvezzo a calcoli politici, onestamente, me ne infischio.
    Leggendo ciò che recita lo Statuto della Provincia di Ancona, approvato con delibera di Consiglio del 25 gennaio 2001, e successivamente modificato, si apprende che:

    La Provincia di Ancona è ente autonomo intermedio tra i Comuni e la Regione. Cura gli interessi e promuove lo sviluppo della propria comunità nella quale sono comprese città, valli e popolazioni di antico patrimonio civile ed autonomistico.

    Nell’ambito delle sue competenze, la Provincia pone tra gli obiettivi primari della sua azione:
    a) il superamento degli squilibri territoriali, sociali ed economici;
    b) la pianificazione urbanistica, la difesa, la tutela e la valorizzazione del suolo, dell’ambiente, della flora e della fauna, del paesaggio, dell’ecosistema, delle risorse idriche ed energetiche;
    c) la tutela e la valorizzazione dei beni storico culturali….

    Non proseguo col “copia e incolla” perchè chiunque può andare a rovistare nel sito della Provincia.

    Detto questo, e tenendo conto di quanto espresso da Gabriele Sartini sulla difficoltà di cambiare da subito e in poco tempo (ciò non esclude il mio impegno a farlo) l’assetto della struttura regionale, mi adopererò (anche qualora non potessi farlo direttamente) a rendere all’Ente Provincia il ruolo di raccordo Comune-Regione che le appartiene da statuto; sottraendolo all’imbarazzante funzione di “ufficio di collocamento” che dalla sua istituzione ha avuto.
    Penso che anche con una struttura meno mastodontica possa assolvere ai suoi compiti, senza sovrapposizioni di competenze e con un risparmio notevole di denaro pubblico, contribuendo a far crescere il territorio in maniera omogenea con una ricaduta positiva sui cittadini.

    Cordialmente
    Paolo Belogi

  5. Riceviamo da Patrizia Casagrande questa mail che pubblichiamo:

    chiedo scusa per non aver risposto prima. come tu sai questo è l’indirizzo di posta del mio assessorato prov.le e non quello mio personale. essendo in campagna elettorale non ho visitato nell’ultimo mese l’assessorato (mi sembra corretto così) e non ho letto la posta che invece copiosa ha continuato ad arrivare. tuttavia sui costi della politica penso questo ed è quello che puntigliosamente ho detto in questa campagna elettorale: la mia ambizione è che si cominci a parlare dei costi della politica in relazione ai benefici percepiti da tutti, al lavoro fatto, valutando i risultati della azione politica.
    mi piacerebbe anche che questi benefici fossero visibili a tutti perchè questo nostro paese possa cominciare ad essere contento di se stesso, perchè “Italia” non sia più sinonimo di sperpero, favoritismi e disorganizzazione.
    forse a te potrebbe sembrare un pensiero insufficiente, ma io credo molto nella sobrietà della parole.
    a presto, magari per riparlarne.
    patrizia

  6. COPIA DELLA E-MAIL DI RISPOSTA

    Cara Patrizia,
    ti ringrazio per il cortese e sollecito riscontro.
    Già pubblicato, come puoi vedere. Ero quasi certo che non saresti stata in Assessorato e scrivendo all’indirizzo della Provincia tentavo la sorte. Tu non immagini quanto sia difficile contattare i candidati (ne ho dato conto in un commento).
    Mi permetto di precisare meglio il mio pensiero sugli istituti dovrebbero essere riformati (province, comunità montane e circoscrizioni)precisando che non è solo una mia stravagante opinione. In sostanza non si critica l’esercizio di certe funzioni essenziali nella organizzazione della vita civile, ma il fatto che per gestire le squadre dei cantonieri, organizzare la vigilanza sulla caccia e sulla pesca o per rilasciare i tesserini della raccolta funghi serva un vero “parlamentino”, con tutto quello che c’è di contorno. Quindi non una critica soltanto sul filone d’attualità dei “costi della politica”, ma nel senso di una revisione anche degli impianti costituzionali. Anche oggi Marco Filippeschi e Massimo D’Alema, dal tuo partito, ne hanno parlato con toni allarmati.
    Un saluto cordiale
    Gianluigi

  7. Non voglio discutere “nel merito” dei costi della politica, dei risultati dell’azione politica, di “faremo”, di “un Paese migliore”, di “speriamo”, di “impegniamoci” con i soliti culi di piombo.
    Loro non sono più autorizzati a discutere dei problemi. Loro sono il problema.

