THOR: problemi non tecnici ma politici

Torno ad occuparmi di THOR, potrei dire “a grande richiesta”. Preciso subito che non è tanto facile ficcare il naso su questo argomento e che alla fine poco si sa di questa “divinità”. Pensare che un anno fa era sugli altari della cronaca ed ora, finita la fase di progettazione e sperimentazione, di fatto è stata ingoiata in un preoccupante silenzio.

Per chiedere notizie del “disperso” la cosa più facile da fare è stata quella di contattare il dottor Paolo Plescia. E’ lui “il babbo” dell’impianto che, gentile e molto disponibile, senza alcuna esitazione ci ha fornito ampie risposte alle questioni che gli sottopongo. Con estrema sollecitudine mi ha fatto sapere che, essendo terminata la sperimentazione, per avere notizie bisogna rivolgersi alla ditta che ne detiene i brevetti e che provvede alla fase di commercializzazione.

Prima di tutto cerco di capire di cosa si occupi al CNR ricordando di aver consultato, oltre dieci anni fa, una pubblicazione scientifica che indagava su una tecnica di smaltimento, di inertizzazione di rifiuti contenenti amianto.
La risposta più completa viene però dal sito qui indicato: www.lisa-lab.it
Si tratta del laboratorio creato dall’ISMN (Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati del Consiglio Nazionale delle Ricerche) e dalla Società Assing S.p.A., che si trova presso l’ Area della Ricerca del CNR di Roma 1, a Montelibretti, sulla Via Salaria. Questa è una struttura a partecipazione mista, pubblica-privata, che incentra il suo lavoro nel campo della ricerca industriale nel settore della sicurezza ambientale.

Thor: schema del processoTornando al THOR, mi è parso importante sondare il terreno per comprende quali siano state le maggiori difficoltà durante questa specifica ricerca. Il dr. Plescia si è così espresso:  “le difficoltà sono state enormi, a partire dal primo ed unico finanziamento che abbiamo avuto dal Ministero”  e ciò perche erano stato stati anche “finanziati due altri progetti in contemporanea e quindi il Ministero si rifiutava di finanziare un terzo progetto che si occupasse dei rifiuti solidi urbani”.
Inevitabile la considerazione successiva: “Questo la dice lunga su come vengono visti i progetti. Non sono premiati per il tipo, quindi per la qualità, ma è la quantità ad essere discriminante.

Qual’è ora la Sua attività, dr. Plescia?
Adesso sto lavorando ad un sistema di produzione di energia elettrica ad uso familiare, tanto per spiegare, che potrebbe sostituire le caldaiette delle nostre case. E’ un sistema ad idrogeno che produce energia elettrica e termica allo stesso tempo. Questo tipo di iniziativa vorrei farla partire con un finanziamento del Ministero della Ricerca Scientifica, al 40%, mentre la parte restante dovrebbe essere finanziata da una industria interessata a questo tipo di produzioni. Proprio ieri guardavo questi progetti e vedevo che ne esiste uno che è stato già finanziato, ma che usa l’idrogeno ottenuto dal “reforming” del gas metano. Quindi non è incentrato su “fonti rinnovabili”, come invece avrebbero dovuto essere in generale questi progetti. Questo però è stato finanziato credo con 18 milioni di Euro!

Ancora un’altra domanda, che è un po’ il mio chiodo fisso da anni. La questione s’incentra sul fatto che nella maggior parte delle ricerche avviate sul ciclo dei rifiuti viene incredibilmente trascurata l’analisi del bilancio energetico globale. Solo per fare un esempio pratico, basta pensare al caso abituale dell’ultimo cittadino che, per conferire al centro di raccolta qualche chilo di carta, di vetro o di plastica è costretto a percorrere dieci o più chilometri con l’auto, a sue spese e per di più intasando ancor più il traffico cittadino. La risposta lapidaria del Dr. Plescia è questa: “Infatti è così. Lei ha perfettamente ragione“.

Ritornando al THOR, alla sperimentazione condotta in Sicilia, come ricorderete in provincia di Messina a Capo d’Orlando, con la collaborazione della società “Arcobaleno”, chiedo se l’impianto (che abbiamo visto anche su questo video) sia tutt’oggi in funzione.

