Ci abbiamo fatto il CAL

Quel cancro in metastasi chiamato partitocrazia prosegue la sua opera di devastazione, a tutti i livelli.
Dopo le Province, l’Unione delle Province, le Comunità Montane, l’Unione delle Comunità Montane, le aato, l’Associazione dei Comuni, la Conferenza dei Sindaci e le Circoscrizioni, diamo il benvenuto al Coordinamento delle Autonomie Locali (cal).
Prossimo passo sarà il ccal (Coordinamento dei cal), ma si sta già pensando al cccal (Coordinamento dei ccal) e non è escluso che, per assicurare un ampio decentramento, valorizzare il territorio e venire incontro alle esigenze dei cittadini, nasca il ccccal
Esaurite le poltrone, le sedie e gli strapuntini, per appoggiare il culo da qualche parte van bene anche gli sgabelli pieghevoli.
Immediate le proteste. Per l’ennesimo organismo inutile? Per lo spreco di denaro? Per la moltiplicazione assurda dei centri di decisione e di coordinamento, a discapito dell’efficienza della macchina amministrativa?
Macché. Qualcuno, tutt’al più, fa i capricci perché la presidenza del cal se l’è arraffata la banda partitocratica x, invece che la banda partitocratica y.
La situazione, come avrete capito, è grave ma non è seria.