  8. Sono Matteo Perini candidato UDC nel collegio di Senigallia I.
    Concordo con quanto letto sopra. Sono favorevole all’abolizione di enti inutili che costano solamente e non “producono” nulla di visibile. Tutte le forze politiche sia di destra che di sinistra devono contribuire a questo. Le competenze della provincia, che Belogi ricorda, non devono rimanere sulla carta. Basta con dire faremo, vedremo…. Poche promesse ma certe e precise oppure se non si può fare niente chiudiamo l’ente pubblico. (provincia inclusa e redistribuiamo le sue competenze ai comuni e alla regione).
    In questi giorni si legge sui giornali degli alti costi della politica e degli sprechi che fanno gli enti pubblici. La gente è sempre più lontana dalla politica perchè non vede i risultati concreti ed è sempre più impegnata a trovare un modo per procurarsi redditi per garantirsi da vivere visto l’alto costo della vita in Italia.

  9. altra mail della candidata Patrizia Casagrande, ricevuta il 25/05

    sono d’accordo sulla tua analisi. tant’è che nel mio/ns programma sono previsti sportelli decentrati per le funzioni che tu elenchi ed altre tipo autorizzazioni per le recinzioni, raccolta della legna etc. se hai tempo puoi dare uno sguardo al mio sito e magari trovi qualcosa di cui potremmo parlare per migliorare. nella mia campagna d’ascolto, tra l’altro terminata proprio a Senigallia, mi sono convinta però che la provincia è più conosciuta di quanto pensassi e che non va tralasciata la voglia di partecipare. da questo ne scaturisce che dalla prossima consiliatura, sempre se eletta, ci sarà un assessorato alla partecipazione e relativo ufficio. vedremo poi se comunità montane o altre situazioni che non arricchiscono la politica vanno ripensate. a presto patrizia

  10. Un nuovo assessorato? Eh…ma…allora…Altri amici in vista da accontentare, o perlomeno ai quali promettere! La Provincia sempre più “ufficio complicazioni affare semplici” che non è esattamente quello che io e i miei dieci elettori vorremmo

  11. Concordo con te Paolo. Grandissima idea quella della signora Casagrande un attimo prima dice: “Italia” non sia più sinonimo di sperpero, favoritismi e disorganizzazione. E subito dopo parla di un nuovo assessorato.

  12. La provincia è di per se stessa un “ufficio complicazioni affari semplici” perché aumenta la burocrazia e i conflitti di competenza tra enti della pubblica amministrazione.
    Come già ampiamente ricordato, le competenze della provincia possono essere facilmente delegate a regioni e comuni semplificando la catena decisionale, tagliando i costi della politica e snellendo progressivamente l’apparato burocratico e la pubblica amministrazione.
    Insomma ad abolire le province ci sarebbero solo vantaggi e quindi, invece di parlare sempre di tagli alle pensioni, alla sanità o ad altre cose utili per i cittadini, sarebbe ora di incominciare a tagliare gli enti inutili!
    Sarebbe ora di smetterla di parlare di “sperperi” e parallelamente correre per spartirsi le pubbliche poltrone.
    Appare anche paradossale che proprio i candidati alla provincia siano i primi a dubitare della reale utilità di questo ente.
    Ma si sa, in Italia il paradosso è la normalità!

  13. Mi pare che il dibattito sull’argomento sia cresciuto bene anche se troppo concentrato nei giorni finali della campagna elettorale. Per di più, nel nostro caso, si è frazionato su due post diversi, anche se similari, il che potrebbe complicare la partecipazione.
    Sottolineo che comunque mi rallegra quanto leggo; ancor più sarei soddisfatto se sull’argomento, almeno chi ha commentato ora, fosse a disponibile a discutere anche nei prossimi giorni e non si dileguasse nel nulla.
    Sono certo che Popinga ospiterà altri contributi su questo tema e non dispero che una volta tanto anche qualcuno che siederà in Consiglio Provinciale sia così onesto da condividere il succo del nostro ragionamento. Una drastica ed innovativa riforma e riorganizzazione costituzionale diviene di giorno in giorno assolutamente indispensabile.

  14. Gianluigi,
    a costo di sembrare ripetitivo, ti (ri)dico:
    il fatto che qualcuno col culo appiccicato a qualche sedia in Consiglio Provinciale sia d’accordo o meno sull’abolizione dell’Ente Provincia è completamente indifferente per la risoluzione del problema. Detto in altri termini: non me ne frega niente.
    Semmai, è grave per lui, che ci fa pure la figura del tonto: se pensava che la Provincia era inutile, poteva fare a meno di candidarsi. Da questo punto di vista, molto meglio chi (basta leggere sopra) auspica la creazione di nuovi assessorati inutili, nuove clientele e nuovi strapuntini: viva la sincerità!
    L’abolizione delle Province passa per una modifica costituzionale, sulla quale i Consigli Provinciali non hanno voce in capitolo. Può decidere solo il Parlamento.
    Ergo: le Province non potrebbero, anche lo volessero, darsi l’eutanasia. Manco a questo servono!

