Molto diverse tra loro le spese elettorali dei candidati a Sindaco.
Nel corso delle tribune politiche organizzate da blogger senigalliesi, a tutti i candidati è stata rivolta la stessa domanda: quanto prevede di spendere per la campagna elettorale, sia come candidato, sia – nel complesso – per le liste che l’appoggiano?
Tutti hanno risposto, sebbene sommariamente. Proponiamo le loro video-risposte.
La campagna più costosa è quella di Maurizio Mangialardi, che ha stimato in circa 50mila euro la spese per lui e le sue liste. Il dato, sebbene approssimativo, risulta quattro volte superiore rispetto al secondo in classifica: il Coordinamento Civico con Fabrizio Marcantoni si attesta sui 12mila euro. A questi vanno però sommate le spese delle altre tre liste che sostengono Marcantoni, dato mancante.
Una cifra simile è quella dichiarata da Primo Gazzetti: 7 mila di tasca propria, altri 4 mila da parte delle due liste che lo sostengono.
Massimo Marcellini non ha fornito cifre, nemmeno approssimative, anche se ha fatto capire di stare attorno a poche migliaia di euro.
Il più moderato nelle spese è in assoluto Roberto Mancini con 1500 euro complessive.
Ecco i video (in ordine alfabetico per cognome del candidato) in cui i candidati parlano delle spese per la propria campagna elettorale.
Proposta, per chi ci sta. Dopo le elezioni possiamo provare a chiedere un elenco analitico delle spese? Analitico, perchè dare delle cifre a vanvera così sa tanto di presa per i fondelli.
Io le mie te le do subito! Ho speso 80 euro per i santini.
Non ho fatto altro.
Non credo sia tanto importante sapere esattamente come sono stati spesi, quanto sapere dove sono stati presi.