Caro monsignor Bagnasco,
Per far vedere che il posto di presidente della CEI tu non l’hai ottenuto per raccomandazione, ma perché sei bravo come e più di Ruini, te ne esci tutti i giorni con una dichiarazione a reti unificate. In effetti sei pure fotogenico, e in televisione vieni bene.
Oggi, tornando sul tema delle unioni di fatto, già che c’eri hai buttato nel calderone anche incesto e pedofilia. Non ho capito bene il nesso, ma… prima di parlare di pedofilia un’occhiatina in casa no eh?
Caro Bagnasco, tu puoi dire tutto quel che vuoi, e dillo pure. Ti sei stufato di parlare ai fedeli e vuoi parlare di politica? E parla di politica. Vuoi dare indicazioni di voto? E dicci come dobbiamo votare. Poi che altro? I colori della bandiera italiana vanno bene oppure ti piacciono più chiari? Non c’è problema, siamo qui per te.
Però, caro Bagnasco, sarebbe meglio che tutte queste cose tu le facessi dopo aver rinunciato ai privilegi che il Concordato tra Italia e Vaticano riconosce alla Chiesa, tra cui anche il miliardo e passa di euro che ogni anno sborsiamo a te e ai tuoi colleghi con l’otto per mille.
In tutto il mondo si usa così: libera Chiesa in libero Stato. La Chiesa è libera d’intervenire su tutto, ma senza soldi pubblici e senza privilegi.
Eppoi, anche se non sei sposato, dovresti saperlo: non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca.
Vieni, siediti, datti una calmata. Gradisci qualcosa? Un caffè, un amaro?
Ciò che Carducci disse a Pio IX va bene anche per te: cittadino Bagnasco, bevi un bicchiere!
«………Roma
piú non trionfa.
Piú non trionfa, poi che un galileo
di rosse chiome il Campidoglio ascese,
gittolle in braccio una sua croce, e disse
– Portala, e servi. –
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Secondo B., dai DICO, si passerebbe a incesto, a pedofilia e…
E queste canaglie con questa logica da treccartari vengono considerati profondi teologi e pensatori.
Io dico ed affermo con profonda convinzione che è vera verità, vera religione dico:
Se si dà ascolto a quste canaglie , a questi teppisti tavestiti di rosso e di nero,
si tornerà ai roghi, ai processi alle streghe e a tutte le imposture e le mascalzonate di cui questi delinquenti hanno dato ampia e continuata prova tutte le volte che hanno potuto .
Maledetti!!!
Bravo Andrea.
L’altro giorno ho scritto un articolino su Gaspatcho…
Dopo aver letto la nota emessa dalla CEI il 28 marzo, sono rimasto allibito, non ci potevo credere.
Per me sono fuori di testa!
D’altronde da un papa ex-nazista cosa ci si poteva aspettare?
Non sono d’accordo con Gaspa, soprattutto sulla conclusione che mi sembra davvero un’iperbole!
Provo ad essere molto, molto sintetico: la libertà di coscienza del cristiano è l’elemento costitutivo della comunità dei credenti.
Tutto qui, e con questo ho finito.
Ma dai, hai letto la nota?
se non l’hai fatto, dai una occhiata a questo link:
http://www.cittadinolex.kataweb.it/article_view.jsp?idArt=60315&idCat=75&ref=hppro
Altro che libertà di coscienza del cristiano!
Purtroppo la mia non è una iperbole: questi teorizzano proprio il mussoliniano CREDERE, OBBEDIRE, COMBATTERE!
Non vorrei monopolizzare il dibattito solo con te (per fortuna o disgrazia accendo il PC solo una volta al giorno!).
Mi scandalizzo di meno in quanto sono più vecchio. Quindi ricordo, con sofferenza, gli interventi della Chiesa nella vita politica italiana. Ad esempio per i referendum contro le leggi sul divorzio (1974) e sull’aborto (1981). Ricordo anche che quando ero ragazzo si parlava molto di quel vescovo di Prato che fu condannato (e poi assolto) per aver additato al “pubblico ludibrio” due famiglie i cui figli si erano sposati con rito civile.
La nota della CEI non mi sembra più pesante dei fatti che ho ricordato.
Mentre le dichiarazioni rilasciate oggi da Mons. Bettori, circa la possibile partecipazione dei Parroci alla prossima manifestazione sulla famiglia, ha per me un triste sapore di autogol.
Forse qui c’è davvero il “mistero”: come abbia fatto la Chiesa a tener botta con la sequela di errori compiuti non solo ora, ma lungo il cammino di duemila anni di storia!
Mah, se non ti scandalizzi quando si parla apertamente di negare ai politici cattolici valori democratici come autonomia e pluralismo, allora la tua soglia è davvero alta!!
In pratica i politici cattolici dovrebbero seguire per filo e per segno quello che dice il Papa…
ti sembra una cosa normale?
Boh, a me no, ma magari ho capito male.