  15. Combattuto tra la voglia di rispondere e l’inopportunità di monopolizzare il sito con un rimpallo tra di noi, cedo per metà ripromettendomi di essere breve anche se forse non esaustivo.
    Andrea oggi domenica non sono andato a votare e non è detto che lo faccia domani. Però avevo scritto su questo post, rileggilo per favore, che “non sarei andato a votare in caso di mancato riscontro o di risposte negative”. Sono mancati dei riscontri, anche importanti, ma non è detto che alcune delle risposte ricevute siano del tutto “negative”. Scrivendolo sapevo bene, come è noto a tutti, che abolire o meno le province non dipende affatto dai consiglieri provinciali! Però, per quanto sappia io, almeno per la prima volta abbiamo avuto dei potenziali consiglieri che hanno espresso chiare argomentazioni “contro” le province. Ti pare poco? Certo per ora sono solo candidati e non è detto che poi non facciano i voltagabbana come opportunamente ci segnala Franco Scaloni, a proposito di Raffaele Costa.
    La tua critica tagliente si rivolge anche ai candidati solo per questa loro veste. Vuoi lasciare almeno a chi ci ha risposto favorevolmente (gente che non può avere “il culo appiccicato a qualche sedia in Consiglio Provinciale“ solo perché non ci si e mai seduta) la possibilità che abbiano accettato la proposta solo perché animati da buoni intenti, in perfetta buona fede? Forse non tutti potevano avere le idee chiare come te e spero che tu stesso non sarai così ingenuo da pensare che per il solo fatto che non vai a votare qualche deputato, folgorato dalla lettura di Popinga, depositi subito una proposta di modifica costituzionale per abolire le province.
    E’ vero quindi che non possono “darsi l’eutanasia”, ma per la prima volta nella storia della nostra Repubblica potrebbero anche sedere nell’aula di Corso Stamira degli eletti che dignitosamente ed intelligentemente denuncino, dall’interno, l’inutilità dell’istituzione.
    Tutto ciò ti parrebbe poco?

  16. Caro Gianluigi, il mio sedere è ancora incollato sulla poltrona, anzi è una sedia (di casa!) e sono tornato per vedere se c’erano nuove discussioni.
    Mi fa piacere vedere che alcuni come te hanno ancora un minimo di fiducia, perlomeno verso chi è ancora estraneo al sistema e non ha alcuna posizione da difendere, come il sottoscritto; spero di riuscire nel mio piccolo a dare una risposta a chi come te e come me ancora crede che qualcosa di diverso sia possibile; non vedo possibilità di cambiamento dopo il voto espresso dai cittadini, voto che comunque rispetto anche se devo dire che mi delude (non per il fatto di non essere stato eletto, ma per il semplice fatto che un ricambio avrebbe fatto bene alla democrazia e avrebbe fatto bene a quelle signore e a quei signori che da troppi anni siedono sulle poltrone comode ed inutili, proprio come quelle provinciali).
    Ripeto che sono sempre disponibile a parlare di questo tema (che mi sta particolarmente a cuore) ma anche di altro; soprattutto sono pronto a farlo in periodi come questo, cioè al riparo dalle varie campagne elettorali, perchè il mio impegno è dovuto solo alla passione e ad un po’ d’ingenuità: credo ancora che le cose possano cambiare se si ha il coraggio delle scelte, anche di quelle impopolari.
    Ciao

  17. Ho preso la decisione di votare poco meno di due ore prima che chiudessero i seggi. L’ho presa solo quando ho accertato era candidata, proprio nel mio collegio, una cara amica. Beati voi che siete restati a casa anche perché non avevate chi prescegliere! Della mia amica non dirò nulla, ma in estrema sintesi sappiate che è persona degnissima. La considero molto dal giorno in cui l’ho conosciuta. Conosco anche l’apprezzamento per lei di altra gente, assai diversa da me; un fatto che aggiunge valore. Soprattutto, in questo frangente, sottolineo con piacere che anche la candidata ha ripetuto più volte di credere poco a questa istituzione; se fosse stata eletta avremmo avuto per certo una voce, la prima in assoluto, di dissenso dall’interno!
    Non solo a ragione del commento che precede, a firma di Gabriele Sartini, sono lieto di aver innescato questo piccolo dibattito. Ringrazio molto quanti hanno partecipato, concordi o discordi che siano, perché il momento è stato di civile, utile e piacevole confronto. Mi sembra infine che sia decisamente positivo l’aspetto dichiarato o che traspare: la voglia di ritornare su questo tema, anzi di affrontarlo molto meglio, anche fuori e lontano dalle campagne elettorali.
    Per quel che posso assicurare io la tribuna di Popinga resterà senz’altro aperta, quindi pensate, leggete, scrivete e risentiamoci a breve.

