Invitato dalla Scuola di Pace “Vincenzo Buccelletti” di Senigallia, Giuseppe Giulietti, giornalista RAI e parlamentare, è intervenuto sul tema “Informazione, conoscenza e verità”. Premessa all’incontro, che lo rendeva particolarmente attuale, lo stato dell’informazione “di massa” in Italia: cronaca nera ossessivamente riportata in prima pagina, con dovizie di particolari; rincorsa al sensazionale, allo scandalo; alla morbosità, si potrebbe dire alla necrofilia.
I giornali e la stessa televisione pubblica omologata a riprendere poche voci, mentre qualsiasi punto di vista critico e divergente viene condannato al silenzio e alla marginalità. Dunque appare fondamentale allenare il proprio senso critico, frequentare la realtà fuori dagli schermi TV, e ricercare le informazioni in Rete.
All’incontro dello scorso 12 marzo è intervenuta anche la Sen. Silvana Amati (PD).
Giuseppe Giulietti, giornalista RAI laureato in storia delle religioni, cominciò presto la carriera sindacale nella Federazione della Stampa e proprio all’interno dell’azienda RAI, dove divenne capo del sindacato giornalisti RAI (Usigrai).
Eletto parlamentare per la prima volta nel 1994, siede oggi alla Camera con l’Italia dei Valori. Nelle scorse legislature fu membro della Commissione Parlamentare di Vigilanza sul servizio pubblico televisivo, mentre attualmente fa parte della Commissione Cultura della Camera. E’ tra i fondatori dell’Associazione giornalistica “Articolo 21”, di cui è portavoce.
Caro Gianluigi,
scusami tanto per la mia latitanza
La fretta mala consigliera sempre mi ti fa lasciare in coda
e si che sei soggetto di belle intelligenti “parlate”
poi finisce al domani
Debbo assolutamente scriverti per un riepilogo generale
Quì intanto mi complimento pe la bella iniziativa con Giulietti.
Ora ti segnalo che sabato 28 marzo al Liceo Medi giù da voi la mia amica di penna Eleonora Carbonari ha organizzato un incontro sulla guerra che facemmo alla Grecia
La Eleonora mi ha chiesto un pò di aiuto per avere qualche docente di storia della facoltà di Padova.
Sono stato fortunato anche perchè sento Eleonora molto emozionata ed allora ho caldeggiato un amico che porterà anche dei documentari della BBC.
Spiegheranno il disonore delle truppe di occupazione e le imfamità conseguenti.
Ci saranno persone preparate e mi farebbe piacere sempre che tu possa non perdessi l’occasione per vedere e sentire.
Un sentito pensiero di stima
dario.
La televisione (programmi di “informazione” in primis) è solamente e semplicemente lo strumento per la formazione del consenso politico.
Quindi nessuno stupore se l’informazione televisiva è caduta a livelli infimi, e nessuno stupore che le persone che si vogliono realmente informare si siano da tempo affidate a internet.
Rabbia invece per il fatto di essere costretti dalla legge ad avere un mercato televisivo in cui è legalizzato il monopolio e negato il libero mercato, e a pagare con i nostri soldi (canone rai, finanziamenti digitale terrestre, finanziamento ai giornali di carta, …) la propaganda disinformativa che ci viene (volenti o nolenti, visto che la tv viene guardata e subita da tutti anche chi dicono il contrario) propinata quotidianamente e tutto lo squallido “mondodellospettacolo” che ci gira intorno.