No” risponde Plescia, “dopo la sperimentazione l’impianto è stato smontato e portato a Cuneo dove è stato fatto un accordo con la Buzzi Unicem S.p.A, secondo gruppo in Europa per la produzione del cemento. Questa società ha interesse a poter usare combustibile ottenuto dai rifiuti che abbia caratteristiche paragonabili al carbone“.
Interrompo per dire: dottor Plescia, ma di CDR se ne trova già molto. Purtroppo fino ad oggi i CDR usati sono alquanto scadenti. Contengono plastica, carta, organico, etc e poi vengono aggiunti appositamente dei pezzi di gomma. Certo questo apporto eleva il potere calorifico, ma mette in gioco anche una marea di idrocarburi policiclici, con tutti i guai conseguenti per la combustione!
Ed allora il THOR entra in gioco qui? ” Infatti con questo sistema loro possono iniettare addirittura il polverino che ha una dimensione ed una composizione tale (si pensi che può essere usato come combustibile anche per grossi motori diesel!) che non comporta riduzioni di temperatura. Quindi di fatto è senza differenze con il carbone. Rispetto al carbone, che ha un “flash point” a 300 °C, si evita un più lungo riscaldamento, quindi in pratica una sorta di distillazione. Durante questo fase del processo si portano in atmosfera tutta una serie di composti ad effetto negativo, mentre nel nostro caso, cioè per il materiale – il polverino – proveniente dal THOR, l’accensione avviene a 120 °C. Ciò significa che il “flash point” viene raggiunto molto prima, con il benefico effetto che consente di evitare le famose emissioni in atmosfera. Quindi le nano polveri, che sono correlate ad un problema di innesco, se la combustione avviene a temperature molto più basse non fuoriescono in atmosfera!

In questa fase la Assing e la Buzzi Unicem, hanno costituito una società mista – la THORCEM – che lavora utilizzando questa tecnologia al fine di sostituire i classici combustibili usati nelle cementerie con il nuovo CDR, ottenuto appunto dal THOR. In questo caso si tratta davvero di un CDR di qualità.

Il dottor Plescia conferma appunto la continuazione della collaborazione con l’Assing, e da questa aspettiamo di sapere buone notizie sul THOR, sulla diffusione di questi impianti.
Infatti dalla sua voce raccolgo la conferma: “ Noi lavoriamo sempre con loro. Attualmente a Cuneo, su questa applicazione si lavora sull’ordine di una tonnellata/ora di prodotto, ma a regime saliremo a 3-4 tonn/ora. L’obiettivo però è di arrivare a 100.000 tonnellate anno e quindi di sostituire la metà del combustibile oggi impiegato, ma è chiaro che questo è un obiettivo a lungo termine “.

Infine l’ultima domanda la riservo a quel velo di pessimismo che sembrava avvolgere il ricercatore, circa un anno fa, almeno in alcune sue dichiarazioni. Oggi la risposta immediata è questa: “Guardi che i problemi non sono assolutamente nella parte tecnica, ma dipendono invece dal fatto che non c’è, a tutt’oggi, un interesse delle istituzioni su questa iniziativa. Specifico meglio che a livello della singola amministrazione abbiamo migliaia di contatti; si fanno avanti anche centinaia di enti pubblici, ad esempio tante municipalizzate che sono davvero molto interessate. Il problema è tutto nei piani per lo smaltimento dei rifiuti adottati a livello provinciale e regionale. Come sappiamo questi prevedono purtroppo solo determinate soluzioni e da queste per adesso non si scappa!

Lasciando spazio alla fantasia si potrebbe pensare che dappertutto c’è un grande disegno che imbriglia il sistema, avvolgendolo in una immensa tela. Questa però è soltanto la mia non entusiastica considerazione finale.

Infine una considerazione sull”Assing, che è stato di fatto impossibile contattarla. Pur avendo nomi e recapiti precisi, dall’AD ingegner De Silva, all’ing. Denotaris, responsabile dell’attività THOR, chiamando al centralino della societa Assing si viene subito stoppati. La signorina che si trova dalla’altro capo del filo, opportunamente addestrata, appena ascolta questa la mia prima richiesta “ Senta, vorrei fare un’intervista ” risponde, senza esitazioni, che per “queste cose” va fatta una istanza scritta. Anzi gentilmente mi fornisce anche l’indirizzo e-mail. Da parte mia ovviamente non perdo tempo e spedisco subito la richiesta. Ad oggi, e son passati già più di due settimane, non ho avuto nemmeno il piacere di un rigo di formale riscontro.