  18. Ieri sera ho spedito una mail con i rallegramenti per l’elezione a Patrizia Casagrande. Nella stessa ho ribadito il “mio vecchio pallino” dell’abolizione delle province.
    Questa notte ho ricevuto subito un riscontro.
    Eccolo, lo pubblico per doverosa informazione.
    Grazie per gli auguri molto graditi. Certo sentiamoci e possiamo benissimo organizzare un forum o altro su temi cosi’ importanti. Quando vuoi. A presto

    Patrizia

  19. Rallegramenti non a mio nome, ovviamente.
    Non ha senso rallegrarmi per il risultato raggiunto da qualcuno in una posizione che non riconosco.
    Quanto poi a discutere con la Casagrande della questione dell’abolizione delle Province, secondo me ha ancora meno senso. Sarebbe come discutere di un problema con qualcuno che rappresenta il problema. Cosa ti potrebbe rispondere la Casagrande? Che la Provincia va abolita e che lei si impegnerà per l’abolizione (su cui tra l’altro non ha voce in capitolo)?
    Dai, su, non prendiamoci per i culo da soli…

  20. Il fatto che la signora Casagrande Esposto risponda così prontamente è un fatto positivo, significa che le istituzioni, anche quelle inutili, sono vicine al cittadino.
    Non penso tuttavia, viste le premesse, che possa essere utile parlare e proporre quello che in molti auspicano a chi invece propone di aumentare la macchina provinciale, con nuovi assessorati e nuovi uffici; in poche parole nuovi assessori, nuovi dirigenti, nuove indennità, nuove spese ecc ecc.
    Un dibattito sarebbe molto utile ma si deve poi concordare sul fine ultimo: abolizione.
    Sono stato molto contento di sentire Fini che a ballarò parlava di abolire le province.
    Ha confermato che su questo tema è più vicino di altri partiti ai cittadini, alle loro (le nostre) esigenze.
    Sarebbe bella un’iniziativa popolare per un referendum abrogativo delle province visti i tempi della politica (e dei politici) ma sarebbe di ardua realizzazione… per quanto mi riguarda continuo a sostenere queste mia tesi e a proporla a quante più persone possibile.

  21. Scendo in “palestra” o meglio metto qualche riga di commento agli ultimi due interventi.
    Ovviamente comincio da Andrea che precisa subito “non a mio nome”. Fai bene a scriverlo, ma come t’è venuto in mente che quanto scritto è firmato e per di più inserito sotto il post, scritto da me, potesse in una qualche maniera coinvolgerti.
    Seconda questione: come ho scritto, spero chiaramente, non ho votato per Patrizia Casagrande, ma per una candidata, mia amica che era ed è all’opposizione. Sta di fatto che forse essendo vecchio, quindi incline a rispettare le buone maniere, non mi disturba affatto inviare i rallegramenti a chi corona il suo sogno, raggiunge il suo obiettivo, quindi vince come in questo caso. In particolare ho notato e mi fa piacere, come scrive Gabriele Sartini (che ringrazio) il fatto che la neo presidente “risponda cosi prontamente”. Avrebbe potuto non farlo, come in genere i suoi colleghi tutti, o far passare un bel lasso di tempo.
    Lasciami raccontare poi, agli altri che non lo sanno, un fatto che è avvenuto proprio ieri. Ho consunato buona parte del mio tempo, nel pomeriggio, per andare ad Ancona dal Difensore Civico Regionale. Ho presentato un formale esposto contro il Presidente del Consiglio Regionale e quello della Giunta per un comportamento opposto a quello della neoletta. Si tratta del fatto che non hanno dato nemmeno un cenno di riscontro ad una mia lettera formale, inviata oltre tre mesi fa per posta e via mail, per denunciare una violazione di legge…proprio da parte loro.
    Ancora lasciami dire che non penso affatto a nessuno degli scenari che tu descrivi, caro Andrea. Scenari idilliaci che in un breve lasso di tempo risolverebbero tutti i problemi! Devo dire però che sono lieto in quanto per la prima volta, grazie al fatto che ho rotto le scatole scrivendo di notte ai candidati, qualcuno si è poi espresso sull’argomento “abolizione”. Tema che sta a cuore anche a te.
    In sintesi io sono per fare, fare, fare qualcosa. Poco? Di certo si, ma meglio di niente!

