Verità nella ragione e verità nella fede ci accompagnano lungo la nostra esistenza. Quando la verità della ragione incontra la verità della fede, e si scontra con essa, la verità dettata dalla fede prevale.
Non credo di aver sbagliato nel riportare sopra quanto ho sentito alla televisione questa sera. Ma facciamo un passo indietro.
A casa mia si usa guardare la televisione la sera mentre si mangia, ed in particolare 8 ½, trasmissione condotta da Giuliano Ferrara su La7. Stasera l’argomento della puntata verteva sulla figura del Cardinale Ruini, il quale dopo 15 anni a capo della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), ha lasciato il suo incarico.
Tra gli ospiti illustri, uno in particolare mi ha colpito per i concetti che ha espresso. Ti autorizzo a sorridere perché non ne ricordo il nome; so che è un filosofo illustre e noto per la sua laicità.
Invitato a esprimere un giudizio se in futuro i Cristiani saranno combattivi oppure remissivi e impotenti di fronte alle sfide poste dalla società in cui vivono, la risposta, così come l’ho intesa, è stata la seguente: la dottrina della Chiesa, da circa 1300 anni a questa parte, si basa sul principio di armonia tra fede e ragione. Tale armonia ha un principio guida: laddove la verità dettata dalla ragione porta a conclusioni che sono contrarie alla verità dettata dalla fede, questa prevale. Conclusione: un cristiano segue quel principio, e su di esso fonda la propria esistenza.
Per esperienza personale mi capita spesso di essere di malumore la mattina quando vado al lavoro, tutto perché la sera prima ho fatto tardi davanti alla Tv o internet, e quindi ho sonno e non mi voglio alzare. Allo stesso tempo, però, la sera desidero andare a letto così da essere iperproduttivo e svolgere al meglio i miei compiti la mattina dopo; spesso ciò non accade, faccio tardi e la mattina riaffiora il malumore.
Se ti vuoi alzare presto devi andare a dormire presto la sera. Un detto popolare recita “Non sé po’ avé la botte piena e la moje ‘mbriaca”.
Rifacendomi a quanto scritto sopra, un cristiano ha una linea guida basata sull’armonia tra fede e ragione; non può, quando gli fa comodo, fare come la verità dettata dalla ragione gli indica, in contrasto con la verità della fede, e successivamente ricorrere a quest’ultima.
Per affrontare una Vita nuova, e una nuova morte, la religione mette a disposizione lo strumento più potente che ci possa essere, il principio di armonia tra fede e ragione. Con uno strumento simile si può affrontare la vita sereni e pieni di speranza. Intuitivamente sento che è vero.
Scrivo “intuitivamente” perché questa è la teoria, la pratica è diversa. Posso andare in chiesa tutte le domeniche ma, se tengo viva in me l’ingnoranza su ciò che la verità di fede sostiene, non posso sentirmi cristiano, per il semplice motivo che quando la verità dettata dalla ragione si scontra con la verità dettata dalla fede semplicemente…non me ne accorgo o peggio ancora, mi baso su quanto dicono gli altri e mi adeguo. Senza piena consapevolezza, senza convinzione personale, quanto vale sostenere la verità della fede?
Concludendo, come saranno i cristiani di domani? Spero più consapevoli, rispetto ad oggi, di cosa voglia dire essere cristiano, avendo ben chiara la verità della ragione e la verità della fede.
Questo è il mio proposito…il proposito della sera, poi la mattina…. 😉
Matteo, poi mi spieghi cosa volevi dire? 😉
Scusa Matteo, ma io, quando faccio il turno di notte e dormo la mattina, sono cattolico o no?
😀
Mescalino… Al buen entendedor pocas palabras
Francesco… Dopo il lavoro è dolce il riposo