Uno dei luoghi più frequentati della nostra città, Senigallia, è di certo il grande parcheggio del Centro Commerciale “Il Molino”. Situato nell’ansa de fiume Misa prossima alla città, si trova in posizione strategica tra l’uscita del casello dell’A 14 e la strada provinciale Arceviese, che costituisce l’asse di penetrazione preferenziale dall’entroterra alla costa e viceversa. Eletto a parcheggio di scambio anche dall’Amministrazione Comunale la grande area, che si estende per più di ventimila mq, serve le varie strutture commerciali qui localizzate da oltre dieci anni.
Pochi giorni fa ero sul posto come un qualsiasi “cittadino-consumatore” quando ho notato, e chi era con me ha insistito con altre segnalazioni, lo scheletro di una lavatrice al bordo nord, verso l’argine del fiume Misa. Per quanto vi si trovasse probabilmente da molto tempo occhieggiava bianchissimo tra la vegetazione spoglia. Ecco una foto.
Poco oltre, stavolta in prossimità dei cassonetti, una vecchia cucina. E via con la seconda immagine.
Perbacco, guardate anche i cassonetti dei rifiuti, da dove fuoriesce una massa spropositata di fogli di plastica e similari residui d’imballaggi. Ancora una foto, la terza.
Rammento un mio precedente scritto, il occasione del decennale dell’apertura del Centro Commerciale che tentava di attirare l’attenzione sullo scandalo degli alberi fantasma, laddove oggi avrebbe potuto esserci un magnifico parcheggio alberato, ombroso d’estate, bello a vedersi ed un po’ più piacevole del desolato piazzale d’asfalto.
Questa segnalazione la indirizzo al nostro Sindaco, all’Assessore competente, perché se è “competente”, e non lo dubito, abbia ad interessarsi fattivamente della nostra, anzi della sua “mondezza”. Forse non esiste più l’obbligo della raccolta dei rifiuti, anche quelli abbandonati, in tutto il territorio comunale?
Osservo che si fa un gran parlare di raccolta differenziata. Si stimolano i cittadini a raccogliere, giustamente, anche quei pochi grammi di film plastici che avvolgono le riviste o un qualsiasi pacco. Poi accade che uno de maggiori produttori di questo tipo di rifiuto, chili e chili ogni giorno, penso qualche quintale al mese, si senta autorizzato a gettare tra i rifiuti indifferenziati chili e chili di tutto questo ben di Dio.
Se non per il valore intrinseco del materiale (considerato che purtroppo il cosiddetto “Centro Ambiente – Borgo Ferretti “ gestito dal Comune riconosce per il conferimento meno di tre centesimi al chilo!) almeno per l’alto valore esemplare di fronte a tutti i cittadini ritengo che questo scempio debba cessare.
Signor Sindaco, egregio Assessore, questa piccola richiesta è campata in aria?
COMMENTO IMPROPRIO.
E’ un po’ strano che l’autore del post commenti, specie se di altri interventi non c’è traccia.
Il motivo è solo quello di far sapere, almeno ai lettori più coraggiosi, che questa materia tocca anche le tasche di lor signori. Avviene poi che quando qualcuno ne abbia la percezione s’arrabbi ed imprechi.
A me capitano non poche persone che sbuffano:”Perchè non facciamo qualcosa!” Entusiasmo al momento, poi passata la buriana, tutto cade nel dimenticatoio.
Alla fine dei conti l’importante è che non si fermi il campionato di calcio, il Grande Fratello e la…sagra del fegatello!
E’ vero Gianluigi….
Sempre tutti pronti a lamentarsi, ma quando c’è da fare….
Grazie per questa segnalazione.
L’ultima volta che mi sono recata a quel centro commerciale non ho visto niente, o almeno non mi sono accorta…
Però è triste, anche perchè quello, secondo me, è un punto molto bello del fiume.
Dovrebbe passarci una nuova pista ciclabile, se non sbaglio… speriamo che il Comune si accorga della sporcizia.
Grazie ancora
Qualcuno ricorda la montagna di rifiuti che campeggiava questa estate in zona Minardi? C’era pure un water…
Bene, sfuriata, pulitura, poi tutto da capo…
Tra dicembre e oggi, per due mesi interi e durante le festività natalizie, di water ce ne sono stati due, insieme a tanta di quella immondizia da far invidia a un paese del terzo mondo.
Stavolta non ho fatto nulla se non aggiungere un’altra foto alla mia collezione “privata” di orrori senigalliesi. Chissà se può interessare al centro Saline che indice il concorso fotografico su Senigallia… Ma di certo non mi faranno vincere…
Meglio far vedere la Rotonda restaurata.