Il prof. Giuseppe Caramia, Primario Emerito di Pediatria e Neonatologia Azienda Ospedaliera Materno Infantile “G. Salesi” – Ancona, è l’autore di questo lavoro (che pubblicheremo in successive puntate).  Ci ha concesso la facoltà di trarre dall’originale, redatto per una pubblicazione scientifica di prossima uscita su una rivista internazionale, una “versone ridotta, divulgativa omettendo anche  le precise e numerose referenze bibliografiche.  Lo spirito che ci ha spinto è quello di fornire ai nostri lettori, come abbiamo avuto già modo di scrivere , quelle nozioni che ” sarebbero indispensabili per qualsiasi buon consumatore di questo prezioso prodotto “.
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Iniziamo con la prima parte che consiste in excursus di carattere storico.

Cenni storici
Per una tradizione lontana, che si perde nella notte dei tempi, l’olio d’oliva extra vergine è stato sempre considerato una sostanza a metà tra l’alimento ed il medicinale e, molto verosimilmente, fin dall’inizio è stato usato anche a scopo terapeutico . La storia dell’olivo sembra aver avuto inizio nell’Età del Rame nel IV millennio a.C. quando l’uomo, alla caccia e alla pesca, associò una qualche attività agricola e, da un cespuglio spinoso con frutti piccoli, nocciolo grande e poca polpa, l’olivo selvatico, ricavò un liquido denso, untuoso, benefico, gradevole, migliorando poi, nel corso dei secoli, le piante e il loro frutto. Continua a leggere…