I nostri amici dell’omonimo sito si sono sobbarcati l’onere di una campagna per la raccolta delle firme. La via della proposta di legge di iniziativa popolare sappiamo bene che è solo una testimonianza. Purtroppo una “testimonianza” che in genere deputati e senatori cercano, se non di ignorare del tutto, almeno di rendere vuota o tutt’al più la confinano ai margini dell’attività parlamentare.
Sarà il caso di dare un’occhiata all’iniziativa attraverso questo link. Si tratta di una proposta di legge tesa a modificare i seguenti articoli della Costituzione: 114, 117, 118, 119, 120, 132 e 133 in quanto è necessaria la “decostituzionalizzazione” dell’istituto provinciale.
Le firme devono essere raccolte secondo precise modalità per essere valide. Dobbiamo seguire la procedura indicata nella pagina raccolta firme. La campagna è impostata sulla individuazione di almeno 550 “punti raccolta” sul territorio nazionale; ciascun punto dovrebbe raccogliere almeno 100 firme rispettando le regole indicate.
Gli organizzatori ovviamente daranno ogni assistenza pratica (e legale) a ciascun punto raccolta.
Per disporre dei moduli ci si può rivolgere a Lorenzo Furlan (lorenzo.furlan@aboliamoleprovince.it) oppure scaricare tutto dal sito.
Così anche noi di POPINGA riprendiamo il tema che avevamo sollevato lo scorso anno sia prima del rinnovo dell’Amministrazione Provinciale di Ancona sia dopo. Con l’incontro tenuto a Senigallia alla fine di giugno, tra diversi cittadini (attivisti del nostro sito) e la Presidente neoletta ad Ancona, Patrizia Casagrande si era ipotizzato di continuare il confronto.
Quindi ci riproponiamo, nei prossimi giorni, di ospitare su queste pagine, altri contributi in materia, per approfondire e dibattere al meglio il problema.
Sollecitiamo quindi anche i nostri lettori, e gli amici che talvolta ci inviano degli scritti da pubblicare, a voler affrontare questo specifico argomento.
In questo tempo poi c’è un motivo in più che rende il discorso abbastanza stimolante: l’abolizione delle province potrebbe anche figurare nell’agenda del prossimo governo nazionale. Se davvero così fosse potremmo dire, anzi gridare ai quattro venti, che non erano promesse di marinaio!
Dove si firma?
Stiamo organizzandoci anche a Senigallia e dintorni. Questa notizia infatti è stata pubblicata per trovare gente di buona volontà che ci dia una mano.