Terza puntata sugli interessantissimi spunti offerti da C’t, che qui riassumo.
- Gli utenti di applicativi quali gli editori di testo e i fogli elettronici non sono più legati esclusivamente all’utilizzo di PC o notebook con relativi hard-disk: trovano le applicazioni e l’archiviazione dei dati – gratuite ! – su siti quale Google. Sono quindi in grado con un piccolo dispositivo mobile, a partire da un smartphone, e con canoni di collegamento ora accessibili, a fare in mobilità tutto quello che finora era possibile solo da una postazione fissa o poco portatile.
- La possibilità di scaricare direttamente da Internet su piccoli top-box muniti di registrazione su Hard-Disk e collegati direttamente ad uno schermo TV, qualsiasi tipo di contenuto audio e video, fanno già come apparire defunti mercati come quelli dei CD Audio e dei DVD Blu-Ray – Blockbuster offre già un catalogo Internet di 20.000 film a prezzi a partire dai 3-5 $ per un noleggio ai ca. 10 $ per la vendita.
- Di conseguenza, sono già in estinzione le varie restrizioni tecniche (Protezione anticopia, Digital Rigths Management, ecc.) alla riproduzione di contenuti multimediali.
- Applicativi, motori di ricerca, informazioni, dati, archivi, libri, film, musica, giochi, forum di discussioni, chats, ecc.: è tutto disponibile nella “Cloud” o Clouster-Nuvola del Web. Occorre solo un dispositivo adatto ed un fornitore degli accessi/servizi: siamo quindi alla “Mobile Society”.
- Il telefonino o la sua forma più evoluta, lo SmartPhone, è quindi naturalmente al centro di questa rivoluzione comunicativa e quindi culturale.