11 pensieri riguardo “THOR: problemi non tecnici ma politici”

  1. Caro Gianluigi,
    grazie, ora sto meglio. Cominciavo a pensare di aver creduto ad una bufala!! Invece se c’è di mezzo una ditta che ne detiene il brevetto e che provvede (o dovrebbe provvedere)alla commercializzazione, evidentemente si tratta di cosa seria e credibile, come altrettanto lo è il padre del progetto.
    Poi se il tutto si cela dietro il solito paravento opaco della politica, dove il silenzio è l’unico divulgatore di una chiara comunicazione concreta, beh…io non ne rimango meravigliato più di tanto. Evidentemente ci sono cose che i comuni mortali non devono conoscere!! Del resto credo che lo facciano anche nei nostri stessi confronti. Noi, che ci interessiamo di rifiuti, del resto lo dovremmo sapere…più si rimescolano e più emanano cattivo odore, si aspirano le loro esalazioni a volte anche pericolose alla salute. Quindi il primo accorgimento che suggerisce la prudenza è il tenere la bocca chiusa…

  2. Caro Gianluigi,
    io continuo a meravigliarmi chè mi stupisco ancora nonostante gli anni e la vita che ho condotto.
    Ovunque e ripeto ovunque si specchia una civiltà senza problemi pratici,mi spiego,prima di fare e comprare non si parla mai di soldi, arriva poi il momento che bisogna onorare l’acquisto o l’impegno:tasche cucite come ai tempi di De Michelis che si portava dietro la segretaria solo per pagare,quella bella veneziana che testimoniò poi sulle malefatte del ballerino grasso.
    Quassù al nord si costruisce o meglio si ruba terra per cementificare eppoi al momento di pagare stupore collettivo non ci sono i sghei,eppure le banche sono gonfie , ma allora di chi sono i soldi tenuti stretti e nascosti a chi servono chi sono i padroni del vapore?
    Ogni giorno assisto a miracoli che solo la fantasia malata può produrre,si ammazza continuamente,ubriacatura collettiva,sempre i fuggitivi dell’Est pare siano,così come i morti sul lavoro sempre gli stessi.
    Ma i maghi coloro che sanno fare stupire stanno al loro posto ed alla minima obiezione affermano che non abbiamo capito.
    Manca dignità e c’è strapotere , la legge-quale legge-vale solo per vessare i più deboli e sprovveduti.
    Si paga l’acqua che cade dal cielo e si danno soldi alla FIAT – alle macchine- ci sono semafori falsi che fregano sul tempo per incassare danaro,ogni giorno-minuto-secondo pare arrestino qualche furbetto di quartierino,eppoi li vedi tutti in giro,il giorno dopo.
    Se esistesse ancora il povero Ernesto Rossi che direbbe cosa ci suggerirebbe?.
    Dall’altra parte del pianeta un fuoco affamato sta distruggendo cuocendo uomini e cose,possibile che tutto capiti nello stesso periodo: siamo ubriachi fradici e timorosi.
    Qualcuno dietro l’angolo ha capito e approfitta.
    Fa male lo so.
    Continuiamo a tacere e piangere.
    Come dicono a Napoli ?.
    Ci sono battute che a sentirle la gente ride.
    dario.

  3. Credo sia la prima volta che un autore o un commentatore cita Ernesto Rossi su Popinga.
    Dario, posso dire che questo mi commuove. Questo è l’indice della sensibilità e dell’intelligenza di qualche amico che s’incontra con piacere il rete.
    Lasciami sperare che se Ernesto Rossi fosse ancora vivo e sapesse di quanto c’è dietro il THOR ed il businnes dei piani per lo smaltimento dei rifiuti una appendice dei “I padroni del vapore” forse non ce la negherebbe.

