Fui coinvolto anch’io più di vent’anni fa, sempre dagli stessi carissimi amici, in una delle prime iniziative del Centro Studi Piero Calamandrei a Jesi.
Questo vivace sodalizio, di poche persone, ma di moltissime idee, allora era appena nato. Oggi sono fiorite, e sono tante davvero nel tempo, una serie di iniziative di ampio orizzonte culturale. Questi “jesini” sono riusciti a coinvolgere personaggi di grande livello della cultura, dell’economia, della politica come certo non è facile per una piccola realtà marchigiana. Notevoli soprattutto risultano le pubblicazioni, diverse decine, alle quali si sono aggiunte anche iniziative teatrali fino all’allestimento di opere inedite, di notevole qualità tanto da meritare riscontri e recensioni di tutto rispetto.
Qui vogliamo riferire su un’intera giornata densa d’incontri, con presenze eccellenti, durante la quale sono stati presentati anche due libri e con la conclusione finale di un concerto per pianoforte del Maestro Igor Roma.
Il 10 giugno 2010 ricorreva un triste anniversario: 70 anni della dichiarazione di guerra a Francia ed Inghilterra. Nella suggestiva Sala Maggiore del Palazzo della Signoria sono state dapprima proiettate le immagini del famoso discorso di Benito Mussolini da Palazzo Venezia. Immagini che assieme a quelle parole ed all’urlo della folla fanno sempre scorrere un brivido addosso. Abbiamo poi ascoltato alcuni dei famosi messaggi di Radio Londra, mentre sullo schermo veniva proiettata la figura del famoso speaker, il colonnello Stevens. Non so se noto ai più: questi era lo zio dell’avvocato Franzo Grande Stevens, uno dei premiati del giorno, forse più noto per essere stato “l’avvocato dell’avvocato”, cioè il legale di Gianni Agnelli. Purtroppo assente dall’incontro, per motivi di salute, ha inviato una lunga lettera, con ricordi di pregio, lettera che è stata letta da Giovanna Galante Garrone.
Il presidente del Centro, Gian Franco Berti, ha quindi fatto un accenno scherzoso al fatto che quando i destinatari del prestigioso riconoscimento hanno superato gli ottant’anni loro ne premiamo sempre due per essere certi di almeno una presenza!
L’altro premio è stato consegnato al Sen. Prof. Giorgio Ruffolo, economista di vaglio che lavorò a fianco di Enrico Mattei e di Giorgio La Malfa, ma anche deputato e senatore, quindi ministro per l’ambiente dal 1987 al 1992. Lucida e brillante la relazione tenuta dal sen. Ruffolo.
E’ stata poi la volta della presentazione del penultimo “quaderno” del Centro Calamandrei, “Il mite giacobino giornalista”, un’antologia di articoli di Alessandro Galante Garrone comparsi sulla Stampa dal 1955, quando fu invitato a scrivere da Giulio De Benedetti. Hanno parlato Alberto Sinigaglia, capo redattore del quotidiano torinese, e Paolo Borgna, magistrato della Procura di Torino.
La mattinata si è chiusa con la simpaticissima esecuzione da parte degli Onafifetti della “Badoglieide”, uno dei più noti canti antimonarchici e antibadogliani. Al coro si è unita, con inaspettata verve artistica, anche Giovanna Galante Garrone.
In apertura dell’incontro, sempre gli Onafifetti, avevano eseguito due canti molto intensi: ‘Partire, partirò’ e ‘La guerra’. Anche questi possono essere ascoltati in podcast; purtroppo, e ce ne scusiamo, se la qualità della registrazione, predisposta per la sola voce, in questo caso lascia a desiderare.