Da La Stampa.it del 25 maggio 2005, di Massimo Gramellini.
« La fanno facile i francesi che domenica si esprimeranno sulla Costituzione Europea con una scelta secca fra «sì» e «no». Nel Paese dei furbi si è invece affermata la consuetudine che chi è favorevole alla norma oggetto di un referendum abrogativo non deve mettere la croce sul «no», ma restarsene a casa per farlo fallire. Succederà anche il 12 giugno, con i quesiti sulla fecondazione. Gli azzeccagarbugli replicano, offesi, che la loro è una scelta legittima. Vero, ma con tre ma.
Il primo, etico: sfuggire lo scontro diretto per aggregare al proprio carro quel 20% di astenuti cronici che latitano a ogni consultazione sarà una mossa scaltra, ma è un pessimo esempio di virtù civiche, oltre che un inno al machiavellismo più amorale.
Il secondo «ma» riguarda lo stravolgimento del pensiero dei Costituenti, che avevano richiesto la soglia minima del 50% dei votanti per neutralizzare quesiti di scarso interesse popolare, non per consegnare un’arma a chi vuol far fallire la consultazione proprio perché interessatissimo alle questioni in esame.
Il terzo «ma», il più grave, investe la segretezza del voto. Poichè i contrari vengono invitati a disertare le urne, chi si presenterà al seggio sarà di fatto identificato come un fautore del «sì», dal momento che anche nel caso in cui votasse «no», il suo gesto avrebbe l’effetto pratico di far salire il «quorum» e favorire così la vittoria dei referendari.
Nel Vangelo sta scritto: «Sia il vostro parlare sì sì, no no». A differenza della Cei, Gesù non contemplava l’astensione. »
Grazie a Gianluigi per la segnalazione!
Come ho scritto ad Andrea mi sono riservato di analizzare la situazione a fondo, ed è quello che sto facendo. Effettivamente la logica e la ragione e anche il buon cuore non possono che portare a votare il referendum e a votare si. I motivi per votare si sono giusti sia scientificamente che moralmente. Perché fermare la ricerca scientifica? Perché evitare che altre persone possano stare meglio? Anche la tua citazione del Vangelo mi sembra corretta e adatta alla situazione. Concordo che la chiesa non può influenzare le decisioni di uno stato laico. Ma qualcosa non torna, devo trovare almeno un motivo che giustifichi l’astensione al referendum. Ho ancora 5 giorni per scovarlo.
Non capisco Matteo… perche’ DEVI trovare un motivo per astenerti? Puoi anche non farlo, puoi andare a votare se rilevi cosi’ tanti buoni motivi per farlo, votare e’ un tuo diritto.
Aspetta… forse anche tu (come molte persone cattoliche praticanti) trovi difficolta a DISOBBEDIRE al tuo parroco, a dissentire dai tuoi amici della Parrocchia?
Se cosi’ fosse, sarebbe appunto uno degli effetti orribili del quorum e dell’attuale uso strumentale dell’astensione, che annulla il segreto di voto. Appunto.