  22. Caro Gianluigi, ti ringrazio per le parole di apprezzamento (ma non me le merito mica!).
    Per passare ad un livello più concreto, io proporrei (con calma) di avere una sorta di incontro al quale devono essere presenti quanti più partiti possibile, iniziando dalla base (an ci sarà sicuramente visto che io sarei il primo a venire).
    Riunendo la base dei partiti senigalliesi si potrebbe concordare su di una strategia comune, sempre volta all’abolizione delle province.
    In sostanza se riuscissimo a trovare un punto d’incontro “bipartisan” potremmo poi, ognuno con i suoi referenti politici di più alto livello, far arrivare questa istanza direttamente in parlamento.
    Potremmo approvare un documento comune in cui ogni parito si impegna a chiedere ai propri parlamentari di iniziare il dibattito parlamentare (e prima ancora politico) per la semplificazione della macchina statale.
    Secondo me questo può essere un punto di partenza; in questo modo si darebbe la possibilità anche ai cittadini di conoscere quali partiti sarebbero favorevoli ad abolire le province e quali no.
    La mia è un’idea, ma penso se ne possa parlare.
    Ciao

  23. La proposta concreta di Gabriele Sartini va senz’altro verificata e, e del caso, attuata. Coincide alla perfezione con la mia mentalità: fare qualcosa di concreto per non morire affogati dalle chiacchiere!
    Ovviamente ne dobbiamo discutere tra di noi e questa sarà un’ottima occasione per conoscerci. Quando dico “tra noi” penso a quanti hanno partecipato a questo dibattito, ma per non escludere nessuno invito altri lettori, magari i più timidi, a farci avere la loro mail, qui a Popinga.
    Penso che prima della fine di giugno ci si potrebbe vedere, magari un tardo pomeriggio. Berremo qualcosa di fresco e tenteremo di sviluppare e confrontare le nostre idee. Posso impegnarmi per questa prima convocazione.

  24. Per me va bene, è sufficiente che mi facciate sapere il giorno e il posto dove vederci.
    Nel frattempo inizio a contattare i conoscenti degli altri partiti per cercare di essere quanti più possibile.
    Ciao

  25. Sono Patrizia Casagrande. Solo stasera ho avuto tempo di entrare, da casa, nella posta che normalmente leggo in ufficio. Tra le tante lettere non lette c’erano anche
    rallegramenti, o altre simili molto graditi.
    Poi ho guardato e letto con attenzione tutto il nostro (più vostro in effetti) dibattito sulle province.
    Va da sè che se sostengo che per me le Province non vanno abolite tutti diranno subito che ho un interesse diretto. Capirai…..
    Allora non dirò cose così scontate ma vi propongo un confronto per capire e spiegarci perchè un ente che doveva essere abolito cresce nelle competenze, nelle deleghe, nelle funzioni, nelle responsabilità, nel coordinamento etc…
    Magari qualcuno mi convincerà che i candidati eletti o non eletti del centrodestra si sono candidati per dirlo all’assemblea provinciale. Per adesso non ci credo come mi pare ovvio.
    Sono comunque disponibile a parlarne nel merito quando vorrete e con lo stesso spirito leale e aperto che mi pare ha già animato il forum in questi giorni.
    Attendo notizie.

    Patrizia

  26. >Allora non dirò cose così scontate ma vi propongo un confronto per capire e >spiegarci perchè un ente che doveva essere abolito cresce nelle competenze, nelle >deleghe, nelle funzioni, nelle responsabilità, nel coordinamento etc…

    Già, è proprio questo il problema:
    più competenze
    più deleghe
    più funzioni
    più responsabilità
    più coordinamento
    più burocrazia
    più culi da mantenere sulle poltrone
    più spesa pubblica
    più tasse per il contribuente
    =ABOLIAMO LE PROVINCE!

    Confrontiamoci pure, ma questa è la nostra battaglia!

  27. Per la sig.ra Patrizia Casagrande:

    Libera di credere a quello che vuole cara signora Casagrande, per quanto mi riguarda ero sincera quando ho scritto che sono contro l’Ente Provincia e che lo avrei dichiarato all’assemblea provinciale, le persone che mi conoscono bene sanno che dico la verità e che ne sarei stata capace. Non la conosco personalmente quindi il suo giudizio non mi interessa ma a questo punto faccia lei qualcosa di eclatante per farci cambiare idea, qualcosa che in questi anni non abbiamo visto, molti sprechi, questo sì!

