Ultim’ora: Antigone aveva torto

Dopo venticinque secoli, finalmente giustizia è fatta.
La Consulta ha stabilito che il decreto del Re Creonte era costituzionale e la fuorilegge fu Antigone. La giovinetta ribelle è stata condannata a quindici anni di reclusione, al pagamento delle spese processuali e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Soddisfatto il Re: “il decreto era stato scritto da Alfano e controfirmato da Napolitano, io ho la coscienza a posto. Potevamo risolvere le cose in famiglia, ma quella ragazza è una testarda nata”.
Lo sfogo di Antigone prima di entrare in carcere: “è una vergogna che la giustizia sia così lenta in questo Paese, spero solo che la vicenda mia e di mio fratello serva ad esempio. Se a Rebibbia fanno usare internet in cella, forse aprirò un blog…”. Leggi tutto “Ultim’ora: Antigone aveva torto”

Faccia a faccia sull’aborto

Quasi tre anni fa, ai tempi del referendum sulla legge 40 (quello riguardante la procreazione medicalmente assistita), Anna Maria Bernardini organizzò un dibattito coinvolgente e raro, almeno dalle nostre parti. Allora si confrontarono Roberto Paradisi e Antonio Tombolini.

Ora Anna, insieme con Roberto, torna sul luogo del delitto con una proposta attuale e stimolante come allora: un confronto a quattro intorno al tema dell’aborto, o più esattamente della legge che lo ha legalizzato ormai trent’anni fa: la 194/1978. Leggi tutto “Faccia a faccia sull’aborto”

Antica pasticceria “Giuliano & Roberto”, polveroni artigianali produzione propria

Vorrei far notare a Roberto Paradisi e al suo comitato liberale (io lo chiamerei comitato clerico-fascista o clerico-comunista) che sull’aborto arrivano tardi.
La moratoria degli aborti in Italia è iniziata trent’anni fa, quando con la legge 194 s’è cominciato a combattere il fenomeno vergognoso dell’aborto di massa e di classe, clandestino e irresponsabile, col risultato che in trent’anni gli aborti si sono quasi dimezzati.
Non s’è trattato né si tratta di sancire il “diritto di aborto”, come qualcuno vuol far credere. Nessuno dice che abortire è bello. L’aborto è un male.
Si tratta solo di controllare un fenomeno sociale che esiste da sempre e sempre esisterà, senza la pretesa di eliminarlo.
Piaccia o no a Paradisi, lo stato liberale controlla i fenomeni sociali. È lo stato etico, semmai, che ha l’illusoria pretesa, a seconda dei casi, di sradicarli o imporli per legge. Leggi tutto “Antica pasticceria “Giuliano & Roberto”, polveroni artigianali produzione propria”

Una moratoria per Ferrara e Bagnasco

Giuliano Ferrara Angelo Bagnasco

Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e il giornalista neosanfedista Giuliano Ferrara ritengono doveroso e coerente associare la richiesta di moratoria sull’aborto a quella felicemente posta dal Governo italiano alle Nazioni Unite sulla pena di morte. Leggi tutto “Una moratoria per Ferrara e Bagnasco”

La faccia come il c…

Card. Camillo Ruini

«Non so chi si è inventato questa piccola favola di un nostro attuale o programmato intervento contro la legge 194. Siamo contro l’aborto ma non vogliamo modificare la normativa. Auspicheremmo soltanto che nella sua applicazione si tenga conto il più possibile della importanza di favorire la vita».
(cardinale Camillo Ruini, all’epoca presidente C.E.I., all’indomani del referendum sulla fecondazione assistita, 13 giugno 2005)

La legge 194 « per un credente sarebbe meglio che non ci fosse», però «non ci sono le condizioni culturali e politiche [sic] per abrogarla». Ciò non vuol dire che non si possa sottolineare un fatto: la normativa ha quasi 30 anni e «risente delle grandi trasformazioni del progresso medico-scientifico». Una «interpretazione che l’aggiorni a questi progressi, che la migliori e non la peggiori, è non solo lecita ma anche doverosa».
(cardinale Camillo Ruini, 5 settembre 2007)