Campioni del Mondo!

Sarà solo un gioco, ma vedere intere città in festa in un tripudio di tricolori e maglie azzurre dà un piacere immenso soprattutto perchè non accadeva quarto di secolo.

La gioia è aumentata dal fatto di aver battuto in sequenza i padroni di casa tedeschi e gli spocchiosi francesi che da secoli ci rinfacciano la loro presunta “grandeur”, ma che quest’anno faranno la parata del 14 luglio all'”Arc du defaillance”.

Questa volta la tanto bistrattata italietta ha vinto tirando fuori doti inattese: grinta, orgoglio, tecnica, intelligenza (nonostante alcuni casi patologici), ed un grande cuore.

Non vorrei sembrare retorico (e se lo sono chissenefrega: CAMPIONI DEL MONDO), ma questi giocatori strapagati, mercenari, furbetti e chi più ne ha più ne metta, stavolta ci hanno fatto passare dei bei momenti.

Una sana ondata di patriottismo mi sembra una buona cosa in un paese sempre in tensione e che si ritrova unito praticamente solo davanti alla nazionale di calcio.

Certo può sembrare un pò triste, ma questa è l’Italia e, visto il momento difficile, un pò di ottimismo non fa certo male anche se il mondiale di calcio può sembrare la più facile delle sfide che ci attendono nei prossimi anni.

C’è comunque tempo per pensare al futuro, oggi godiamo:

CAMPIONI DEL MONDO
CAMPIONI DEL MONDO
CAMPIONI DEL MONDO

Era dal 1982 che volevo urlarlo!!

ITALIA UBER ALLES, LE JOUR DE GLOIRE EST ARRIVEE!!!

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5 pensieri riguardo “Campioni del Mondo!”

  1. Dopo ieri sera ne sono Dopo ieri sera ne sono sempre piu’ convinto: il tricolore e’ la bandiera di una squadra di calcio. Nulla piu’.

    1. Il tricolore è molto di più

      A dir la verità, caro mescalino, non capisco come tu possa ridurre il tricolore ad una semplice etichetta. La nostra bandiera ci riflette, ci simboleggia, ci rappresenta. E questo nonostante scandali politici, giudiziari e calcistici. Il tricolore è molto di più: è impregnato della nostra cultura, storia, creatività e buon cuore, non solo dei nostri piccoli grandi guai, soprattutto all’estero.

      Un esempio? Qui a Kathmandu, da dove scrivo, la nostra bandiera e tutto ciò che essa rappresenta, noi compresi, è amata, rispettata e celebrata dai nepalesi. Tutte le partite dell’Italia ai mondiali sono state seguite con un’attenzione incredibile, a dir poco religiosa, nonostante gli orari impossibili (per via del fuso orario). La nostra vittoria è stata festeggiata in grande, con tanto di megaschermo nella piazza più antica della città, tra templi millenari e notte himalayana, in mezzo a una folla dipinta dei nostri colori.

      Il nostro lavoro, qui, è apprezzato e benvenuto, il nostro intervento è richiesto e incoraggiato. Il tricolore siamo noi: è bello essere italiani, qui e ovunque, e questo grazie anche alla nostra bandiera.

      1. Posso capire la

        Posso capire la situazione che vedi all’estero. Ma per l’Italia confermo quanto ho scritto.

        Se si escludono gli obblighi di legge (uffici pubblici, caserme, …)quando mai vediamo un tricolore per le strade? Voglio dire che, secondo me, il semplice cittadino non trova, ordinariamente, buoni motivi per mostrarlo. Forse perchè lo riconosce come simbolo "debole", o forse come il simbolo di un’idea essa stessa debole: la nazionalità italiana.

        Comunque sia, non mi so spiegare in altro modo l’esplosione di tricolori, da tutte le parti e di tutte le dimensioni, in occasione dei mondiali, e poi nei festeggiamenti per le vittorie.

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