    La saluto cordialmente.

  28. Riprende il dibattito e potrei dire che, grazie all’ospitalità di Popinga, stiamo realizzando una specie di forum.
    La prima considerazione dopo la risposta di Patrizia, anzi della Presidente Patrizia, è che ha risposto, con garbo. Certo per ribadire le sue convinzioni, ma dimostrando un spirito di apertura, di collaborazione (direi anche un livello di educazione) che non si trova di frequente tra i suoi colleghi, a tutti i livelli, come consiglieri, deputati e senatori. Questo lo posso testimoniare per esperienza fatta e delusioni patite!
    Quindi se la forma è buona parte del rapporto credo che vada dato atto a Patrizia Casagrande. Quanto alla sostanza poi è chiaro che la mia opinione è diametralmente opposta a quella della neo-presidente. Per ora, in questo embrione di discussione, non siamo entrati nei particolari, anche perché si è sviluppata in fretta e furia, a ridosso della scadenza delle elezioni.
    Posso solo confermare che è intenzione di alcuni dei partecipanti al dibattito, quelli che hanno più dimestichezza tra loro, fare il punto delle idee appena abbozzate. Raccogliendo contributi e spunti troveremo poi un comune terreno di confronto con quanti vorranno approfondire, discutere, diciamo anche “litigare”, purché tutto ciò avvenga in maniera molto civile!
    Quindi a risentirci presto.

  29. Pur non volendo per forza contraddire opinioni altrui che ritengo assolutamente legittime (e ci mancherebbe altro!) in attesa di poter confrontarmi sui temi ogetto del forum, vorrei dissentire su una questione.
    La questione è legata ad alcuni commenti che mi sembrano (quelli si) di difesa e non di confronto; e poi il tema pure importante di chi sostiene che non conoscendomi di persona se ne frega di ciò che penso o esprimo. Che strana maniera di rapportarsi agli altri! Non credo si possa essere meritevoli di diversa attenzione con qualcosa di eclatante! A dire il vero non credo nemmeno che si debba parlare di sprechi in generale. Qualche volta farebbe davvero piacere sapere a cosa ci si riferisce invece in particolare. Hai visto mai che diventa un suggerimento, una critica costruttiva, un modo per stare dentro piuttosto che fuori e critici comunque, ovunque e con chiunque? Grazie per lo spazio offerto. Patrizia

  30. Mi riferisco, per esempio, a tutta quella pubblicità autoreferenziale che ci arriva puntualmente per posta!
    Carissima signora è ovvio ed anche umano, credo, che a me interessi di più ciò che pensano i miei amici di me, non crede?
    Per quanto mi riguarda non mi tiro mai indietro, sono pronta a confrontarmi con chi è intervenuto in questo forum in qualsiasi momento (impegni familiari permettendo).
    Buona giornata, cara signora e buon lavoro.

  31. Chiedo scusa se ho pensato di dire qualcosa di interessante pur non essendo sua amica. non avevo ben capito. davvero.
    non mi va tuttavia di abbandonare per questo il dibattito interessante che si è aperto dietro invito esplicito da parte di Mazzufferi che mi ha chiesto di esprimermi scrivendomi direttamente.
    se si riterrà importante sapere cosa si pensa su alcune questioni sono per partecipare, ma anche per non insistere se non gradita.
    Rispetto alla pubblicità autoreferenziale se riferita alla propaganda elettorale non grava sui costi dell’ente come per tutti i candidati e nemmeno per quel che mi riguarda.
    cordialità
    Patrizia

  32. Non intendevo assolutamente offenderla e non ho mai pensato che le sue idee sull’argomento non siano gradite, mi riferivo al commento del tutto personale e gratuito sui candidati del centrodestra. Per quanto riguarda la pubblicità autoreferenziale non mi riferivo certo a quella elettorale e lei lo sa bene perchè è persona colta ed intelligente. OK lasciamo da parte per un attimo i personalismi e vediamo di costruire insieme a tutti gli altri un dibattito serio che, secondo il mio modestissimo parere, si potrebbe sviluppare ancora meglio guardandoci negli occhi.

