Il secondo comandamento, ridotto oggi a:
“Non avrai altro Dio all’infuori di me”
originariamente imponeva (Esodo XX, 2-17; Deuteronomio V, 6-21):
“Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra”
Ebraismo e Islam, che obbediscono alla proibizione dell’iconografia, si son potuti preservare monoteisti nella pratica. Nel Cristianesimo il culto delle immagini (είδωλα) ha sempre svolto un ruolo centrale, massimo nelle chiese orientali e minimo in quelle protestanti. L’iconoclastia, che tentava di rifarsi all’insegnamento biblico, fu ufficialmente condannata dal II Concilio di Nicea nel 787 d.C.: pertanto, nonostante le dichiarazioni di principio, il Cristianesimo è oggi letteralmente un’idolatria.
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