Riprese in Consiglio: c’è chi dice ni

Domani il Consiglio Comunale voterà la modifica del Regolamento sulle riprese audiovisive delle sedute. Ciò significa che, salvo interruzioni o colpi di scena, verrà votata la proposta dei consiglieri Daniele Corinaldesi e Roberto Paradisi, che qui allego.

Tanto per farsi un’idea più precisa delle diverse posizioni in campo, qui sotto trovi un estratto del verbale dell’ultima seduta della I Commissione, che ha discusso la questione (qui, se vuoi, c’è la versione integrale).

In sintesi, sembra ormai deciso l’avvio delle riprese video delle sedute consiliari, effettuate dal Comune stesso.
Sul destino del già citato comma 2 dell’art. 41 del Regolamento, le posizioni sono diverse. Tra chi lo vorrebbe abrogato (io sono tra questi) e chi solamente modificato (la “richiesta” al Presidente si trasformerebbe in “comunicazione“), balza agli occhi la posizione di Silvano Paradisi che vorrebbe si una comunicazione, ma “preferibilmente in forma scritta“. Preferisce su tavoletta di cera o scolpita su pietra, Presidente?

Punto 2 dell’odg: Proposte di modifica del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari Permanenti (art. 24, comma 9 – art. 41): proposta del Presidente del Consiglio Comunale

Presidente (Cavallari): Il Presidente del Consiglio Comunale ha sottoposto all’attenzione di questa Commissione l’opportunità di modifica di due punti del Regolamento del Consiglio Comunale: l’art. 24, comma 9, relativo alla procedura di sostituzione di componenti delle Commissioni Consiliari Permanenti, e l’art. 41, comma 2, concernente l’autorizzazione all’effettuazione di riprese televisive delle sedute consiliari. La lettera-proposta del Presidente del Consiglio è stata da me girata a tutti i componenti di questa Commissione. […] In ordine al secondo punto, il Presidente del Consiglio propone che, in relazione alla rapida evoluzione verso una sempre maggiore visibilità dei lavori consiliari maturata in questi ultimi anni, la prescritta richiesta per poter effettuare riprese audiovisive venga sostituita da una semplice comunicazione, preferibilmente in forma scritta.

Corinaldesi: Circa l’art. 41 sono ampiamente d’accordo, anzi andrei oltre. Già in Conferenza dei Capigruppo abbiamo dissentito con quanto detto dal Presidente nel senso che riteniamo che l’effettuazione di riprese audiovisive dovrebbe essere assolutamente libera, senza alcuna comunicazione. Nella seduta di domani il Consiglio Comunale discuterà un nostro ordine del giorno la cui approvazione farebbe venir meno questa richiesta. Parlo sia a nome del Coordinamento delle Liste Civiche che della Casa delle Libertà.

Curzi R.: Questo è un passaggio intermedio; dobbiamo decidere se abolire o modificare la norma. Per la diffusione in diretta delle riprese occorre per legge un’autorizzazione. Dovremmo fare un ragionamento su cosa significhi “pubblico” (riferito alla seduta consiliare). Mettere a disposizione la registrazione dopo la seduta è maggiormente utile per l’informazione. La ripresa video integrale potrebbe addirittura assumere un valore di “verbale”.

Corinaldesi: Sono dettagli, ciascuno può effettuare riprese. Circa la ripresa integrale, una camera deve inquadrare il banco della Giunta, una la maggioranza e una terza l’opposizione; tre finestre, in modo che tutto sia controllato. Nel prossimo bilancio non sarà difficile trovare i 5.000 euro occorrenti.

Presidente (Cavallari): Pubblicizzazione e trasparenza, come principio, devono essere totali. Non si devono tuttavia seguire modalità selvagge ma criteri prestabiliti. Le riprese sono anche utili perché il Consiglio Comunale svolga i suoi lavori con maggiore ordine; obbligano tutti ad operare in maniera più ordinata.

Mirti: Quando è stata inserita la norma dell’art. 41, era stato proposto di disancorare l’effettuazione delle riprese da un’autorizzazione espressa; il concetto del “grande fratello” aveva però indotto alla cautela. Negli ultimi tempi, la diffusione di qualche blogger ha portato all’utilizzo massimo del nostro sito internet. E’ iniziata nei mesi scorsi questa pubblicizzazione delle sedute consiliari con il podcast che consente di scaricare l’audio, ora si pensa addirittura allo streaming. Se il Consiglio Comunale dovesse adottare questa decisione, credo che anche una semplice comunicazione sia importante. Penso che la norma debba non scomparire ma trasformarsi.

Curzi R.: In Conferenza dei Capigruppo si era detto di andare alla ripresa video integrale. La cosa deve tornare in Commissione? Abbiamo il tempo necessario perché, a motivo del bilancio, si dovrebbe partire dal gennaio 2009. Si può realizzare anche diversamente; vediamo cosa emergerà dal dibattito consiliare domani sera.

Presidente (Cavallari): Si dovrà comunque formalizzare la modifica del Regolamento.

(grazie al consigliere Alessandro Cicconi Massi per averci fornito il verbale)

2 pensieri riguardo “Riprese in Consiglio: c’è chi dice ni”

  1. Dal comunicato stampa del Comune:

    Il quarto ordine del giorno era iniziativa dei Consiglieri Corinaldesi e Paradisi R. e riguardava la “Liberalizzazione delle riprese audiovisive delle sedute consiliari”. La proposta ha trovato un generale consenso ed è stata inviata al’unanimità alla competente commissione consiliare per la formulazione della necessaria modifica da apportare al regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale.

  2. Pingback: Popinga

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