    Buona domenica

    Anna

  33. Concordo con Anna Bernardini quando dice che probabilmente il commento sui candidati del centro destra era personale e gratuito; fuori luogo aggiungerei io che sono stato candidato.
    Gentile presidente, ovviamente ci si candida non per non essere eletti, ma per esserlo, anche se lei sa meglio di me come la politica sia ben più complessa; non possiamo limitarla a questa o quella candidatura.
    Ma non è questa la questione e penso che le sue parole ed il dibattito che si è creato, stiano fuorviando il dibattito che avevamo iniziato qui su popinga.
    Il dibattito nasce qui con un fine ben preciso e condiviso da tutti (candidati del centro destra qui presenti in primis): quello di arrivare all’abolizione dell’ente provincia, in quanto fonte di inutile burocratizzazione ed appesantimento della macchina statale.
    La provincia ha mancato quella funzione di coordinamento che avrebbe dovuto avere; possiamo parlare delle cause, ma non possiamo che concordare su questo.
    Ora: perchè lei parla di accrescimento delle competenze come un fatto positivo?
    Se concordiamo che lo Stato deve essere più “leggero”, perchè i costi li sopportiamo noi cittadini, concordiamo anche con l’abolizione di quegli enti superflui: ebbene la provincia è uno di questi.
    Uno stato senza province è uno Stato che funziona, meglio oserei dire, perchè costa meno.
    Ai cittadini si chiedono sacrifici su sacrifici e poi non si taglia laddove si può, solo perchè questo va probabilmente ad intaccare i benefici ed i vantaggi di tanti polici che lavorano più per la politica dei partiti che per la politica dei cittadini (il riferimento è generico ed astratto, ovviamente).
    Allora perchè cercare di rilanciare, di “rianimare” qualcosa che è arrivato alla fine dei suoi giorni?
    Vede gentile presidente, oggi si parla tanto di antipolitica, di scollegamento tra politica e cittadini, tra politica e realtà.
    Come lei può notare da questo forum, ma più in generale dai vari sondaggi e dibattiti degli ultimi periodi, i cittadini sono fermamente convinti che la macchina statale vada ridotta e che le province siano inutili.
    Ritengo che lei debba cogliere, ovviamente nella sua libertà, questo segnale; diversamente dimostra di alimentare quello scollegamento, quella distanza dalla vita reale, di non interpretare il sentimento ed i bisogni dei cittadini.
    Tra l’altro sono lieto di aver sentito esponenti di spicco, tra cui l’onorevole Fini (ma anche altri) parlare seriamente di abolire le province.
    Se non sbaglio in linea di massima è anche la posizione dei democratici di sinistra, il suo partito.
    Questa è la vera questione.
    Dal mio canto rinnovo l’auspicio al dibattito è rinnovato; sono sempre felice di vedere che siamo in molti a pensarla allo stesso modo, trasversalmente per di più.
    Cordiali saluti

    Gabriele Sartini

  34. nell’assoluto rispetto di tutte le posizioni, anche quelle che non condivido, ribadisco il mio convincimento su alcune riflessioni rispetto all’ente Provincia che a mio parere sono state fatte frettolosamente e non so se anche dal mio partito.ad oggi non mi risulta ma non lo so proprio.
    oggi non giochiamo ad individuare quale sia l’ente da eliminare ma riflettiamo sulla funzionalità di quelli che sono in vita.
    essere o non essere alla guida di un ente non è condizione che limita la capacità di analisi e di critica verso l’ente stesso. si va in campagna elettorale cercando consenso con un programma e certamente nel mio non c’era l’obiettivo di abolizione dell’ente che ora ho la resonsabilità di guidare con tante consigliere e consiglieri. non ricordo di aver letto nel programma di centrodestra certamente diverso nei contenuti da quello del centrosinistra che ci fosse nei candidati la finalità dichiarata di soppressione dell’amministrazione provinciale. ho però ben chiare le dichiarazioni dell’avv. Ballante nei nostri confronti diretti. anzi, se non ricordo male la candidata presidente del centrodestra si augurava di vincere per meglio guidare la Provincia date proprio le accresciute responsabilità che ha nel governo del territorio.
    tuttavia non dipende da noi mantenere in vita un ente di questo livello ma dalla legislazione parlamentare.
    a noi corre l’obbligo di farlo funzionare bene e nell’interesse generale. solo così penso potrebbe essere affrontato serenamente un dibattito nel merito. o almeno io credo.
    cordialità
    patrizia

  35. Con piacere leggo i commenti che hanno ora la forma e la sostanza di un vero forum.
    Ritengo che questo sia il segno che l’argomento appassiona ed è consistente. Pur se molto tentato non entro nel merito ed ora mi riservo di parlare soltanto di questioni logistiche.
    Rifacendomi a quanto scrivevo poco sopra, qualche giorno fa, avendo preso i primi contatti con qualcuno di noi quest’oggi, avanzo subito la proposta di incontrarci la sera del 30 giugno, verso le 17.30. Domani cercherò di sondare la disponibilità per un posto accogliente ed allo stesso tempo abbastanza tranquillo. Gli invitati a questo primo giro di boa li raggiungeremo via mail ed anticipo che vorremmo organizzarci, tipo bar camp, in modo che ciascuno possa presentare le sue idee e relative proposte, parlando per 15 minuti. Ovviamente questo è solo il primo passo, per decidere poi se e come da questi post di Popinga possa originarsi dell’altro.

