Idee 2.0 in Comune

Giovedì sera a Senigallia 2.0 è accaduto ancora: poche persone, ma tanta partecipazione, interesse, dibattito. Gli addetti ai lavori, su tutti Paolo Mirti e Lorenzo Campanelli, sono stati i primi a volere il confronto, e a cercare suggerimenti e nuove idee.
Per un resoconto imparziale dell’incontro leggi il live blogging di Andrea Garbin. Da parte mia dico questo.

Cominciamo dalla proposta “Consiglio Comunale su Internet”. Dopo un anno non posso che essere soddisfatto. Due delle tre proposte sono state realizzate dal Comune. Il dirigente dell’Ufficio Comunicazione del Comune, Mirti, oggi dice pubblicamente che stanno lavorando per realizzare la terza proposta, ovvero la pubblicazione degli atti in discussione in Consiglio Comunale, prima del suo svolgimento. Non resta che vigilare e cooperare, con un occhio rivolto ad altre iniziative simili già avviate.

Si è molto discusso, l’altra sera, attorno alla rubrica “Scrivi al Sindaco”, per la quale gli uffici comunali hanno implementato, di fatto, un vero e proprio procedimento amministrativo che fino a pochi anni fa era impensabile. Va dato atto al Comune di usare veramente questo utile strumento, e il suo successo ne è una riprova: chi scriverebbe al Sindaco se questo non rispondesse? Invece 60 domande (e risposte) ogni mese significano che l’Amministrazione comunale ci crede, e quindi pure i cittadini.

Provo a sintetizzare le critiche o suggerimenti venuti fuori a Senigallia 2.0 a proposito di “Scrivi al Sindaco”.
Per prima cosa, la rubrica non ammette il dibattito; prevede una domanda e una risposta, niente più. Si sente la necessità, almeno, di un diritto di replica, come nelle interpellanze, se proprio non lo si vuole far evolvere in un forum.
A mio avviso questa rubrica è il pezzo forte del sito comunale, che così diviene più vivo e credibile. Tuttavia essa appare poco in evidenza, marginalizzata nella grafica, e priva di quegli utili accorgimenti (indice che raccolga gli incipit degli articoli, funzione di ricerca interna, feed RSS) ormai irrinunciabili in qualsiasi blog.

Ho suggerito inoltre che il Comune diffonda sul web le conferenze stampa che organizza, quasi quotidianamente. Perché non pensare a “web-conferenze“, trasmesse in streaming audio-video con la possibilità per chiunque di intervenire con domande (per esempio attraverso una chat)? D’altronde la conferenza stampa è un rito che appartiene ad un’epoca in cui l’accesso all’informazione avveniva esclusivamente tramite un intermediario (la stampa, appunto) e non nelle forme odierne, dirette, partecipative, qualcuno direbbe “conversazionali”.

4 pensieri riguardo “Idee 2.0 in Comune”

  1. Sul Consiglio Comunale in internet si potrebbero migliorare e di molto le riprese video.
    Ora sono praticamente invisibili gli oratori,rendendole quasi inutili.
    Insisto nel riproporre la comparazione con le dirette di Ancona.

  2. siamo sicri che è proprio il pubblico in sala a determinare il successo o meno dei vari incontri di Senigallia 2.0? per le trasmissioni televisive non è il pubblico in studio a decretarne il successo ma i dati auditel. molti seguono senigallia 2.0 attraverso i liveblogging di Andrea e anche questi meritano considerazione.

  3. Non so, un Sindaco perennemente preso a rispondere ai cittadini non mi pare una cosa molto fattibile: una volta almeno ricevere il pubblico voleva anche dire “calmierarlo” e controllare le effettive esigenze, ma un collegamento senza filtri porterebbe via solo tempo, e l’eventuale filtro dovrebbe essere ben calibrato.
    Mi limito a suggerire di fare come al Corriere della sera, a cui si inviano una serie di domande e si fa “una cernita” di quali effettivamente girare.
    Inoltre ricordo che non tutti sono su internet, una estrema minoranza, quindi un sindaco non può essere ad “uso e consumo” di una minoranza.

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