Pena di morte? Sì, ma in modica quantità

Riprendendo il dibattito innescato dall’esecuzione di Saddam Hussein, la rivista “Studi Cattolici”, vicina all’Opus Dei, pubblica un editoriale del direttore Cesare Cavalleri:

«La pena di morte, per una moratoria della quale il governo italiano ha preso all’ONU un’iniziativa con quasi nulle possibilità di successo, è davvero il primo punto su cui risvegliare la coscienza dell’umanità?»

«Ci si deve commuovere per l’impiccagione di un criminale e per le poche decine o centinaia di condanne a morte eseguite nel mondo, e invece restare indifferenti o, peggio, considerare conquista di civiltà la strage di centinaia di migliaia, di milioni di vite umane che annualmente avviene nel mondo con l’aborto e la sperimentazione sugli embrioni?»

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