  36. Gentile presidente, concordo con lei nel dire che l’ente, finchè esiste, deve funzionare bene, sicuramente meglio di come ha funzionato sino ad oggi (ripeto ha mancato quel ruolo di raccordo che le era stato assegnato; diversamente non si spiegherebbe la disaffezione dei cittadini verso lo stesso).
    Nel programma di centro destra non c’era l’abolizione dell’ente provincia, come non c’eraa in quello di centro sinistra per una questione logica: lei ricordava giustamente che non può la stessa provincia decidere per la sua abolizione, ma per ciò serve un dibattito parlamentare che sfoci in una riforma costituzionale.
    A questo proposito ho avanzato una piccola proposta che, grazie al contributo di altri e in particolare dell’autore originario di questo dibattito, Gianluigi Mazzufferi, sembra prendere forma: vogliamo impegnarci per portare queste nostre istanze direttamente nella sede opportuna, cioè in parlamento.
    Per far ciò abbiamo bisogno del sostegno di quante più persone possibile, semplici cittadini, rappresentanti di parito e rappresentanti istituzionali.
    Del resto spero che la provincia possa lavorare bene finchè esiste; in questo da semplice cittadino le chiedo, visto che ha l’importante responsabilità di guidare questo ente, di procedere per quanto possibile ad una riduzione dei costi dell’ente, cominciando magari dalla riduzione degli assessorati e degli incarichi vari, nei limiti del possibile ovviamente, per intraprendere quel percorso che noi auspichiamo che deve sfociare in una progressiva e sempre più incisiva riduzione dei costi della politica (e dei politici).
    Concludo dicendo che, secondo me, abolire le province si può e quindi abbiamo il dovere di farlo, anche per riavvicinare la politica alle esigenze vere dei cittadini ed allontanarla dalle “esigenze” partitiche.

    Cordiali saluti

  37. questo dibattito mi è sembrato interesante sin dall’inizio ecco perchè nonostante i tempi risicati che ho in questo periodo leggo molto volentieri tutte le note in merito.
    nell’aver apprezzato il tono con il quale sono stata ospitata, confermo la disponibilità a ulteriori contatti, meglio personali come invitate anche voi.

    cordialità

    patrizia

  38. Innanzitutto un sincero GRAZIE a ciascuno degli intervenuti, animatori di un dibattito interessante. Proprio perché interessante, vogliamo interessarcene ancora, in modo più approfondito. E vorremmo farlo incontrandoci di persona, almeno per una volta, e insieme pensare e organizzare altre iniziative.

    Ci piacerebbe che intervenissero quanti hanno scritto finora un post o un commento su Popinga nel merito della “questione Provincia”. Allora, siete dei nostri? 😉

  39. Apprezzo quanto scrive Gabriele Sartini e la neopresidente Patrizia Casagrande. La mia soddisfazione si origina dal fatto che è possibile confrontarsi pur essendo su posizioni di certo molto lontane e che finalmente questo argomento è emerso dalla zona d’ombra in cui si trovava. Anche a diminuzione del 10% circa dei votanti nella nostra città, Senigallia, ha di certo qualche collegamento con quanto si va dicendo, ma la sola muta protesta, senza confronto, è del tutto sterile.
    Ribadisco, per chi ha partecipato al dibattito ed eventualmente per chi volesse ancor oggi farlo, che ci incontreremo di persona nel pomeriggio del 30 giugno, come accennato nel mio precedente commento. Convocheremo tutti quelli che commentando, o semplicemente scrivendoci per indicarci il loro interesse, ci faranno pervenire la loro e-mail entro una settimana da oggi.

  40. per me il 30 giugno va bene e va bene nel pomeriggio. magari tardo pomeriggio sempre che vada bene a tutti. in mattinata sarò già impegnata e torno dopo pranzo da ravenna. se non si può fa niente arrivo quando posso e se mi dite dove mi organizzo al meglio. a presto. patrizia

  41. A me il 30 va più che bene.
    Sono sicuro che ne scaturirà un dibattito interessante e, spero, costruttivo (anche se ne sono abbastanza sicuro).
    Saluti

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