  4. Mi giunge quest’oggi una e-mail dall’ASSING, a firma dell’ing. De Notaris. Ne copio di seguito il testo:

    Gentile sig Mazzufferi,
    la ringrazio per l’interesse manifestato nei confronti di “Thor”, e mi scuso per il ritardo della risposta, dovuto, esclusivamente all’elevato numero di richieste pervenute.
    Siamo impegnati nella conclusione del protocollo di attività teso alla messa a punto dei principali parametri operativi dell’impianto in scala industriale (bilancio di massa, energetico,..).
    Tale iniziativa coinvolgerà il nostro staff per i prossimi mesi.
    Sarà nostra cura, al termine di tale processo, fornire informazioni utili.
    Cordiali saluti

  5. Hai visto Gianluigi? Uomo di poca fede….mai dire mai!! Ti hanno risposto con una lettera tipo quella di Obama-Veltroni, ma ti hanno risposto.
    E noi,ora ? non ci resta che attendere pazientemente, non mollando, però, certamente!!

  6. Salve a tutti, sono il geom. Balzano Salvatore di Boscoreale e volevo spezzare una lancia a favore del THOR facendo riferimento alla mia semplice trafila per raggiungere direttamente alle persone che mi interessavano e precisamente: La Dottoressa Destassi dell’Ufficio Stampa del CNR gentilissima e cordiale mi ha dato tutte le informazioni del caso e là dove non sapeva rispondere mi ha indicato i recapiti del Dottor Paolo Plescia (Contattato e risposto) e del Dottor De Notaris, Amministratore Unico della ASSING S.p.a. che contattati tramite mail sotto indicazione della segretaria e ricevendo dopo pochissim giorni una telefonata direttamente dal Dottore ch cordialmente e molto tecnicamente mi ha fornito tutte le dritte e le spiegazioni tecniche del prodotto THOR. Alle mie domande: E’ in produzione? Funziona? Dove si sta vendendo ed usando? Perchè non si riesce a vendere facilmente? Bene, in modo molto chiaro, apprezzando il mio lottare e affiancandomi in modo solidale per la sponsorizzazione e la pubblicizzazione di questo strumento alternativo agli inceneritori, alle discariche, agli STI e ai CDR di bassa qualità, mi risponde che è in produzione dal 2008 con una terza generazione molto più tecnologicamente avanzato, che funziona perfettamente, che si stanno vendendo in particolar modo in Piemonte e all’ESTERO e che purtroppo anche se ci sono tantissime richieste ovunque, il progetto si ferma a livello POLITICO in quanto manca il coraggio degli amministratori a prendere il sopravvento per contrastare i sistemi di accaparramento dei soldi in quanto sopraffatti dai pochi POLITICI che affiancati da MAFIE preferiscono che vengono utilizzati modalità di smaltimento dei rifiuti con inceneritori, discariche, ecc… Ma questo lo sapevamo tutti e non credo di scrivere cose fabiesche! In ogni caso… per le emergenze rifiuti è la migliore soluzione attualmente in circolazione che affiancato alla raccolta differenziata riuscirebbe a portare oltre ad una risoluzione dello smaltimento degli RSU, anche ad uno sviluppo economico ai Comuni che ne faranno uso.

  7. sono interessato al progetto del dott blescia.dopo vari e.mail inviati c/e una sorta di omerta mafiosa che purtroppo non mi da nessuna risposta.per favore se cualcuno puo inviare la direzione di cuesta assing proprietaria del progetto mi farebbe un favore.faccio notare che gia o scritto a cuesta ditta senza nessuna risposta att italme2006

  8. Ci scrive italmex2006, spiegandoci meglio il perché del suo interessamento al Thor:

    come gia o scritto al dott paolo plescia, o l/interesse di presentare il progetto riciclaggio di spazzatura thor perche cua in mexico ogni anno c/e una presentazione a livello nazionale di vari progetti per il beneficio della nazione e sopratutto per il cittadino.devo dirle che sono italiano, da 23 anni residente in mexico. se lei vuole piu informazioni il programma di cuesta iniziativa si chiama iniziativamexico.com.com e gia o detto mi sono iscritto e speriamo che il progetto lo trovino interessante almeno cua in mexico. il dott plescia mi a risposto una volta e poi dopo le varie solecitudini di darmi piu informazioni non lo piu sentito. se el mio comentario e stato zoppicante penso che le cose in italia non sono cambiate per cuesto una buona parte di italiani siamo in esilio.ringrazio della sua cortesia a dar risposta al mia e.mail att norfo vincenzo

  9. Non vorrei pensar male ma… ho l’ impressione che quel THOR l’ abbiano smontato per vedere come funziona. Poi certo se l’ hanno migliorato tanto di cappello

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